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“Aspettare”: una prospettiva nell’addestramento del cavallo

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Nell’addestramento del cavallo, “aspettare” implica comprensione, pazienza e rispetto, fondamentali per una connessione profonda.

L’addestramento dei cavalli è un’arte che va ben oltre la semplice trasmissione di comandi. Richiede una profonda comprensione del comportamento e della loro psicologia, unita a una pazienza infinita e una comunicazione rispettosa. Nel contesto di questa sfida, il concetto di “aspettare il cavallo” emerge nel libro “Un dono da ogni cavallo” di Massimo Pierini come un pilastro fondamentale per instaurare una connessione profonda e rispettosa con un cavallo

La pazienza come virtù fondamentale

L’aspettare il cavallo non è semplicemente un atto di temporizzazione, ma piuttosto una virtù che implica la consapevolezza e il rispetto dei tempi individuali del cavallo. Spesso, i cavalli hanno bisogno di tempo per comprendere le richieste e per elaborare le informazioni. L’addestratore che aspetta dimostra pazienza nel permettere al cavallo di rispondere senza costrizioni.

Aspettarla significava attendere che fosse il cavallo ad accettare una mia richiesta senza forzatura. Aspettare, significava far diventare ogni piccola richiesta una cosa semplice, na­turale, indotta quasi per caso. Parlandole, lavorando, pro­vando e riprovando fino a che fosse tutto perfettamente in sincronia.

Massimo Pierini, Un dono da ogni cavallo, Zoraide editore, p. 22

Comunicazione rispettosa

Aspettare il cavallo richiede una forma di comunicazione rispettosa. Significa creare un dialogo con il cavallo anziché imporre comandi. Questo dialogo può manifestarsi attraverso il linguaggio del corpo, il tono della voce e la connessione emotiva. L’addestratore cerca di comprendere il punto di vista del cavallo e di rispondere alle sue esigenze in modo rispettoso.

Il ruolo della condivisione di pressioni e rinforzi

Nel processo di aspettare il cavallo, l’addestratore utilizza pressioni e rinforzi in modo equilibrato. Le pressioni possono essere utilizzate per guidare il cavallo nelle direzioni desiderate, mentre i rinforzi, positivi o negativi, vengono applicati in risposta alle risposte del cavallo. Questo equilibrio crea un ambiente di apprendimento in cui il cavallo è motivato a rispondere alle richieste senza sentirsi minacciato.

Individualità del cavallo

Ogni cavallo è un individuo con la propria personalità, esperienze passate e ritmi di apprendimento. Aspettare il cavallo significa riconoscere e rispettare questa individualità. Ciò comporta la personalizzazione dell’approccio di addestramento per soddisfare le esigenze specifiche del singolo cavallo, anziché applicare un metodo standardizzato.

L’aspettare come investimento per il futuro

L’aspettare il cavallo può sembrare un investimento di tempo significativo, ma i frutti di questa paziente metodologia si riflettono nel legame duraturo e nella fiducia instaurata tra l’addestratore e il cavallo. Un cavallo che ha imparato in un ambiente rispettoso e paziente sarà più propenso a rispondere positivamente anche in situazioni impegnative.

“Aspettare il cavallo” non è una strategia di addestramento; è un approccio legato alla filosofia etologica che riflette il rispetto per la natura e l’individualità del cavallo. La pazienza, la comunicazione rispettosa e l’attenzione alle esigenze specifiche del cavallo sono i pilastri su cui si basa questo principio. Quando l’addestratore si impegna a comprendere e a rispettare il ritmo del cavallo, si apre la porta a una collaborazione armoniosa e duratura tra umano ed equino.

Leggi la recensione di Maria Cristina Magri su Cavallo Magazine

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Massimo Pierini
Un dono da ogni cavallo
🐴 zoraide editore

 

È un libro che parla di cavalli e di uomini. Il testo si compone di tre storie che raccontano di un ragazzo che cresce in una valle sperduta e che impara a coniugare gli insegnamenti del passato con la sua esperienza personale e le esperienze più moderne in campo etologico e addestrativo.

Per Maria Cristina Magri di #cavallomagazine,  Massimo con il suo libro ha messo in luce «l’aspetto poco illuminato» del lavoro e dei sentimenti dell’addestratore che per mesi e mesi lavora con un cavallo per risolvere problemi difficili, instaura con lui un legame stretto come un nodo «e poi arriva qualcuno che prende il cavallo, lo carica su un van», se lo porta via e con molta probabilità non lo incontrerà mai più.

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Il testo è ordinabile (fornendo il codice ISBN: 9798890950469) presso tutte le librerie in territorio nazionale.

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Serena Cappello

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