il crampo rotuleo

Il crampo rotuleo in giovani cavalli e pony

Il crampo rotuleo si verifica quando il legamento rotuleo mediale rimane “bloccato” sul femore durante l’estensione di un arto posteriore.

Questa condizione è presente soprattutto nei giovani cavalli e pony. Si verifica quando il legamento rotuleo mediale (che collega la rotula, nell’articolazione della grassella, alla tibia sottostante) rimane “bloccato” sul femore durante l’estensione di un arto posteriore. I segni possono essere abbastanza variabili in gravità e frequenza.

In caso di fissazione completa, la grassella e il garretto si bloccano in estensione e il cavallo tende a “saltellare” e trascinare l’arto posteriore esteso e bloccato. Quando il legamento si libera, il soggetto compie un movimento a scatti che alcuni proprietari potrebbero confondere con “l’arpeggio” ( una condizione neurologica che provoca un movimento incontrollabile, esagerato degli arti posteriori).

Nella sua forma più grave la gamba può rimanere bloccata per alcuni minuti o anche in modo permanente. In casi più lievi e intermittenti il ​​rilascio del legamento è ritardato e il cavallo ha un’andatura a scatti durante la flessione dell’arto posteriore. Camminare giù per una salita, appoggiarsi e camminare in circoli stretti rende questi segni più evidenti.

Le cause del crampo rotuleo non sono ancora ben comprese, sebbene i ricercatori abbiano identificato alcuni fattori predisponenti. Questi includono:

  • Conformazione troppo “diritta”dell’arto posteriore;
  • Pareti dello zoccolo mediali (interne) verticali e punte allungate;
  • Debolezza dei muscoli quadricipiti femorali (un gruppo di muscoli che controlla la posizione della grassella e serve ad estendere l’articolazione) e scarsa muscolatura nei giovani cavalli;
  • Periodi prolungati di riposo in stalla o di riposo dal lavoro a causa di altre lesioni, razza per una componente ereditaria (i pony Shetland, in particolare, sono predisposti).

È utile che il veterinario valuti l’andatura e approfondisca la situazione con radiografie e/o ecografie per assicurarsi che il cavallo non abbia qualche patologia della grassella concomitante, poiché ciò può cambiare il corso del trattamento.

Un programma di condizionamento è la chiave per i cavalli giovani o deboli che presentano crampo rotuleo. Il condizionamento dovrebbe concentrarsi sul rafforzamento del quadricipite. È meglio farlo incorporando del lavoro in collina in cui si sottopone il cavallo ad un esercizio al passo in salita e discesa più volte al giorno. È utile anche limitare i tempi di riposo nel box. Può essere anche utile un intervento periodico del maniscalco per assicurarsi che il cavallo abbia un piede ben pareggiato ed equilibrato.

Se la gestione conservativa non ha esito positivo, si può intervenire con trattamenti con sostanze locali rubefacenti (irritanti) iniettate o frizionate attorno ai legamenti mediali della rotula, anche se questa tecnica è piuttosto controversa.

Quando la terapia medica non ha successo o per i casi da moderati a gravi o ricorrenti, il trattamento chirurgico di scelta è la desmoplastica, ovvero l’esecuzione di piccole incisioni del legamento rotuleo mediale al fine di causare una “fibrosi” che ne aumenti la stabilità. Il tasso di successo complessivo per questa procedura varia tra il 70 ed il 90%.
In casi gravi o di insuccesso della desmoplastica può essere eseguita una desmotomia, ovvero una resezione totale del legamento. Sebbene quest’ultima sia una risoluzione diretta del problema, non è priva di complicazioni, incluso lo sviluppo di una artrosi secondaria della grassella. Pertanto, la desmotomia deve essere eseguita solo quando inevitabile.

In conclusione Il crampo rotuleo può essere una delle cause di anomalie dell’andatura legate alla grassella. Il condizionamento risolve la maggior parte di questi casi e la chirurgia è indicata solo quando il cavallo non risponde a terapie più conservative.

Dr. Andrea M. Brignolo


Dr. Andrea M. Brignolo, veterinario ippiatra con particolari competenze in medicina interna e sportiva e aspetti peritali medico legali ed assicurativi della medicina veterinaria.
Club Member and past president presso SIVE International, Resident assistant presso UCDavis Veterinary Medical Teaching Hospital e Vicepresidente con delega agli Equini presso ANMVI Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani. Nel 2007 ha conseguito un Dottorato di Ricerca in Scienze Cliniche Veterinarie alla Facoltà di Medicina Veterinaria di Torino.
Ha scritto pubblicazioni sia scientifiche che divulgative pubblicate su riviste di settore e giornali a livello provinciale, nazionale ed internazionale ed effettua dal 1989 seminari, corsi ed incontri presso varie associazioni ed enti legati all’ambiente del cavallo sportivo.

Per maggiori informazioni sul Dr. Andrea M. Brignolo potete visitare il sito: www.andreabrignolo.com oppure la pagina Facebook: @andreabrignoloveterinario

 

Dr.Andrea M. Brignolo
Medico Veterinario DVM-PhD
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