Quando mi fu chiesto di lavorare in un progetto di equitazione dedicato a ragazzi disabili accettai subito con molto entusiasmo. Questa è la mia particolarità: prima agisco e poi penso! I dubbi mi assalirono subito dopo. Non avevo mai lavorato con ragazzi diversamente abili; come comportarmi? Come parlargli? Come – addirittura – guardarli?
Il primo giorno dedicato alla presentazione del centro, dello staff e dei cavalli avrei voluto sotterrarmi o al massimo infilarmi in auto e correre verso casa…questi ragazzi e i loro genitori mi guardavano con aria turbata e probabilmente con un forte dubbio nei miei riguardi. Roberto cercava di coinvolgermi, ma la mia iniziale (apparente) timidezza prevaleva su tutto . Ero terrorizzata, insegnare equitazione è sempre una grande responsabilità se poi gli allievi sono ragazzi "particolari" la responsabilità è ancora più grande. I dubbi continuavano ad aumentare; mi domandavo come avrei fatto ad interagire con questi ragazzi, se mi avrebbrero accettata; di certo non avrei mai aspirato a farmi volere addirittura bene, per me sarebbe stato già un successo termirare il corso senza nessun incidente.
Ora siamo quasi a metà corso; siamo un gruppetto affiatato; Valentina mi abbraccia forte-forte, Emanuela ha dato il mio nome alla tartaruga che le ho regalato perchè dice che vuole ricordarsi di me per sempre (ne sono davvero lusingata)…Lidia mi abbraccia e mi accarezza il viso esortandomi a sorridere di più perchè la vita è fantastica e dicendomi che sono la ragazza più bella che conosce, Alessia è sempre molto dolce, Riccardo e Marcello sono simpaticissimi. Sono dei ragazzi fantastici che ogni sabato mi riempiono di attenzioni e di affetto e stanno dando molto più loro a me che io a loro…penso già a giugno quando il corso finirà…cosa farò senza di loro??? Un ringraziamento particolare va dato alle due cavalle, Neve e Grigia, che ci stanno accompagnando in questa avventura e che con grande pazienza e con tanto cuore regalano momenti sereni e felici a questi cavalieri speciali.
E come non poteva andare bene?Io ne ero sicurissimo tesoro,tu sei bravissima,e vedi che aspetto ancora la mia lezione di equiitazione!He he he 😉
Voglio rincuorarti facendoti sapere che gli stessi dubbi e paure che hai avuto tu li ho avuti io!!!
io ho iniziato quasi per caso a differenza tua…un giorno ero come sempre in maneggio e un operatore all’ultimo per problemi non è potuto venire…così la richiesta di aiuto…mille paure miei e sensi d’inferiorità !!
io che avevo paura di non essere in grado!non sapevo come comportarmi nei loro confronti…poi io ho capito con il tempo il motivo…avevo paura del confronto…di affrontare i miei limiti… e ora a distanza di anni che lavoo a contatto con quete persone "diverse"ma non diverse come si può credere…loro sono Più forti di noi e questo quello che in realtà spaventa la gente nello stare insieme a queste persone…è il confronto…vedi alla fine il cavallo è una preda e tende per natura a scappare ma anche l’uomo non scherza….
ora io grazie a loro mi sono accettata e ho capito che cpè chi stà peggio di me ma ha tantaaaa più voglia di vivere e metterla a quel posto all’apparente sfortuna che gli è capitata
anche noi siamo in pausa vacanze….. ma a settembre si riparte con una carica in più che loro portano!