Come misuriamo la qualità della vita di un cavallo?

Dei ricercatori si sono uniti per misurare la qualità della vita di un cavallo da un punto di vista fisiologico ed emotivo.

Un gruppo di ricercatori del Regno Unito, della Nuova Zelanda e dell’Australia si sono uniti per affrontare il problema del benessere dei cavalli da un punto di vista fisiologico ed emotivo. Quando si parla di benessere del cavallo ci si riferisce a molto più del fornirgli cibo, acqua e un riparo adeguato. Esiste anche il benessere emotivo, noto anche come qualità della vita. Si tratta di un pezzo importante che non può essere trascurato. Tuttavia, non è chiaro quali misurazioni siano sufficientemente accurate e affidabili per aiutare a valutare obiettivamente quest’area del benessere di un cavallo.

I ricercatori si sono focalizzati su due studi sistematici. Uno ha riguardato l’identificazione di comportamenti equini che potrebbero riflettere l’umore e il benessere generale del cavallo, cioè come si sentono. L’altro si è concentrato sulle misure fisiche delle emozioni equine, come la frequenza cardiaca. I risultati di queste analisi sono stati presentati il ​​19 agosto 2019 alla 15a conferenza annuale della International Society for Equitation Science (ISES) tenutasi presso l’Università di Guelph, nell’ Ontario.

Natalie Waran, dell’Eastern Institute of Technology, in Nuova Zelanda, ha presentato 75 pubblicazioni relative al comportamento equino. I comportamenti esaminati nello studio includevano: comportamento alimentare, tipi di interazioni con l’uomo e altri cavalli e interesse per l’ambiente. È stato scoperto che questi tipi di comportamenti quotidiani e le risposte all’allenamento erano gli indicatori più chiari dello stato emotivo di un cavallo. I comportamenti che segnavano uno stato emotivo positivo riguardavano un aumento del comportamento alimentare, interazioni sociali amichevoli (tra cavalli e con gli umani) e interesse per l’ambiente. Mentre i comportamenti che hanno indicato uno stato emotivo negativo sono stati una diminuzione del comportamento alimentare, interazioni sociali negative, un ridotto interesse per l’ambiente e un aumento di movimenti ripetitivi non funzionali.

Hayley Randle, della Charles Sturt University, in Australia, ha presentato i risultati delle misure fisiche legate all’emozione di un cavallo. Ha spiegato che la frequenza cardiaca (HR), la variabilità della frequenza cardiaca (HRV) e il cortisolo sono gli indicatori fisiologici più comuni dell’emozione equina. Altri indicatori includono la temperatura oculare, la frequenza respiratoria e l’alfa-amilasi salivare (sAA), ma molti di questi mancano di validazione in relazione all’associazione con lo stato emotivo. Randle riferisce che ci stati problemi metodologici con tutte le misure che hanno esaminato a causa della mancanza di standardizzazione delle relazioni e dell’interpretazione.

Kate Fenner, consigliere ISES, ha sottolineato l’importanza di questi studi ritenendoli un importante passo avanti nella valutazione del benessere equino.

Si spera che i dati riportati in queste ricerche forniscano degli indicatori che possano aiutare i proprietari e i gestori dei cavalli a valutare e migliorare la qualità della vita dei loro animali.

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