Anche in inverno i cavalli preferiscono stare all’aperto. E stanno decisamente meglio purché abbiano l’oppurtunità di acclimatarsi alle basse temperature. Ecco alcuni suggerimenti gestionali per attraversare la stagione fredda nel migliore dei modi. Si deve ricordare che i soggetti sottoposti a cure particolari (diete, integrazioni, terapie, pareggi o ferrature specifiche) devono continuarle anche nel periodo invernale.
Per effettuare una transizione adeguata sarebbe opportuno che si effettuasse un trattamento antielmintico adeguato a seguito di un esame delle feci.
Soprattutto se il cavallo ha a disposizione erba di pascolo per diverse ore al giorno durante la buona stagione, il fabbisogno idrico giornaliero invernale può aumentare. Fieno e cereali contengono meno del 15% di umidità al contrario del pascolo che arriva al 60-80%. Ci sono due comuni conseguenze in relazione a un inadeguato apporto di acqua nella dieta nella stagione fredda: costipazioni intestinali e ridotto consumo di cibo. Anche in presenza di un’adeguata disponibilità di cibo molti cavalli ne consumeranno meno del necessario se non hanno acqua a sufficienza. Di conseguenza non avranno abbastanza energia per resistere alle temperature più rigide.
Il contenuto di umidità delle feci deve mantenersi adeguato. Se ciò non avviene per ridotto apporto di acqua, si possono produrre sindromi coliche da fecalomi o costipazioni intestinali. La maggior parte dei cavalli intorno ai 450 kg di peso necessitano di un minimo di 30-40 litri di acqua al giorno per le loro esigenze fisiologiche di base con una temperatura che varia dai 7 ai 17 gradi per massimizzare l’abbeverata . Uno studio ha dimostrato che cavalli pony hanno aumentato fino al 40% al giorno l’assunzione di acqua quando era di alcuni gradi superiore allo 0.
Gli abbeveratoi e le tazze devono essere pulite regolarmente e l’acqua deve essere pulita con ogni temperatura. È anche importante somministrare sale per stimolarne il consumo. La neve ed il ghiaccio NON sono una fonte adeguata per i cavalli domestici. Questi possono abituarsi a questa fonte in modo troppo lento con rischi di problemi gastrointestinali e riduzione della assunzione giornaliera di cibo.
Le basse temperature aumentano la richiesta energetica del cavallo così come il bisogno di mantenere adeguata la temperatura corporea. La sua capacità di tollerare le basse temperature dipende dal tipo di pelo, dall’umidità, dalle dimensioni, dalla possibilità di movimento e dall’età. Si crede che, per aumentare l’apporto energetico durate l’inverno sia necessario aumentare la quota di cereali. Invece è molto più efficace a produrre energia la fermentazione del foraggio che andrà quindi aumentato in proporzione adeguata al clima. Il pelo invernale lungo può mascherare una perdita di peso anche significativa. È quindi importante verificare attentamente e periodicamente le condizioni dell’animale.
I cavalli devono poter accedere ai ripari per proteggersi da vento, pioggia e neve. Il libero accesso a capanni o scuderie è la situazione ideale. In assenza di vento e umidità, i cavalli tollerano bene anche temperature di poco inferiori allo 0 °C mentre, con i ripari, anche parecchio al di sotto. La temperatura più adeguata, in rapporto alla lunghezza del pelo, oscilla comunque tra i -9 °C ed i 15 °C. Studi recenti hanno evidenziato che i cavalli utilizzano i ripari intorno al 10% in condizioni miti e fino al 60% in presenza di vento forte e neve.
Nei ripari è necessario che sia sempre presente della lettiera pulita e asciutta per permettere al cavallo di coricarsi qualche ora nell’arco della giornata cosa che è utile e spesso necessaria per molti soggetti. Il fieno, se non in presenza in apposite mangiatoie coperte, andrebbe stoccato all’asciutto nei ripari o nelle scuderie.
Il pelo invernale del cavallo è in grado di mantenere molto bene la temperatura corporea in condizioni di freddo. L’utilizzo di coperte può comunque essere utile in determinate condizioni:
– Mancanza di ripari in periodi di rotazione di recinti quando la temperatura scende sotto zero o è presente vento freddo.
– Esiste il rischio che il cavallo si bagni in maniera eccessiva (pioggia, ghiaccio).
– Cavalli tosati.
– Soggetti molto giovani o molto vecchi.
– Cavalli non ancora acclimatati (provenienti da zone più calde o abituati ad essere scuderizzati)
– Cavalli in condizioni fisiche non ottimali.
È importante che la coperta sia della taglia giusta per evitare l’insorgenza di ferite o abrasioni. Va rimossa periodicamente per controllarne l’integrità e verificare le condizioni del pelo. Utilizzare sempre coperte pulite e asciutte e non applicarle su un cavallo bagnato.
Il mantello invernale continua a svilupparsi anche in stagione avanzata (dipende dalle regioni) per cui, se si utilizza la coperta troppo precocemente, si ridurrà la produzione del pelo invernale.
L’esercizio non andrebbe mai eliminato in inverno anche in soggetti non agonisti. L’immobilità può portare a problemi di edema da stasi od ad altri problemi legati allo scarso movimento
Gli zoccoli crescono generalmente più lentamente durante l’inverno ma pareggio o ferratura devono essere comunque eseguite periodicamente. Con il clima freddo umido, con le basse temperature e la presenza di fango e neve, possono insorgere vari problemi allo zoccolo e alle parti distali degli arti (corona e pastorali) ed è quindi raccomandabile un controllo periodico di queste aree.
Dr. Andrea M. Brignolo
Club Member and past president presso SIVE International, Resident assistant presso UCDavis Veterinary Medical Teaching Hospital e Vicepresidente con delega agli Equini presso ANMVI Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani. Nel 2007 ha conseguito un Dottorato di Ricerca in Scienze Cliniche Veterinarie alla Facoltà di Medicina Veterinaria di Torino.
Ha scritto pubblicazioni sia scientifiche che divulgative pubblicate su riviste di settore e giornali a livello provinciale, nazionale ed internazionale ed effettua dal 1989 seminari, corsi ed incontri presso varie associazioni ed enti legati all’ambiente del cavallo sportivo.
Per maggiori informazioni sul Dr. Andrea M. Brignolo potete visitare il sito: www.andreabrignolo.com oppure la pagina Facebook: @andreabrignoloveterinario
Dr.Andrea M. Brignolo
Medico Veterinario DVM-PhD
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