Tra gli innumerevoli utilizzi che si è fatto del cavallo, probabilmente ciò che oggi attira maggiormente l’attenzione è l’uso terapeutico. Cresce sempre più il numero di persone che possono beneficiare dell’ippoterapia, della rieducazione equestre e dell’equitazione sportiva per disabili. Gli incredibili e, a volte, misteriosi risultati ottenuti – che la scienza non sempre riesce a spiegare- si fondono in quell’alone di mistero che circonda la figura del cavallo.
Ma cosa potrebbe succedere se a tutto ciò si unisce e dà il suo contributo la tecnologia? A questa domanda risponderanno gli atleti della Nazionale paralimpica e gli esperti del Centro protesi Inail che saranno ospiti di “Arte e scienza in piazza”, manifestazione dedicata alla diffusione della cultura scientifica in programma a Bologna fino al 13 febbraio. Ideata dalla Fondazione Marino Golinelli, sabato 5 febbraio alle 11 (nell’Auditorium Biagi della Sala Borsa) l’iniziativa ospita l’incontro “Uomini bionici?”. L’occasione permetterà a due campioni dello sport paralimpico, Martina Caironi e Leandro Magro, di parlare della propria esperienza di sportivi eccezionalmente tenaci e ambiziosi. Racconteranno le sfide raccolte, le difficoltà incontrate e le potenzialità scoperte. Lo sport, praticato nel tempo libero, a livello agonistico o dilettantistico, è uno strumento di grande efficacia per il reinserimento sociale degli infortunati e, parallelamente, per il conseguimento di un migliore stato di salute generale. La pratica sportiva per le persone con disabilità è sempre più diffusa, anche grazie all’impiego di materiali innovativi e di supporti tecnologici. Il Centro protesi Inail, attualmente sta lavorando alla progettazione e realizzazione di protesi sportive innovative per l’atletica ma anche per l’equitazione, lo sci, lo snowboard, l’hockey, il golf, il canottaggio, e il nuoto.
Sport e disabilità non devono necessariamente escludersi a vicenda.