desensibilizzazione e sensibilizzazione

L’addestramento del puledro consiste – come per un cavallo adulto – o in una desensibilizzazione cioè nel fargli ignorare gli stimoli innocui ma che lui considera paurosi, o in una sensibilizzazione cioè nel rispondere ad altri stimoli finché le sue risposte non diventano condizionate. La desensibilizzazione può avvenire o attraverso la desensibilizzazione d’urto o attraverso una desensibilizzazione progressiva. La prima tecnica consiste nell’esporre ripetutamente e in maniera vigorosa il puledro ad uno stimolo pauroso; in questo modo avviene spesso che in meno di un minuto impari ad ignorare ciò che lo terrorizzava. Usando questa tecnica è indispensabile che non sia data al puledro la possibilità di scappare altrimenti lo ricorderà sempre e ripeterà il tentativo di fuga; inoltre bisogna prestare la dovuta attenzione a non considerare troppo presto concluso il processo ed è essenziale che lo stimolo sia ripetuto bene finché non si raggiunge il punto di abitudine. La desensibilizzazione progressiva consiste nell’esporre il puledro, in maniera graduale, allo stimolo pauroso; in questo modo il processo richiede un tempo molto più lungo rispetto alla tecnica di saturazione; essa, anche se più lenta, è la tecnica di gran lunga più usata. Inoltre, la desensibilizzazione d’urto può essere pericolosa in quanto il puledro spaventato può ferirsi tentando di fuggire o, incapace di fuggire, può reagire e ferire la persona che lo addestra. L’unico vantaggio della desensibilizzazione d’urto è che può essere usata per completare permanentemente l’apprendimento dello stimolo a cui gradualmente il puledro è stato avvicinato.


Bibliografia

R. M. Miller, Imprinting training del puledro appena nato, Hydrusa.com, Otranto, 2010.

R. M. Miller, I misteri del cavallo (seconda edizione), Hydrusa.com, 2011.

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