“Cose da sapere sull’equitazione” è uno degli argomenti più ricercati in internet, come se la rete potesse fornire in un elenco tutte le nozioni di ippologia che ai migliori uomini di cavalli non è bastata una vita per imparare. Chi ha intenzione di avvicinarsi al mondo equestre, o chi ha incominciato a praticare lo sport dell’equitazione dovrebbe avere un minimo di curiosità su cosa si dovrebbe sapere sui cavalli. E si, perché non si può non tenere conto che l’equitazione è uno sport che non si pratica mai da soli e che il proprio compagno di squadra è sempre un cavallo che è un meraviglioso, sensibile essere vivente, con un cervello che ragiona e un cuore che prova la stessa gamma di emozioni che proviamo noi: paura, rabbia, affetto, emozione. E il cavallo è sempre stato così, sin da quando l’uomo lo disegnava sui muri delle caverne. Poi col passare del tempo l’uomo ne ha saputo selezionare alcuni tratti ed è stato in grado di incrociare i soggetti per ottenere un determinato colore di manto, per stabilire l’altezza o la lunghezza del collo, ma non ha mai potuto intervenire sulla sua anatomia, sulla sua psicologia e sul suo comportamento. Il cavallo è sempre rimasto se stesso, da sempre: una timida creatura che è sopravvissuta nei secoli grazie alle sue spiccate abilità percettive e all’efficienza dei suoi sistemi sensoriali visivi, olfattivi, acustici e tattili. Il cavallo è una “macchina sensoriale”, “un abile indagatore” del mondo che lo circonda, è in grado di decifrare le nostre più profonde intenzioni manifestate da piccoli gesti, spesso per noi involontari, di cui pertanto non ne siamo consapevoli ma che il cavallo legge chiaramente e a cui attribuisce un significato. Il cavallo interpreta quello che percepisce e reagisce di conseguenza non possiamo pretendere che capisca le nostre indecisioni, i nostri “forse si”, “forse no” per questo la prima “cosa da sapere sull’equitazione” è come fornirsi una chiave di lettura del comportamento del cavallo, imparare a riconoscere i suoi atteggiamenti posturali, saper interpretare quelli del complesso testa-collo, dei padiglioni auricolari, della coda e dello sguardo e saper noi reagire ad essi in modo inequivocabile. Conoscere il cavallo significa rispettarlo per quel che esso è e non per quello che esso rappresenta nell’immaginario dell’uomo o nei suoi molteplici utilizzi.
Come instaurare un dialogo che porti verso l’armonia del rapporto cavallo-cavaliere è l’argomento fondamentale del libro “I misteri del cavallo” di Robert M. Miller in cui l’autore fornisce spunti critici per gli appassionati del cavallo smentendo luoghi comuni attraverso precise informazioni e consigli di addestramento di base ribadendo, ripetutamente, che il rispetto per il cavallo può venire solo dalla conoscenza approfondita dei tratti innati condivisi da sempre da tutti i cavalli e che stabiliscono come il cavallo percepisce e reagisce al mondo intorno a sé. Potete leggere l’anteprima de “I misteri del cavallo” scaricandola gratis al seguente link: scarica GRATIS
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