Non sottovalutate l’importanza di scendere da cavallo in modo corretto. Un’errata discesa non solo può causare inconvenienti per il cavaliere, ma anche danni al cavallo.
L’allenamento è terminato, la lezione è stata perfetta e senza errori, ma ora è giunto il momento di scendere… non è insolito finire con il sedere per terra.
Si assiste spesso a incidenti durante il processo di discesa, anche quando il cavallo resta completamente immobile. Ma se non fosse così semplice? Di fatto non è difficile purché sia fatto correttamente. Purtroppo, l’abilità di smontare correttamente da cavallo viene spesso trascurata nell’insegnamento, il che può essere pericoloso per il cavaliere e scomodo per il cavallo.
La maggior parte dei cavalieri, scendendo da cavallo, mantengono il piede sinistro nella staffa e fanno oscillare la gamba destra scavalcando, più o meno abilmente o rapidamente, la paletta della sella, appoggiando tutto il proprio peso sul piede sinistro fino a quando il destro non ha raggiunto il terreno in sicurezza.
(Piero Santini, Principi Fondamentali del Sistema Naturale, Zoraide editore, p. 31)
Questo sistema, spiega Santini nel suo manuale Principi fondamentali del sistema naturale, ha le sue tradizioni. Tuttavia, è importante evitare che la sella si sposti anche solo di un millimetro quando si sale o si scende da cavallo. Di conseguenza, qualsiasi metodo che faccia sì che l’intero peso del cavaliere sia retto da una staffa, anche solo per un breve istante, non è raccomandato. Ci sono diverse ragioni per evitare lo spostamento della sella, la principale delle quali è che i peli sotto la sella, specialmente se il cavallo è caldo, potrebbero attorcigliarsi e causare piccole piaghe o pustole. Questo potrebbe non essere visibile nei primi stadi, ma potrebbe rapidamente svilupparsi in mal di schiena.
Come si scende?
Il cavaliere, per scendere da cavallo, deve tenere entrambe le redini nella mano sinistra, mantenendo la redine destra leggermente più corta della sinistra. Poggia la mano sinistra sul collo del cavallo e la mano destra sull’arcione della sella, spostando il peso sulle braccia. Quindi sfila entrambi i piedi dalle staffe, fa oscillare la gamba destra verso l’alto e, con un colpo di reni, la gira sopra la paletta della sella, evitando di toccare la groppa, e poi scende dal lato sinistro del cavallo, atterrando delicatamente sulle punte dei piedi e piegando le ginocchia per assorbire lo shock dell’atterraggio.
È importante che il cavaliere non lasci il piede sinistro nella staffa durante l’azione di smontare, poiché in caso di movimento improvviso del cavallo, potrebbe perdere l’equilibrio, cadere, non riuscire a svincolarsi quindi restare staffato e farsi trascinare.
È inoltre consigliabile allontanarsi leggermente dal cavallo per evitare di urtare l’attrezzatura e atterrare lontano dalle sue gambe. Questo modo di scendere è considerato il più sicuro e confortevole per il cavallo.
La pratica di salire e scendere da cavallo da entrambi i lati è spesso trascurata, ma è importante per i cavalieri essere ambidestri e non unilaterali, sotto nessun aspetto. È possibile che la vita presenti situazioni in cui dobbiamo essere in grado di salire o scendere da un cavallo da un lato o dall’altro.
Pertanto, la pratica di montare a cavallo e smontare da entrambi i lati non è una perdita di tempo, né dal punto di vista puramente ginnico né pratico. Tuttavia, quando si esegue una manovra da un lato in cui il cavallo non è abituato, è importante fargli capire cosa sta per accadere per evitare che si spaventi.
Suggerimenti
Quando si impara a smontare, è necessario trovarsi in un’area sicura in cui esercitarsi. All’inizio è consigliabile avere un aiutante che tenga il cavallo.
Esercitarsi a smontare anche dal lato opposto. Dovreste essere in grado di smontare bene da entrambi i lati, anche se la tradizione vuole che si scenda dal lato sinistro.
Non girare la gamba sopra l’arcione. In questo modo si perde l’equilibrio e si rischia di cadere se il cavallo si muove in avanti o di lato. Si può anche dare un calcio al collo o alla testa del cavallo.
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Principi Fondamentali del Sistema Naturale
di Piero Santini
Principi Fondamentali del Sistema Naturale di Piero Santini, discepolo del capitano Federico Caprilli, maggiore della cavalleria italiana, è un manuale che promuove il rivoluzionario Sistema Naturale di Equitazione di Caprilli. In questo testo, un classico della letteratura equestre, Santini, con un linguaggio semplice e dettagliato, introduce, spiega e promuove il Metodo Italiano e l’assetto in avanti. Si rivolge sia ai cavalieri principianti che ai cavalieri esperti e agli istruttori. I primi saranno aiutati a fissare i principi di base prima di prendere qualsiasi parte attiva in un campo all’aperto o in una competizione. I cavalieri esperti troveranno in queste pagine molti contenuti e spunti di riflessione per migliorare la loro tecnica. Gli istruttori, che, a beneficio dei loro allievi, desiderano condensare e semplificare i concetti di base dell’equitazione all’aperto e del sistema naturale, ne trarranno una risorsa incredibile. Il testo è arricchito da numerose fotografie, disegni e diagrammi.
Piero Santini (1881-1960). Cavaliere di grande esperienza e reputazione internazionale, fu un autore molto rispettato. Espose per la prima volta in lingua inglese, il rivoluzionario “sistema di equitazione naturale”. Ciò gli portò una fama immediata. Di padre italiano e madre americana, Santini parlava e scriveva inglese come seconda lingua. Tra le sue opere si annoverano 5 libri, tra cui “Learning to Ride”, “The Forward Impulse” e “Riding Reflections”. Ha inoltre tradotto e curato gli articoli di Caprilli.
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