L’addestratore di cavalli spesso esplora la disillusione: non tutto ciò che amiamo e facciamo con passione è destinato a restare.
I legami che costruiamo nella vita, che siano con persone o animali, portano con sé una promessa implicita di continuità. Ma cosa accade quando quella promessa viene spezzata? Quando, dopo mesi di impegno, dedizione e amore, ci rendiamo conto che ciò che avevamo costruito può essere portato via da un momento all’altro? È questa la realtà drammatica e spesso sottovalutata vissuta da chi lavora con gli animali, come addestratori o professionisti del settore.
La disillusione come parte del percorso
«Ci sono momenti in cui la verità non ti rende libero, ma ti spezza», scrive Haruki Murakami, e questo si applica perfettamente a chi ha vissuto l’esperienza del protagonista del nostro racconto. Dopo mesi di lavoro intenso e di legame costruito con la cavalla, la scoperta che sarebbe stata portata via arriva come una pugnalata. Non si tratta solo di perdere un animale, ma di vedere andare in frantumi tutto ciò che quel legame rappresentava.
L’addestratore non è solo un tecnico che insegna a un cavallo a rispondere a comandi. È una figura che instaura un dialogo profondo con l’animale, un rapporto che si basa sulla fiducia reciproca. Ogni giorno, il tempo passato insieme rafforza quel legame, fino a trasformarlo in qualcosa di unico e prezioso.
La fragilità dei legami effimeri
Spesso, i legami più forti sono anche i più fragili. Quando un addestratore lavora con un cavallo, sa che il suo compito potrebbe essere temporaneo. Ma la consapevolezza razionale non basta a mitigare l’impatto emotivo. Come dice il protagonista del racconto:
“A cosa serve stringere così forte un nodo, se poi un giorno arriva qualcuno a tagliare la fune e lasciarti cadere nel vuoto?”
Questo interrogativo riflette una realtà condivisa non solo dagli addestratori di cavalli, ma anche da chiunque abbia mai investito in una relazione destinata a finire. La sofferenza sta proprio nell’impermanenza: il sapere che, nonostante l’amore e la dedizione, le cose potrebbero cambiare da un momento all’altro.
La doppia lama della passione
La passione, che ci spinge a dare tutto noi stessi in ciò che facciamo, ha un prezzo. Per l’addestratore del nostro racconto, la cavalla non era solo un “progetto”. Era un simbolo di crescita personale, una compagna nel percorso di scoperta e apprendimento. Il suo allontanamento non è solo un evento pratico, ma una vera e propria perdita emotiva.
La disillusione non si limita al dolore della separazione, ma si estende alla sensazione di inutilità di tutto ciò che è stato costruito. Questo aspetto è ben espresso nel passaggio:
“Mi domandai più volte che senso avesse avuto tutto quanto. A cosa servono tutti quei discorsi sulla fiducia, se poi di colpo tutto svanisce dietro al sipario?”
Come affrontare la disillusione
Sebbene la disillusione sia dolorosa, può anche offrire un’opportunità di crescita. Ecco alcune riflessioni per chi si trova ad affrontare situazioni simili:
- Accettare l’impermanenza nei legami: come insegnano le filosofie orientali, la consapevolezza che nulla è permanente può aiutarci a vivere con maggiore gratitudine ogni momento.
- Trovare significato nel percorso: anche se la destinazione finale non è quella sperata, il viaggio e le esperienze condivise hanno un valore intrinseco.
- Conservare i ricordi: il legame non si dissolve con la separazione fisica. Gli insegnamenti, i momenti e le emozioni vissute rimangono parte di noi.
Un messaggio universale
La storia del rapporto tra addestratore e animale è una metafora potente della condizione umana. La perdita è una costante della vita, ma non rende vano l’amore e la fatica investiti in un legame. Al contrario, come scriveva Khalil Gibran: Più grande è il dolore, più grande è stata la gioia che l’ha preceduto.
L’essenza della vita sta proprio in questi contrasti: nel dare senza garanzia di ricevere, nell’amare senza la certezza che il legame durerà. E forse, in questo risiede la bellezza di tutto.
Il valore di ogni legame
In un mondo dove la disillusione è sempre dietro l’angolo, ciò che conta davvero è ciò che facciamo mentre il legame esiste. Ogni relazione, ogni esperienza ci arricchisce, indipendentemente dalla sua durata. E per quanto doloroso possa essere lasciare andare, è proprio nella capacità di accettare la verità che troviamo la nostra forza.
Ricordiamoci, come ci insegna il protagonista della storia, che anche se siamo solo comparse nella vita altrui, ogni legame lascia un segno indelebile.
Libri di cavalli: Massimo Pierini, Un dono da ogni cavallo, zoraide editore, p. 35-37
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È un libro che parla di cavalli e di uomini. Il testo si compone di tre storie che raccontano di un ragazzo che cresce in una valle sperduta e che impara a coniugare gli insegnamenti del passato con la sua esperienza personale e le esperienze più moderne in campo etologico e addestrativo.
Per Maria Cristina Magri di Cavallo Magazine, Massimo con il suo libro ha messo in luce «l’aspetto poco illuminato» del lavoro e dei sentimenti dell’addestratore che per mesi e mesi lavora con un cavallo per risolvere problemi difficili, instaura con lui un legame stretto come un nodo «e poi arriva qualcuno che prende il cavallo, lo carica su un van», se lo porta via e con molta probabilità non lo incontrerà mai più.
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Tag: legami emozionali, perdita nei rapporti umani e animali, emozioni e addestramento animale, impermanenza dei legami
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