Puoi condividere o meno, ma non si può non restare rapiti dall’energia emanata da Cristian Moroni, cavaliere solitario che sta percorrendo il perimetro dell’Italia in sella alla sua cavalla Furia. Ti rendi immediatamente conto che serve un’enorme forza interiore e una profonda fiducia in sé stessi e nel proprio cavallo per compiere un’avventura del genere.
Il 16 aprile Cristian Moroni è giunto ad Otranto ospitato da Lucio Cetra presso il suo maneggio “Ippogrifo”, da tutti conosciuto come “maneggio di Lucio”. È arrivato in sella alla sua cavalla Furia, quasi come un avventuriero d’altri tempi. Il suo viaggio è iniziato il 24 maggio 2021 quando ha lasciato il suo paese, Roccasecca dei Volsci, in provincia di Latina e ha iniziato a farsi strada lungo la costa tirrenica. È passato da Ventimiglia, ha fatto una deviazione in Francia, poi è tornato in Italia rientrando in Valle d’Aosta. Ha percorso l’Arco alpino e lo ha seguito fino a Trieste. Da qui ha iniziato la discesa lungo l’intera costa adriatica.
Cristian Moroni è un ragazzo romano di origini sarde. La sua cavalla Furia è una splendida “maremmana migliorata”. Il Maremmano è il cavallo autoctono della Maremma, originariamente un cavallo da lavoro utilizzato dal buttero per l’allevamento. È stato intensamente incrociato con diverse razze tra cui il Purosangue inglese. Questo lo ha reso un cavallo più atletico, più grande e più raffinato da cui il nome Marremmano migliorato, o Maremmana migliorata.
Quanti anni hai? (39!)
Hai una famiglia o una fidanzata/compagna/moglie?
Viaggi completamente solo?
Senza soldi?
Come mangi? Come ti lavi? Dove dormi?
Come fai con Furia?
Non ti senti solo?
Perché questo viaggio?
Queste le prime inevitabili domande che abbiamo posto a Cristian in modo del tutto innocente e con genuina curiosità poco dopo averlo aiutato a “sistemare” Furia.
Prima Furietta!
Perché per Cristian (come per qualsiasi Cavaliere) il benessere del cavallo viene automaticamente prima del proprio.
Non potevamo non soffermarci a guardare Furia. Ha percorso quasi tutto il perimetro dell’Italia, ha intrapreso un lungo viaggio (a tappe) e a vederla non si direbbe. Ha 16 anni ed è visibilmente in forma. Lucio, più di 50 anni di professione equestre, uno dei pochi uomini di cavalli del Salento, non ha fatto molte domande a Cristian riguardo a Furia. Gli è bastato “parlare” con lei per capire che è una cavalla sana sia fisicamente che emotivamente.
Cristian e Furia hanno un legame molto intenso. Eppure Cristian non ha commesso l’errore di umanizzarla. Sa benissimo che è un cavallo e il loro rapporto, seppur simbiotico, è vissuto nel rispetto della naturalità di Furia. Furia ha una forte personalità, è una cavalla che ha “testa” (come si dice in gergo) si mostra attenta e curiosa. Cristian è un semplice spettatore di tutte le manifestazioni comportamentali della sua amica che ha interagito immediatamente con il gruppo di cavalle presenti nel maneggio e che hanno una gestione naturale.
Quando siamo soli e in aree sicure, le tolgo la capezza e va dove vuole. Anche se si allontana mangiando un po’ di erba dopo pochi passi torna da me. Se ci sono altri cavalli, invece, è attratta da loro e io passo in secondo piano. Ed è giusto che sia così, è un cavallo.
Cristian ha soddisfatto tutte le nostre curiosità a cena, vicino al fuoco. Una serata passata a raccontarsi. Ci ha detto che l’idea l’ha avuta 4 anni fa. Era stanco di molti aspetti della sua vita e ha deciso di fare qualcosa che nessuno aveva mai fatto prima: seguire il perimetro della penisola a cavallo.
Tuttavia, la sua idea non è stata supportata da nessuno, quindi ha deciso di partire comunque, solo lui e Furia. Ha impacchettato la sua vita, ha lasciato parenti, amici e la fidanzata per intraprendere questa avventura. Non ha sponsor che lo sostengono finanziariamente.
Il viaggio di Cristian solo in apparenza è “in solitaria”. Cristian Moroni non si sente solo e non è solo. Nel suo cuore ha l’amore di sua madre, l’unica persona che ha realmente creduto in lui, e l’aiuto delle persone che ha incontrato lungo il suo cammino. Infatti molte persone, tra cui noi del maneggio di Lucio, sono state felici di ospitare lui e Furia.
Vede l’Italia, quella autentica. Un Paese fatto da persone semplici e genuine. Sta sperimentando in prima persona la generosità dei suoi connazionali. E questo lo vive come un privilegio che non prende alla leggera e che spera, un giorno, di poter ricambiare. Per lui questa è la massima felicità, infatti non riesce a pensare di tornare alla sua vecchia vita.
I viaggi lunghi sono esperienze uniche, ancor di più a cavallo. Film e romanzi li ritraggono sempre come esperienze catartiche: la ricerca di una meta o ritrovare sé stessi.
Cristian sa benissimo chi è.
Se non hai una profonda conoscenza di te stesso, non puoi fare un viaggio del genere.
E conosce molto bene anche la sua cavalla che attraversa diversi tipi di terreni e ambienti con grande tranquillità ed equilibrio. Ci ha mostrato alcuni tratti del suo viaggio catturati con lo smartphone. Situazioni che per molti cavalieri possono essere terrificanti: autisti negligenti, motori, quad, tir. Per non parlare poi di tutto ciò che offre la natura: strettoie, dirupi, cavalli selvaggi, lupi e difficoltà climatiche.
Cristian non è uno sprovveduto. Ha un background equestre. Ha sempre avuto una grande passione per gli animali e i cavalli e va a cavallo da quando era bambino. Furia (16 anni) l’ha acquistata 9 anni fa e giorno dopo giorno ha costruito il rapporto che hanno. Nessun metodo di addestramento specifico, solo tanta pazienza, calma, tranquillità e una profonda conoscenza della natura dei cavalli e di come questa specie regola l’apprendimento.
È chiaro che questa particolare avventura mette alla prova tutte le abilità acquisite dal binomio. Una sfida fisica e mentale che mette a dura prova la capacità di concentrazione, che deve cambiare ogni volta che si incontrano cose nuove lungo il tragitto.
Alla domanda “perché questo viaggio?” Cristian offre più motivazioni e tra queste c’è il desiderio di smettere di inseguire il denaro e tutto il marcio a esso collegato, di allontanarsi dal benessere materiale e dalle truffe e ingiustizie che ne derivano.
Credo che questo viaggio non abbia un solo significato. Nasce da un malessere interiore di una singola persona ma racconta le vite di tutti noi, i nostri sogni e desideri. Solo che Cristian ha avuto il coraggio di prendersi il suo tempo per affrontare tutte le sfide e le sensazioni che derivano da un cambiamento radicale.
Chiunque incontri Cristian e lo ascolti davvero con il cuore sarà risvegliato e si troverà a fare i conti con sé stesso e forse qualche domanda se la porrà.
Per me il viaggio di Cristian e Furia non finirà quando rimetterà i piedi nel punto esatto da cui è partito, ma continua, in primis, dentro di me con le belle sensazioni che mi ha lasciato e con la voglia di ragionare e di guardare sempre il mondo senza temere di dissentire dalla massa e soprattutto continuerà con le reazioni di chi lo ha incontrato perché ha fatto capire che cambiare sé stessi o il sistema è possibile, basta cominciare.
Sono anche convinta che il viaggio personale di Cristian debba ancora cominciare.
Buon viaggio Cristian e Furia.
Potete seguire il viaggio di Cristian e Furia sui loro canali social
Facebook: @cristianefuria
Instagram: cristianmoroni
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