L’invecchiamento non è una fase tutta negativa, non deve significare scendere da cavallo. Al massimo può richiedere nuovi bisogni e desideri. Coloro che amano i cavalli e continuano a montare beneficiano di un’attività che prevede compagnia, esercizio, aria fresca e sole, sensazioni di benessere e di realizzazione. La combinazione di questi elementi è dai più considerata un vero elisir di giovinezza. Quindi, in un certo senso, stare in sella è un modo per rimanere giovani.
Ma è anche vero che cavalcare presenta sfide che possono diventare barriere. Quindi, per continuare a fare ciò che si è amato per tutta la vita si devono rivedere i propri desideri e obiettivi e il modo per raggiungerli.
Divertimento & Amicizia
Con l’avanzare dell’età si deve fare in modo che l’equitazione resti un’attività divertente e piacevole, e non stressante o travolgente. Perciò è importante cavalcare il cavallo giusto. Avere un cavallo affidabile ed equilibrato, in questa fase della vita, significa non avere a che fare con capricci, vizi, lotte, comportamenti sgradevoli sia a terra che in sella. Se si deve cercare un nuovo cavallo, non si devono discriminare i soggetti con un “po’ di età” che possono, invece, condividere la loro stabilità e saggezza.
Inoltre, avere amici in maneggio è importante. Un gruppo omogeneo ed equilibrato con cui magari svolgere le esercitazioni, con cui uscire, con cui condividere le esperienze e confidare gioie e dispiaceri.
Sicurezza
Dopo una certa età si è molto meno propensi a correre rischi inutili. Si tende a essere più conservativi nei confronti degli altri e di se stessi. A cavallo ci si può fare male (a qualsiasi età) quindi è sempre consigliabile indossare il casco e un corpetto protettivo.
L’equitazione è un’attività che si svolge all’aria aperta e sotto il sole. Per questo motivo è meglio usare una protezione solare ad ampio spettro. La pelle che invecchia è particolarmente vulnerabile ai danni del sole, quindi ci si deve assicurare che il prodotto usato protegga da tutti i raggi UV.
Oltre a questo, non si deve mai essere troppo orgogliosi per usare un “aiuto” per montare in sella. Una grossa pietra, un rialzo del terreno, uno sgabello o una scaletta purché il cavallo stia tranquillo e fermo accanto a uno di questi… altrimenti glielo si insegna!
Comodità
Il tempo in sella deve essere privo di dolore. È meglio soffrire il meno possibile di acciacchi e indolenzimenti. Esistono diversi copriseggi che forniscono una seduta più comoda e fungono da ammortizzatori. Questi dispositivi sono progettati per la riduzione della pressione nella zona del coccige. Forniscono una distribuzione del peso più bilanciata e una seduta più comoda, meno inibita e più sicura. Alcuni modelli sono dotati di un gel antiscivolo e traspirante. Questa sostanza salva la parte superiore del corpo stabilizzando le ossa, evitando movimenti inutili e aumentando la sua adesione alla sella. Inoltre, l’effetto ammortizzante del gel riduce in modo significativo le commozioni nella zona lombare.
Fattibilità
Anche se la pensione è vicina (o si è già raggiunta), gli impegni familiari, di solito, non diminuiscono. Si deve fare in modo che le attività a cavallo si inseriscano senza problemi nei programmi settimanali. Come sempre, non c’è abbastanza tempo per fare tutto, per questo motivo è importante bilanciare le priorità nella vita.
Ricompensazione & Realizzazione
Gli obiettivi competitivi potrebbero non essere più così rilevanti, potrebbero anche non soddisfare più. Tuttavia, è importante continuare a sfidare se stessi e progredire nell’arte equestre.
Non è mai troppo tardi per aprire la mente e imparare di più sull’equitazione: attacchi, equitazione naturale, etologia, comportamento del cavallo.
L’acquisizione di nuove competenze di equitazione naturale per migliorare la relazione/partnership con il proprio cavallo è una nuova sfida. Anche la passeggiata è attività popolare tra i cavalieri di mezza età.
Rimanere in forma
Rimanere in forma per cavalcare è fondamentale. Stretching, core-building e allenamenti cardio sono tutti importanti.
L’equitazione è uno sport, quindi ci si deve considerare sempre atleti in allenamento. Perciò non ha senso prendere una lezione e poi non fare allenamenti a casa, oppure montare una volta ogni tre settimane. Bisogna essere coerenti con se stessi e rispettare l’appuntamento con il cavallo come si farebbe con quello del medico.
Si tenga presente che la qualità del tempo che si spende a cavallo è ancora più importante della quantità. Venti minuti di tempo di qualità in sella potrebbero essere tutto ciò di cui si ha bisogno, SE è fatto costantemente.
On line si trovano i consigli di molti istruttori e trainer qualificati su cosa bisogna fare per raggiungere un buon livello fisico di base. L’ideale è 30 minuti di attività aerobica (abbastanza da sudare) giornaliera, più 10-15 minuti di lavoro di forza e flessibilità due o tre giorni a settimana. Se 30 minuti al giorno sono faticosi, si può iniziare con meno e aumentare gradualmente fino a sviluppare un’abitudine. (Se non avete mai fatto esercizio prima, chiedete l’ok del vostro medico prima di iniziare un programma di allenamento).
Ciò che può fare la differenza è conoscere il proprio corpo. Il Metodo Feldenkrais è la strada migliore per autoeducarsi al movimento passando attraverso una conoscenza profonda e integrata a tutto il corpo.
Naturalmente, il tutto va supportato da sane abitudini alimentari. Niente di nuovo – basta mangiare cibo vero in quantità moderate, e saltare la spazzatura.
Conosci i tuoi limiti
Una parte importante dell’impostazione e del raggiungimento di nuovi obiettivi è lavorare con un professionista. Un istruttore che capisce tutto quello che si sta affrontando (dai limiti fisici ai vincoli di tempo, dalle esperienze precedenti ai problemi di paura) può aiutare a decidere dove si vuole andare e come arrivarci. Scegli un istruttore che possa incoraggiare, sfidare e ispirare e le sessioni di equitazione saranno produttive e piacevoli.
Un viaggio nel metodo Feldenkrais®. Un manuale che ti prende per mano e ti fa capire che imparare ad «eseguire un movimento (in sella) è relativamente semplice» ma imparare a «sentire ciò che quel movimento genera in noi e per riflesso nel cavallo … è tutta un’altra storia.»
Il Metodo Feldenkrais® sviluppa ciò che in noi è innato, stimola la nostra intelligenza motoria unita alla plasticità del nostro cervello in grado di apprendere a qualsiasi età e in qualsiasi condizione. Attraverso processi motori di consapevolezza offre la possibilità di mettere a fuoco le nostre reali abilità, quindi prenderne coscienza e conoscenza. Ci offre la possibilità d’imparare ad imparare da noi stessi e riconoscere la propria immagine. Nella relazione con il nostro cavallo ci allena a sintonizzare e modulare il lavoro del proprio corpo. La flessibilità, la coordinazione, il focus, l’equilibrio dinamico e statico, la postura, il linguaggio non verbale, l’attenzione saranno più efficienti ed efficaci.
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