Il cavallo che batte lo zoccolo durante i pasti mette a dura prova la pazienza delle persone e può causare un putiferio in tutta la scuderia.
Il comportamento del cavallo che batte lo zoccolo durante i pasti può mettere a dura prova la pazienza del proprietario e quel rumore incessante può causare un vero putiferio in tutta la scuderia.
Per fortuna, i cavalli raramente si fanno male quando scalpitano per il pasto. Al di là di un’occasionale contusione al ginocchio, un cavallo che adotta questo comportamento durante i pasti non è un pericolo per sé stesso. Tuttavia, può danneggiare la porta della stalla, le pareti e i pavimenti.
Ma perché i cavalli battono lo zoccolo durante la somministrazione del pasto?
Il comportamento può essere un segnale di varie cose, a seconda delle circostanze e del contesto in cui si verifica.
Innanzitutto, è importante distinguere se il cavallo batte lo zoccolo in modo continuo o intermittente. Nel primo caso, potrebbe essere un segnale di dolore o di disagio. Ad esempio, il cavallo potrebbe avere un problema ai denti o alla bocca che gli causa fastidio durante la masticazione, oppure potrebbe avere un disturbo digestivo o un’altra condizione medica che gli provoca dolore mentre mangia. In questo caso, è importante consultare un veterinario per individuare il problema e fornire al cavallo le cure necessarie.
Se invece il cavallo batte lo zoccolo in modo intermittente, potrebbe essere un segnale di impazienza o di frustrazione, magari perché gli viene somministrata l’alimentazione in modo troppo lento o perché non ama aspettare il suo turno. In questo caso, può essere utile cercare di accelerare la somministrazione del cibo o trovare modi per distrarre il cavallo e farlo rilassare.
Il primo istinto potrebbe essere quello di urlargli contro a mo’ di rimprovero con la speranza che “capisca” e col tempo elimini il comportamento indesiderato. Ma i cavalli che raspano sul pavimento o battono gli anteriori contro la porta o calciano contro le pareti durante la somministrazione del pasto non lo fanno semplicemente per essere odiosi. Piuttosto, il loro comportamento è più una manifestazione di ansia legata al cibo. Quindi, urlare contro il cavallo non è la soluzione migliore. Punire o urlare non risolve il problema e può causare solo ulteriore stress e ansia.
Una soluzione immediata per gestire questo comportamento è suddividere la razione in diversi pasti più piccoli somministrati nell’arco della giornata. In questo modo, si limita la fame e le aspettative che possono accumularsi tra pasti più abbondanti e meno frequenti. Inoltre, si può provare a dare da mangiare prima al cavallo più rumoroso, senza rinforzare il suo comportamento, possibilmente prima che inizi il battere. Non risolve il problema, serve solo a farlo mangiare prima, di certo non imparerà a tacere se è l’ultimo a essere nutrito, con l’inconveniente che deve battere contro la porta più a lungo per far apparire il cibo.
Un modo per correggere questo comportamento è quello di avvicinarsi alla stalla con il cibo in mano e nel momento in cui inizia a battere, si va via con il cibo. Si ritorna pochi istanti dopo e ci si avvicina gradualmente finché il cavallo rimane fermo e calmo e andando via appena cambia atteggiamento.
Se la razione di cibo è somministrata SOLO nel momento in cui il cavallo è calmo, il pasto diventa un rinforzo positivo. Quando il cavallo non esegue il comportamento desiderato l’addestratore trattiene il rinforzo e associa una sorta di segnale vocale facendogli capire che non è riuscito a guadagnare la sua ricompensa. Di solito si usa rivolgersi al cavallo con un tono serio dicendogli “NO!” oppure “RIPROVA!
Sfortunatamente, questo è un problema che non si risolve dall’oggi al domani. A volte può richiedere diversi mesi. In ogni caso, tanta pazienza, tempismo e precisione saranno la chiave del successo. Il rinforzo positivo è estremamente potente. Ma un grande potere implica grandi responsabilità. Una comunicazione sbagliata può avere l’effetto contrario, generare confusione e rendere il cavallo ancora più ansioso.
In generale, il comportamento del cavallo durante il pasto può essere influenzato anche da altri fattori, come ad esempio la presenza di altri animali, la qualità e la quantità del cibo, il luogo in cui viene somministrato, ecc. Pertanto, è importante osservare attentamente il cavallo e cercare di capire quali sono le cause del suo comportamento. In alcuni casi, può essere utile anche rivolgersi a un esperto di comportamento equino per avere consigli e indicazioni su come gestire la situazione nel modo migliore per il benessere del cavallo.
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Per capire come apprende il cavallo
Principi di apprendimento – il ruolo del rinforzo positivo
di Eleonora Dordoni
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pale obiettivo di questo lavoro è quello di mettere in evidenza il valore delle teorie dell’apprendimento nell’addestramento del cavallo. Al giorno d’oggi la scienza, grazie ai suoi importanti progressi, può aiutare a capire il modo in cui i cavalli pensano e reagiscono ai diversi stimoli. Il saggio analizza dettagliatamente le tecniche del rinforzo positivo e illustra i vantaggi dell’utilizzo del clicker training nel lavoro con i cavalli.
La prefazione del prof. Antonio Lucio Catalano (già Presidente del Corso di Laurea in Scienze e Tecniche Equine della Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Parma) apre il volume. Nell’introduzione il dr. Angelo Telatin sottolinea che «questo libro contribuisce, grazie a molti esempi e a una filosofia di base, a ridurre il gap tra psicologia dell’apprendimento e addestramento […] Eleonora Dordoni è stata in grado, grazie alla sua abilità di tradurre in un linguaggio accessibile concetti complessi, di fare una sintesi accurata e intuitiva di cosa sia la psicologia dell’apprendimento».
Le splendide foto scattate da Giulia Basaglia impreziosiscono il volume e contribuiscono a rendere ancora più piacevole la sua lettura. Fotografa, grafica pubblicitaria e web designer, Giulia Basaglia è specializzata in fotografia equestre. Per lei riuscire a catturare il fascino dei cavalli ed esaltarne la bellezza è una vera e propria sfida con me stessa.
Questo libro permetterà al lettore di approfondire i concetti della psicologia dell’apprendimento e di acquisire nuove capacità per interagire in modo corretto con il proprio cavallo.
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