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Psicologia del cavallo: occorre creare un ponte tra due mondi

Psicologia del cavallo: scopri come comprendere il comportamento equino per costruire una relazione basata su fiducia e rispetto.

La comprensione della psicologia del cavallo è fondamentale per instaurare una relazione sana e produttiva tra uomo e animale. I cavalli, essendo creature di fuga per natura, rispondono agli stimoli in modo molto diverso rispetto a noi esseri umani, che siamo predatori. Questa differenza innata influisce profondamente sull’interazione uomo-cavallo e sulle tecniche di addestramento.

Il cavallo: un animale di fuga

I cavalli sono prede. Questo significa che, per sopravvivere in natura, si sono evoluti con un istinto di fuga fortemente radicato. Di fronte al pericolo, la loro risposta naturale è scappare, cercando di mettere la massima distanza possibile tra sé e la minaccia. Come spiega il dr. Miller nel suo libro “I misteri del cavallo”:

“Il cavallo è una preda; è timoroso e si spaventa facilmente. La risposta alla paura è la fuga.”

Questo istinto si manifesta in molte delle loro reazioni quotidiane, anche in un ambiente sicuro come una scuderia. Rumori improvvisi, movimenti bruschi o emozioni forti percepite dall’addestratore possono scatenare in loro ansia o paura.

L’uomo: un predatore naturale

Dall’altra parte, gli esseri umani sono predatori. La nostra natura ci porta spesso ad approcciare il mondo con un atteggiamento dominante e aggressivo, caratteristiche che possono risultare intimidatorie per un animale come il cavallo. Questo divario psicologico tra uomo e cavallo è uno degli ostacoli principali nel creare una comunicazione efficace.

“Noi siamo predatori, specie aggressive, caratteristiche in linea di massima più evidenti se siamo giovani e maschi.”

Questa aggressività naturale si riflette nelle emozioni che spesso manifestiamo inconsapevolmente, come rabbia e impazienza, che per un cavallo rappresentano segnali di pericolo. Non sorprende quindi che un addestramento basato su metodi coercitivi, che forzano il cavallo a eseguire azioni attraverso il dolore o la paura, risulti inefficace e dannoso a lungo termine.

Il comportamento umano e le reazioni del cavallo

Un aspetto cruciale nell’interazione uomo-cavallo è il controllo delle proprie emozioni. Rabbia e impazienza, ad esempio, sono incompatibili con un buon rapporto con il cavallo, poiché accrescono il suo istinto di fuga o, in alcuni casi, lo portano a cercare difese alternative, come calciare o mordere.

“Tali emozioni sono rabbia e impazienza. Entrambe lo intimoriscono e accrescono il suo istinto di fuga, oppure, incapace di fuggire, lo possono portare alla ricerca di una difesa alternativa.”

Per questo motivo, il successo nell’addestramento naturale richiede che l’uomo sopprima i propri impulsi predatori, adottando un approccio razionale e calmo. È necessario che l’addestratore dimostri sicurezza senza intimidire, un equilibrio delicato ma essenziale.

Differenze fondamentali tra predatore e preda

Le differenze tra un predatore, come l’uomo, e una preda, come il cavallo, non si limitano alle loro risposte istintive, ma si estendono anche al modo in cui percepiscono il mondo. I cavalli, ad esempio, sono estremamente sensibili al linguaggio del corpo e alle emozioni, elementi che influenzano direttamente la loro fiducia nei confronti dell’addestratore.

La chiave per superare queste differenze sta nella comprensione reciproca. Un predatore che impara a comportarsi in modo da non suscitare paura in una preda può costruire una relazione basata su fiducia e rispetto. È un concetto che si sta diffondendo sempre più grazie all’equitazione naturale, che privilegia metodi non coercitivi per comunicare con i cavalli.

Creare un ponte tra due mondi

Capire il divario psicologico tra predatore e preda è il primo passo per instaurare una relazione di successo con il cavallo. La capacità di un addestratore di adattare il proprio comportamento, sopprimendo gli istinti predatori e lavorando con pazienza e gentilezza, può trasformare l’addestramento in un’esperienza piacevole per entrambi.

Seguendo questo approccio:

“Si può ottenere molto di più con la persuasione, che non con la coercizione.”

Investire nel comprendere la psicologia del cavallo non solo migliora le performance, ma arricchisce la relazione uomo-animale, rendendola più armoniosa e rispettosa. Attraverso questa comprensione, possiamo superare le barriere istintive e costruire un dialogo basato sulla fiducia e sulla comunicazione naturale.

Libri di cavalli: Robert M. Miller, I misteri del cavallo, pp.21-25

Tag: relazione uomo-cavallo, addestramento non coercitivo, emozioni e cavalli, relazione predatore-prede, addestratore calmo e razionale, equilibrio nell’interazione uomo-cavallo

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Per comprendere il comportamento del cavallo

I misteri del cavallo
Robert M. Miller

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