Le corse dei cavalli scompariranno come la caccia alla volpe? Se gli attivisti continueranno a fare pressioni sulle continue revisioni delle regole che disciplinano i fantini, lo sport tanto amato dai Re (La regina Elisabetta II è proprietaria di cavalli da corsa, come lo era sua madre prima di lei) e che nel Regno Unito vede milioni di fan porteranno a vietare le corse dei cavalli così come è stata vietata la caccia con i cani. È questo ciò che a Londra, tutto il mondo delle corse e gli appassionati teme che possa verificarsi.
L’evento scatenante di dibattiti e proteste è stato l’esito del “Aintree Grand National”, l’evento più importante di questo sport. Lo scorso aprile molti spettatori sono rimasti inorriditi dal fatto che due cavalli partecipanti alla gara avevano riportato lesioni mortali, mentre il cavallo portato alla vittoria da Jason Maguire, Ballabriggs, alla fine della corsa era troppo esausto per essere montato dal vincitore. L’uso eccessivo della frusta ha procurato a Maguire cinque giorni di sospensione.
Pertanto, in questi mesi, lo sport più popolare del Regno Unito è coinvolto in infervorati dibattiti che vede al centro delle discussioni lo strumento che fino adesso è stato l’icona del fantino: la frusta. Nell’ottobre scorso, la British Horseracing Authority (BHA), l’organo che regola lo sport, ha presentato nuovi regolamenti che mirano a dimezzare il numero di volte che un fantino può colpire il cavallo: non più di 5 scudisciate durante gli ultimi 200 metri della competizione. Pene severe che prevedono cinque giorni di squalifica, perdita dei premi in denaro e pesanti sanzioni per chi trasgredisce.
Le nuove norme hanno provocato il malcontento tra i fantini sfociato in vigorose proteste e minacce di scioperi giunte dopo che il loro collega Richard Hughes si è ritirato dal circuito delle corse dopo aver ricevuto due squalifiche in una settimana. I fantini inglesi non sono contrari al regolamento ma ai provvedimenti e alle penalità, ritenute troppo severe.
Di fronte alle minacce di uno sciopero la BHA ha alleggerito le sanzioni: solo due giorni di squalifica, il premio in denaro è a rischio solo se il fantino viene squalificato per sette giorni o più. Inoltre i giudici di gara possono revocare la squalifica se il fantino ha solo superato il numero consentito di colpi, e ai fantini viene sospesa la squalifica solo per competere nelle gare importanti. Hughes è tornato a cavalcare dopo i cambiamenti annunciati.
I fantini ritengono che il frustino sia uno strumento vitale per la sicurezza e per le prestazioni in gara e aggiunge Kevin Darley, amministratore delegato della “Professional Jockeys Association” (Associazione Fantini Professionisti) e fantino professionista con 32 anni di carriera, che i cavalli ricevono solo uno schiaffo un po’ giù della spalla con i nuovi frustini. I fantini, in Gran Bretagna, devono utilizzare un frustino con la punta terminale imbottita d’aria, dotati, inoltre, di microchip per assicurare che essi non perdano la loro imbottitura. Tale misura riduce al minimo gli infortuni al cavallo.
I gruppi animalisti, invece, vedono nella frusta una potenziale minaccia per la sicurezza dell’animale. Pertanto la “Animal Aid”, la più grande organizzazione animalista del Paese, chiede un divieto totale, anche se la RSPCA (Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals) e altre associazioni tollerano l’uso regolato della frusta.