A caval donato non si guarda in bocca è un proverbio noto in ambito equestre e non. Qual è il suo significato?
Il proverbio (dal latino proverbium) è un’affermazione breve e concisa che di solito offre consigli di vita, saggezza o una verità. Può anche contenere norme, giudizi o dettami spesso espressi in metafora e in rima tratti dall’esperienza comune.
I proverbi sono così comuni che spesso si usano nelle conversazioni senza nemmeno rendersene conto. A volte possono offrire una scorciatoia per spiegare o trasmettere informazioni. Infatti comunicano un messaggio compreso e accettato in poche parole ben note.
I proverbi sono spesso usati per spiegare un punto. Alcuni proverbi possono riflettere una cultura o un luogo particolare, anche se la maggior parte di essi trascende le barriere regionali e sono ampiamente accettati e spesso tramandati di generazione in generazione.
Alcuni dei proverbi più diffusi sono il frutto di una remota saggezza popolare, che traeva dall’ osservazione del quotidiano spunto di riflessione e lezioni di vita. Ma in alcuni casi, è davvero difficile capire quali circostanze li abbiano ispirati.
Anche il mondo dei cavalli è ricco di proverbi a tema equino. Uno dei più noti e che è spesso utilizzato anche fuori dal contesto equestre è “a caval donato non si guarda in bocca”.
Ma cosa vuol dire?
Il proverbio “a caval donato non si guarda in bocca” è conosciuto in molte lingue ed è un detto antico.
Probabilmente dobbiamo la citazione originale a San Girolamo (Stridone in Istria, 347 – Betlemme, 30 settembre 420). La troviamo infatti nella sua Commentariorum In Epistolam Beati Pauli Ad Ephesios dove scrive Noli equi dentes inspicere donati.
L’espressione è stata usata per descrivere un gesto maleducato e irrispettoso. Infatti esaminare la bocca di un cavallo che veniva regalato voleva dire mancare di rispetto nei confronti di chi faceva il dono. L’esame di quell’area, infatti, dice molto sull’età, le abitudini e la salute generale di un cavallo di conseguenza era possibile risalire al valore economico dell’animale.
Oggi utilizzare questo proverbio in altri contesti ha un significato profondo, e allo stesso tempo di educazione e rispetto. Infatti vuol dire che è irrispettoso entrare nei dettagli di un regalo o di un favore ricevuto. Si dovrebbe accettare senza discussioni e soprattutto senza ragionare sul suo valore perché quando si riceve un dono il suo valore monetario non è importante ma si deve sempre essere grati, poiché l’atto stesso è il vero valore.
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