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Correggere i comportamenti del cavallo: DRI e DNR?

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Correggere i comportamenti del cavallo: scopri le tecniche DRI e DNR per risolvere problemi e migliorare l’intesa con il tuo amico a 4 zampe!

Nel mondo dell’equitazione, la gestione dei comportamenti indesiderati del cavallo è una sfida comune che richiede tecniche efficaci e sicure. Tra le strategie più utilizzate spiccano il rinforzo differenziale del comportamento incompatibile (DRI) e il rinforzo negativo differenziale (DNR). Questi due approcci si sono dimostrati efficaci, ma non sono sempre intercambiabili: la scelta della tecnica più adatta dipende da vari fattori, tra cui il problema comportamentale, il carattere del cavallo e l’esperienza del cavaliere.

DRI e DNR: le basi delle due tecniche

Cos’è il DRI?

Il DRI si basa sul rinforzo positivo di un comportamento che è fisicamente incompatibile con quello indesiderato. Ad esempio, se il cavallo raspa il terreno mentre attende il cibo, si può addestrarlo a mantenere una posizione statica premiandolo ogni volta che rimane fermo. Questo elimina il comportamento problematico senza necessità di interventi fisici diretti.

Cos’è il DNR?

Il DNR, invece, utilizza il rinforzo negativo. Qui, il comportamento desiderato viene incentivato rimuovendo uno stimolo sgradevole. Ad esempio, se il cavallo tende a tirare durante la conduzione a mano, il DNR può insegnargli a camminare tranquillamente rilasciando la pressione quando adotta un comportamento corretto. Questa tecnica richiede però un’interazione diretta con il cavallo e può comportare reazioni di fuga (es. indietreggiamenti) se non gestita correttamente.

Come scegliere tra DRI e DNR in ambito equestre

La scelta tra DRI e DNR non è casuale: dipende da variabili fondamentali che influenzano l’efficacia e la sicurezza dell’intervento.

  1. Il problema comportamentale

Non tutte le situazioni possono essere risolte con entrambe le tecniche:

  • Il DRI è ideale per comportamenti che possono essere sostituiti con azioni fisicamente incompatibili. Ad esempio, insegnare al cavallo a restare fermo elimina la possibilità di calciare.
  • Il DNR è utile in contesti dove la rimozione di uno stimolo sgradevole può motivare il cavallo a cambiare comportamento, come il caso di un cavallo che resiste alla pressione durante la conduzione a mano.
  1. Il carattere del cavallo

Ogni cavallo ha un carattere unico:

  • Cavalli docili o abituati all’interazione umana tendono a rispondere meglio al DNR, poiché tollerano stimoli avversivi con maggiore serenità.
  • Cavalli ansiosi o giovani, invece, potrebbero reagire negativamente al DNR, mostrando comportamenti di fuga o stress. In questi casi, il DRI è generalmente più sicuro.
  1. L’Esperienza del cavaliere

La competenza del cavaliere o dell’addestratore è un elemento chiave:

  • Il DNR richiede maggiore esperienza, poiché implica un minimo livello di contenimento fisico e la capacità di gestire eventuali reazioni avverse del cavallo, come indietreggiamenti o resistenze. Se il cavaliere non ha pieno controllo della situazione, si rischiano incidenti pericolosi sia per l’animale che per l’uomo.
  • Il DRI è più accessibile anche ai cavalieri meno esperti, poiché si concentra sul premiare il comportamento desiderato senza la necessità di gestire reazioni fisiche indesiderate.

Sicurezza: un fattore essenziale

Quando si lavora con tecniche come il DNR, è importante considerare i rischi. La gestione errata di comportamenti di fuga o resistenza può mettere in pericolo sia il cavallo che il cavaliere. Per questo motivo, il contro-condizionamento, una tecnica complementare che riduce lo stress del cavallo, può essere utilizzato in combinazione con il DNR per minimizzare i rischi e favorire una comunicazione più chiara e positiva.

L’utilizzo delle tecniche dipende da una valutazione accurata

Il DRI e il DNR sono strumenti preziosi nell’addestramento e nella gestione del comportamento dei cavalli, ma devono essere utilizzati con attenzione e competenza. La scelta della tecnica dipende dalla natura del problema comportamentale, dal carattere del cavallo e dall’esperienza del cavaliere. Mentre il DRI offre un approccio semplice e diretto, il DNR richiede maggiore preparazione e capacità di gestione per evitare situazioni pericolose.

In definitiva, il successo nell’utilizzo di queste tecniche dipende da una valutazione accurata e dalla capacità di adattare l’approccio alle esigenze specifiche del cavallo e del contesto. Se sei un cavaliere o un addestratore, approfondire queste strategie ti permetterà di migliorare la comunicazione con il tuo cavallo e ottenere risultati duraturi nel rispetto del suo benessere e della tua sicurezza.

Libri di cavalli:

Eleonora Dordoni, Principi di apprendimento – il ruolo del rinforzo positivo, zoraide editore, p. 65

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Per capire come apprende il cavallo

Principi di apprendimento – il ruolo del rinforzo positivo
di Eleonora Dordoni

Principale obiettivo di questo lavoro è quello di mettere in evidenza il valore delle teorie dell’apprendimento nell’addestramento del cavallo. Al giorno d’oggi la scienza, grazie ai suoi importanti progressi, può aiutare a capire il modo in cui i cavalli pensano e reagiscono ai diversi stimoli. Il saggio analizza dettagliatamente le tecniche del rinforzo positivo e illustra i vantaggi dell’utilizzo del clicker training nel lavoro con i cavalli.

La prefazione del prof. Antonio Lucio Catalano (già Presidente del Corso di Laurea in Scienze e Tecniche Equine della Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Parma)  apre il volume. Nell’introduzione il dr. Angelo Telatin  sottolinea che «questo libro contribuisce, grazie a molti esempi e a una filosofia di base, a ridurre il gap tra psicologia dell’ap­prendimento e addestramento […] Eleonora Dordoni è stata in grado, grazie alla sua abilità di tradurre in un linguaggio accessibile concetti complessi, di fare una sintesi accurata e intuitiva di cosa sia la psicologia dell’apprendimento».

Le splendide foto scattate da Giulia Basaglia impreziosiscono il volume e contribuiscono a rendere ancora più piacevole la sua lettura. Fotografa, grafica pubblicitaria e web designer, Giulia Basaglia è specializzata in fotografia equestre. Per lei riuscire a catturare il fascino dei cavalli ed esaltarne la bellezza è una vera e propria sfida con me stessa.

Questo libro permetterà al lettore di approfondire i concetti della psicologia dell’apprendimento e di acquisire nuove capacità per interagire in modo corretto con il proprio cavallo.

Disponibile su:

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Il testo è ordinabile (fornendo il codice ISBN: 9788890950483) presso tutte le librerie in territorio nazionale.

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Serena Cappello

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