Gli esercizi con i cavalletti aiutano il cavallo a muoversi correttamente e ad utilizzare più frequentemente schemi muscolari ottimali.
Quanto più tempo un cavallo trascorre in un corretto allineamento ed equilibrio, tanto più saldamente si formano le buone abitudini. L’obiettivo è semplice da dire. Tuttavia, metterlo in pratica durante l’allenamento quotidiano spesso si rivela più complicato di quanto sembri.
Ci impegniamo, ci sforziamo e lavoriamo con il nostro cavallo per eseguire gli esercizi corretti. Ma spesso ci troviamo a lottare per modificare delle cattive abitudini posturali. Nel bene e nel male, i cavalli si rafforzano sempre in qualche modo quando li montiamo. La nostra sfida è garantire che questa forza si concentri nelle aree che favoriscono il cambiamento e il progresso.
Per esempio, se un cavaliere dedica dieci minuti a cercare di aiutare un cavallo rigido a piegare il corpo su un cerchio, ma ottiene risultati soddisfacenti solo per due o tre di questi minuti, il cavallo passerà il tempo rimanente a rinforzare le aree del suo corpo che stiamo cercando di modificare. Questo rapporto contrasta con i nostri obiettivi. Quando il cavallo dedica più tempo a rafforzare le aree che non vogliamo invece che quelle che desideriamo, i progressi non arrivano.
Quali strategie possiamo adottare per incoraggiare i nostri cavalli a muoversi più frequentemente seguendo schemi muscolari ottimali?
Esistono strumenti ed esercizi specifici che possono ridurre in modo significativo il tempo trascorso utilizzando schemi muscolari non ottimali. Queste manovre, anche se apparentemente semplici, guidano il cavallo senza incontrare resistenza mentale o fisica, verso gli allineamenti corporei desiderati che vogliamo rendere abituali. Questo cambiamento sposta a nostro favore il rapporto tra il tempo dedicato a muoversi correttamente ed efficientemente.
Per fare un paragone, possiamo pensare a questi esercizi come quelli che consiglierebbe un fisioterapista a una persona per utilizzare il suo corpo in modo ottimale in ogni aspetto della vita. Una volta che avete raggiunto l’ottimizzazione del corpo in ogni esercizio, i risultati si riflettono rapidamente sul movimento e sulla meccanica generale. Lavorando su una serie di esercizi per stabilizzare un’ampia gamma di movimenti articolari, correggere squilibri muscolari e migliorare il reclutamento dei muscoli centrali, si crea un nuovo codice operativo per il sistema neuromuscolare.
Ecco due esercizi, utili per tutti i cavalli.
Cavalletti a ventaglio con le barriere sollevate da un solo lato
L’obiettivo di questo esercizio è quello di lavorare sui movimenti degli arti attraverso la disposizione delle barriere, in modo da alternare le catene muscolari estensorie e flessorie per ottenere una maggiore simmetria corporea. Questo esercizio si concentra sulla muscolatura della regione toracica, dello sterno e sulla stabilità pelvica. L’obiettivo è far muovere il cavallo passando dal passo riunito al passo allungato.
Per eseguire questo esercizio, posizionate quattro o sei barriere a ventaglio. Un’estremità si poggia sui cavalletti a un’altezza di circa 30 cm. Distanziate le estremità interne (sollevate) di circa un metro e le estremità esterne (a terra) di circa un metro e mezzo.
Chiedete al vostro cavallo di superare le barriere al passo, passando sull’estremità interna e completando il cerchio per poi passare di nuovo all’esterno. Continuate a girare intorno ai cavalletti, alternando le estremità.
Allungare e accorciare
Camminare sulle barriere offre al cavallo un maggiore movimento di oscillazione laterale dell’osso sacro. Ciò aiuta a ridurre la tensione accumulata nella parte bassa della schiena. Quando questa tensione viene alleviata, i muscoli psoas, situati in profondità nell’addome, possono flettersi e allungarsi. Questi muscoli svolgono un ruolo cruciale nella stabilità del tronco e, di conseguenza, nella riunione.
Per eseguire questo esercizio, posizionate quattro o cinque barriere a terra distanziate di circa un metro l’una dall’altra. A una distanza di circa 15 metri da questa disposizione, posizionate quattro o cinque cavalletti distanziati di due metri e mezzo l’uno dall’altro e alti 20 centimetri. Chiedete al cavallo di camminare dritto su entrambe le serie. Quando attraversa le barriere più larghe, chiedete al cavallo di allungare le falcate in modo da fare un solo passo tra una barriera e l’altra. Mentre ci si avvicina ai cavalletti, chiedete al cavallo di riunirsi e accorciare le falcate. Dovrebbe fare passi brevi, ma alti ed energici.
Ingrid Klimke, rinomata esperta nell’utilizzo dei cavalletti, presenta questi esercizi e molti altri nel suo manuale “Cavalletti”. Seguendo i suoi consigli, potrete ridurre significativamente il tempo trascorso in schemi di movimento inefficaci e sviluppare nuove abitudini posturali nel vostro cavallo, evitando confusione, tensione e riducendo l’ansia al minimo.
Fonte principale: Ingrid e Reiner Klimke, Cavalletti, Zoraide editore, 2018.
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