Condurre il puledro sottomano

Condurre il puledro sottomano. Scopri come e perché condurre il puledro accanto a sé con la lunghina, stando in sella alla madre.

“Condurre sottomano” un cavallo, in generale, significa guidare un cavallo (con la lunghina o le redini) stando in sella ad un altro. È una pratica molto usata per abituare un cavallo in addestramento alle uscite in campagna, per portare il cavallo con il basto durante i trekking. Ancora, si conduce sottomano un cavallo per allenare due cavalli contemporaneamente o per aiutare un cavaliere in difficoltà durante una passeggiata. Infine si può usare per muovere un cavallo anziano.

Il dr. Robert Miller nel suo manuale “Imprint Training del puledro appena nato” suggerisce la pratica anche per formare i puledri:

«Supponendo che il puledro è stato correttamente condizionato ad essere condotto […] è molto utile condurlo a fianco della cavalla montata purché essa sia bene educata e molto docile. La cavalla non deve avere un’andatura veloce, in quanto ci accingiamo a muoverci lentamente nel maneggio o in uno spazio recintato.

Si monti la cavalla tenendo il puledro sottomano sul lato sinistro. Si tenga la sua lunghina con la mano destra senza fissarla in nessun modo alla sella. Lentamente si faccia compiere alla cavalla un paio di passi. Poi, ci si fermi e si permetta al puledro di fare lo stesso. Se necessario, si può usare un “butt rope” per incoraggiare il movimento in avanti del piccolo. Quando il puledro si muove in avanti, si faccia procedere la cavalla di un altro paio di passi. Si continui fino a quando il puledro non si fa condurre volentieri. Non lo si trascini perché ciò non gli insegnerebbe a farsi condurre ma solo a farsi trascinare. Presto il puledro si farà condurre al passo accanto alla cavalla lungo la pista del recinto, quindi lo si sposti sul lato destro.

Se, al termine di questa sessione, il puledro si fa condurre obbedientemente lungo tutto il recinto accanto alla cavalla da entrambi i lati, si può essere soddisfatti. Il giorno seguente, si ripeti la lezione e si cominci ad aggiungere alcuni giri nella direzione opposta.

Quando il puledro ha imparato perfettamente quest’esercizio, si può provare più volte la figura dell’otto. Ad intervalli, quando il puledro esegue correttamente gli esercizi, ci si sporga in giù dalla sella e si accarezzi la sua testa, il suo collo e il resto del corpo. Queste carezze hanno due scopi: servono da ricompensa per rinforzare positivamente il comportamento soddisfacente; abituano il puledro a vedere e a sentire una persona sopra di lui. Quando il puledro crescerà e verrà montato per la prima volta, sarà molto probabile che non venga colto dal panico quando vedrà e sentirà un cavaliere sulla sua schiena. Tutte queste manovre si possono insegnare da terra, come vedremo più avanti. Ma, insegnandogliele montando la cavalla, il puledro le imparerà più rapidamente perché ci si serve anche del suo attaccamento alla madre.

Attenzione a non affrettare i tempi per evitare che il puledro si agiti, tiri indietro, cada, o fugga. Ecco perché questi esercizi dovrebbero essere eseguiti in un maneggio o in uno spazio recintato. Il puledro deve essere, nella fase iniziale di ogni andatura, mantenuto tra la madre e lo steccato.» “Imprint Training del puledro appena nato”, pp. 97-98

Cavalla e cavaliere devono avere una adeguata preparazione

Per portare un puledro sottomano, la cavalla montata e il cavaliere hanno bisogno d’una certa preparazione. Il cavaliere dovrà avere l’abilità e la concentrazione per gestiredue cavalli contemporaneamente. È un compito complesso cavalcare e prestare attenzione a un altro soggetto, il tutto tenendo le redini in una mano e una lunghina nell’altra. Dovrà essere in grado di mantenere al sicuro sé stesso, la cavalla e il piccolo.

È meglio indossare dei guanti per proteggere le mani dalle ustioni della corda se il puledro dovesse improvvisamente tirare. La lunghina va tenuta sempre in modo da lasciarla cadere facilmente qualora il puledro dovesse scivolare o spaventarsi. Quindi è meglio non fissarla in nessun punto della sella o annodarla alla cavalla. Bisogna assolutamente evitare di avvolgere la lunghina alla mano. Non tutti i cavalieri sono pronti per affrontare una simile attività. Prima di condurre sottomano il puledro è consigliabile esercitarsi con cavalli calmi e già preparati a questo tipo di lavoro.

La cavalla dovrà essere un soggetto preparato ad un simile lavoro sia psichicamente che fisicamente. Deve avere un buon livello di addestramento. Deve saper stare negli aiuti. La cavalla deve farsi guidare con una mano sola o anche solo con le gambe. Deve essere un soggetto tranquillo, sicuro e affidabile e non spaventarsi facilmente. Inoltre, non deve aver paura di essere toccata ai posteriori, non deve essere troppo in avanti e deve reagire bene ai comandi vocali.

Riassumendo

#1 il puledro deve essere già abituato alla capezza, deve rispondere alla sua pressione e deve seguire la lunghina senza esitare.

#2 la cavalla deve avere un buon livello di addestramento. Deve essere facilmente guidabile/controllabile con una mano o solo con le gambe. Deve essere affidabile e non deve spaventarsi facilmente.

#3 Il cavaliere deve avere l’abilità e la concentrazione per gestire due cavalli contemporaneamente.

Imprint Training del puledro appena nato
Robert M. Miller

Praticare un imprinting corretto è la base per far crescere il nostro puledro sano e fiducioso nei confronti dell’essere umano. La pratica è minuziosamente descritta nel libro Imprint Training del puledro appena nato di Robert M. Miller. Il libro, pubblicato per la prima volta negli USA nel 1991, ha cambiato, in tutto il mondo, il modo di interagire con i puledri, migliorando la loro vita e quella dei loro cavalieri. Più di 200 foto vi guideranno nella formazione e nella crescita del vostro puledro.

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