Il coronavirus equino (ECoV) è simile al virus che in Cina ha causato la morte di oltre 100 persone, e che continua a diffondersi tra la popolazione e anche in altri paesi?
I recenti rapporti sui media di casi di malattie respiratorie negli esseri umani in Cina hanno collegato questa infezione con un membro finora sconosciuto della famiglia dei coronavirus.
I coronavirus devono il loro nome al fatto che, al microscopio elettronico, si presentano come una sorta di bulbo frangiato, che ricorda molto una corona regale o la corona solare. I coronavirus sono virus a RNA che, nell’essere umano, causano infezioni respiratorie lievi, nella maggior parte dei casi, e gravi, solo raramente.
Nell’ultimo ventennio i coronavirus si sono imposti alle attenzioni del mondo per tre motivi: l’epidemia di SARS (sindrome respiratoria acuta grave), scoperta per la prima volta in Cina nel 2002, l’epidemia di MERS (sindrome respiratoria del Medio Oriente), identificata per la prima volta in Arabia Saudita nel 2012, e la recente epidemia di Novel coronavirus, iniziata a fine dicembre 2019.
Questi tre virus sono patogeni umani molto importanti, altamente contagiosi e in grado di causare malattie diffuse e un tasso di mortalità variabile. I membri della famiglia Coronavirus sono virus che normalmente circolano in alcune specie di animali domestici: cavalli (coronavirus equino), suini (gastroenterite trasmissibile – TGE), bovini (dissenteria invernale – BVD), polli (bronchite infettiva – IBV) e gatti (peritonite infettiva felina – FIP), per citare solo alcuni.
L’infezione da coronavirus nei cavalli è una malattia relativamente recente che colpisce il tratto enterico (intestinale) degli equini adulti. L’ECoV è un’infezione asintomatica (che non mostra segni clinici). È associata a febbre, letargia e anoressia. Circa il 20% dei cavalli infetti sviluppa segni di malattia clinica, manifestando diarrea e, meno frequentemente, coliche. Questo virus enterico si trasmette attraverso la via oro-fecale e i cavalli si infettano quando il patogeno passa dalle feci di un soggetto malato all’apparato digerente di un individuo sano, generalmente attraverso cibo o acqua contaminata. È evidente che l’infezione da coronavirus nel cavallo è una malattia enterica e non respiratoria, simile alle malattie correlate al coronavirus nei suini e nei bovini.
Resta da stabilire se il coronavirus umano appena scoperto possa infettare altre specie. Il coronavirus della SARS, noto come SARS-CoV o SARS-Coronavirus, è stato trasmesso all’essere umano da una varietà di pipistrelli presenti in Cina. Mentre il coronavirus della MERS, conosciuto MERS-CoV o MERS-Coronavirus, sembra sia stato trasmesso all’essere umano da dromedari e cammelli. Il 31 dicembre 2019, l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) riceve la notizia che, in Cina, nella città di Wuhan, diverse persone si sono ammalate di un’infezione respiratoria grave, capace di causare anche polmonite, della quale non si conosce l’agente infettivo responsabile. Pochi giorni dopo, le autorità cinesi annunciano che l’infezione respiratoria suddetta è effettivamente una nuova malattia infettiva e che a causarla è un coronavirus con il quale l’essere umano non era mai entrato in contatto prima. Questa nuova infezione da coronavirus è detta Novel Coronavirus o 2019 nCoV o Coronavirus di Wuhan. Al momento si sta ipotizzando che questa infezione sia stata trasmessa da serpenti (krait cinese e cobra cinese) venduti in un mercato locale nella città di Wuhan, dove sono stati segnalati i primi casi.
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