I cavalli anziani o a “riposo” non sono esseri decrepiti. Non sono da tenere in un paddock per fargli visita di tanto in tanto. Sono creature che stanno semplicemente vivendo una nuova fase della loro vita e con loro anche il cavaliere. Qualunque sia la condizione, vecchiaia o condizioni di salute generale, stimolare la routine quotidiana con dei giochi giova alla salute fisica e mentale. Infatti anche leggere attività aiutano a produrre regolarmente la dopamina. La dopamina è una potente sostanza chimica, un neurotrasmettitore, importante per la salute del cavallo, perché regola l’apprendimento, la memoria, l’attenzione, il sonno e l’umore. La mancanza di dopamina può aggravare determinate condizioni. Per questo motivo la sua produzione regolare è cruciale. Il gioco è un modo per ottenere questo risultato. Contemporaneamente permette di continuare ad approfondire il legame che si ha con il proprio compagno equino.
Vediamo alcune idee pratiche di “gioco” da incorporare nella routine quotidiana.
L’obiettivo di questo gioco è far muovere il cavallo senza esercitare alcuna pressione sulla capezza. Con la mano più vicina al cavallo indica la direzione in cui vorresti che andasse. L’altra mano tiene la lunghina verso la sua estremità e fa roteare la parte rimasta per stimolare il movimento. Se il cavallo si muove, non inseguirlo roteando la corda. Una volta che ha imparato questo, prova ad aggiungere alcuni coni per farlo muovere a zig-zag. Puoi anche invitarlo a calciare una grande palla mentre si muove.
È un’attività che oltre ad affinare la capacità del cavallo di leggere il linguaggio del nostro corpo e le nostre espressioni, rafforza anche la sua destrezza mentale e coordinazione fisica.
È un gioco semplice e divertente che non richiede attrezzatura. Traccia una linea retta sulla sabbia (o usa una lunghina che funge da linea) e insegna al tuo cavallo a venire verso di te in risposta a un tuo cenno. Poi insegnagli ad allontanarsi da te in linea retta in risposta a un altro segnale. Dopo ogni richiesta rassicura il cavallo assumendo una posizione “passiva”. Interrompi il contatto visivo (indossare un cappello con la visiera va bene, ma evita gli occhiali da sole), abbassa lo sguardo, le spalle e rilassa una gamba facendo “scivolare” l’anca e piegando un ginocchio. Non dimenticare di sorridere! Ricorda che i cavalli prestano attenzione alle tue emozioni. Hanno una reazione emotiva indipendentemente dal fatto che esse siano o meno rivolte a loro.
Se ha trascorso la sua vita ad allenarsi, è probabile che abbia già imparato questa abilità. Ripetere e quindi consolidare non fa mai male. È un’attività che insegna a fidarsi e a rispondere ai segnali migliorando l’equilibrio e coinvolgendo la schiena.
Puoi usare un singolo oggetto (ad esempio una palla su un cono) o, quando diventa bravo, una sequenza di oggetti in diversi punti. È un esercizio delicato ma ottimo per l’apprendimento. Se il cavallo è anziano lo mantiene mentalmente in forma e riduce la noia fornendo un flusso di dopamina.
Insegna al tuo cavallo a sincronizzarsi con te quando ti muovi in avanti e indietro. Alla fine, puoi addestrarlo a fare un passo con la stessa gamba e fermarsi quando ti fermi. Il movimento all’indietro è ottimo per i muscoli centrali e per la schiena, nonché per il movimento generale della digestione.
Se, attraverso il gioco, si vuole facilitare l’insegnamento di determinate capacità, allora approfondisci i principi di apprendimento del cavallo. Usa quindi un clicker per essere pronto a premiare ogni risposta corretta. Il clicker è un dispositivo che aiuta a stabilire una tempestiva connessione tra l’azione corretta e la ricompensa.
Quando si tratta di “giochi”, l’obiettivo principale è la produzione di dopamina per il benessere mentale e fisico del tuo cavallo. Non essere troppo concentrato sul risultato finale. La gioia dovrebbe consistere nel trascorrere del tempo insieme e rafforzare sempre più il vostro legame.
Principi di apprendimento – il ruolo del rinforzo positivo
di Eleonora Dordoni
Il saggio “Principi di apprendimento – il ruolo del rinforzo positivo”, a firma di Eleonora Dordoni, spiega in modo semplice e chiaro le tecniche del rinforzo positivo. Il principale obiettivo di questo lavoro è quello di mettere in evidenza il valore delle teorie dell’apprendimento nell’addestramento del cavallo. Al giorno d’oggi la scienza, grazie ai suoi importanti progressi, può aiutare a capire il modo in cui i cavalli pensano e reagiscono ai diversi stimoli. Lo scritto analizza i vantaggi dell’utilizzo del clicker training nel lavoro con i cavalli.
Si apre con una prefazione del prof. Antonio Lucio Catalano (già Presidente del Corso di Laurea in Scienze e Tecniche Equine della Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Parma) e con una introduzione del dr. Angelo Telatin il quale sottolinea che «questo libro contribuisce, grazie a molti esempi e a una filosofia di base, a ridurre il gap tra psicologia dell’apprendimento e addestramento […] Eleonora Dordoni è stata in grado, grazie alla sua abilità di tradurre in un linguaggio accessibile concetti complessi, di fare una sintesi accurata e intuitiva di cosa sia la psicologia dell’apprendimento».
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