esercizi sui cavalletti

Esercizi sui cavalletti, il cavallo al passo

I primi esercizi sui cavalletti al passo richiedono pazienza e cautela per ottenere un risultato sicuro e soddisfacente e creare una perfetta armonia tra cavallo e cavaliere.

I primi esercizi in sella sui cavalletti devono essere eseguiti al passo per permettere al cavallo di familiarizzare con calma con i nuovi oggetti. I cavalli solitamente si innervosiscono alla vista di numerosi cavalletti disposti in fila. Per questo motivo si inizia con un solo elemento, lasciando le redini più lunghe possibile. In questo modo il cavallo ha la libertà di equilibrarsi senza interferenze.

Il busto del cavaliere dovrebbe essere leg­germente inclinato in avanti. Ciò minimizza il disturbo alla schiena del cavallo in caso di salto. Se il cavallo rimane calmo, si può aggiungere un secondo cavalletto a circa 0,8-1 m di distanza dal primo. Nei passaggi successivi se ne possono gradualmente aggiungere degli altri, fino a ottenere la sequenza prevista.

Superare i cavalletti al passo con una distanza adatta alla naturale falcata del cavallo ne rinforza l’andatura.

Come si muove il cavallo al passo sui cavalletti?

In questa andatura, il cavallo muove singolarmente ciascun piede nel seguente ordine:

  1. Anteriore destro
  2. Posteriore sinistro
  3. Anteriore sinistro
  4. Posteriore destro

Qualsiasi altra sequenza di movimenti rappresenta un’imperfezione.

Si distinguono tre tipi di passo: ordinario, riunito e allungato.

Il passo ordinario

Il passo ordinario dovrebbe essere guidato con una flessione morbida del collo e un contatto con la bocca. Il cavaliere mantiene il contatto con le mani mentre usa gli aiuti di schiena e gambe per mantenere l’impulso.  Questo dà il controllo sulla lunghezza del passo, che all’inizio potrebbe an­che essere un po’ più corto rispetto alla lunghezza desiderata. I posteriori devono superare le impronte degli anteriori.

A circa 2 metri prima dei cavalletti, le mani del cavaliere dovrebbero muoversi leggermente verso la bocca del cavallo per mantenere l’equilibrio dell’animale senza costringerlo. Il cavaliere dovrebbe anche inclinare leggermente il busto in avanti per alleggerire il suo assetto e dare sollievo al cavallo. Se eseguito correttamente, il cavallo supererà i cavalletti con il collo allungato e con i muscoli della schiena sciolti.

Non è sempre facile mantenere un contatto morbido la bocca. In alcune situazioni, i cavalli possono irrigidire il collo e tendere la schiena, opporsi alle redini e resistere. In questi casi, è possibile provare a correggere il problema con una flessione laterale. Prima di affrontare i cavalletti fai una volta o un otto e cerca di ammorbidire il cavallo con gli aiuti adeguati. Dopo aver eseguito la flessione, si può procedere dritto verso i cavalletti e incoraggiare il cavallo a “masticare” il morso sia prima che sopra le barriere.

Nella maggior parte dei casi, il cavallo rilasserà i muscoli della schiena e allungherà il collo, abbassando la testa per vedere dove sta andando. Qualsiasi esercizio eseguito correttamente deve essere premiato con carezze e grattini sul collo. Quindi l’esercizio deve essere ripetuto diverse volte fino a quando viene eseguito perfettamente.

Il passo allungato

Il passo allungato è essenzialmente una versione “più ampia” del passo ordinario. Le impronte dei posteriori devono abbondantemente superare quelle degli anteriori. Il cavaliere deve permettere al cavallo la libertà del suo collo ma senza perdere del tutto il contatto con la bocca. Quando si cerca di allungare il passo senza i cavalletti, c’è il rischio che, invece di allungare la falcata, il cavallo la accorci e la affretti. Ciò può essere evitato posizionando cavalletti a una adeguata distanza che viene gradualmente aumentata. È importante che le redini vengano date in avanti quando si supera il primo elemento per incoraggiare il cavallo ad allungarsi in avanti e masticare il morso.

La distanza tra i cavalletti dovrebbe essere aumentata da 0.9 m a 1-1.10 m a seconda delle dimensioni del cavallo e della lunghezza della sua falcata. Una volta che il cavallo inizia a inserire dei passi intermedi, vuol dire il limite è stato superato. Tuttavia, questi passi intermedi potrebbero anche essere dovuti alla negligenza del cavallo, quindi è compito del cavaliere far agire con fermezza i suoi aiuti la volta successiva. A causa della maggiore tensione su muscoli, tendini e legamenti, non si dovrebbe superare i cavalletti con un passo allungato più di dieci o quindici volte.

Il passo riunito

Per il passo riunito, le distanze tra i cavalletti dovrebbero essere ridotte a circa 0,8 m. In un corretto passo riunito, la falcata è così corta che lascia le impronte dei posteriori un po’ dietro quelle degli anteriori o coincidono con esse. I singoli passi sono più alti e più espressivi, atterrando con più forza sul terreno. Ne deriva il rilevamento dell’incollatura. La fronte e il naso coincidono quasi con la verticale.

Il passo riunito è uno degli esercizi più difficili del dressage. Anche qui si possono vedere i cavalli che eseguono passi affrettati e brevi anziché in riunione. Ciò è facilmente spiegabile. I cavalli sono spronati a muoversi in avanti, ma allo stesso tempo gli viene chiesto di guadagnare meno spazio sul terreno. Per raggiungere questo obiettivo, le redini devono essere accorciate. Se il cavallo fraintende gli aiuti del cavaliere eseguirà semplicemente dei passi più veloci, perdendo la sequenza dell’andatura. Molti bravi cavalieri hanno molte difficoltà con questo problema. I cavalletti possono aiutare ad evitarlo. Con i cavalletti, il cavallo deve fare i passi più alti a causa delle barriere ma non può correre, così il ritmo a quattro tempi del passo rimane invariato. Cavalcare il cavallo con le redini più corte assicura che il collo sia correttamente alzato e arcuato sui cavalletti. Tuttavia, si deve ricordare che il successo sicuro – come con tutti gli esercizi sui cavalletti – si verifica sempre e solo durante la deambulazione sulla fila di elementi.

Pazienza e cautela

Inutile dire che ogni cavallo, soprattutto i giovani, può inciampare durante una sessione di lavoro e perdere l’equilibrio. È molto più probabile che ciò accada all’inizio, perché il cavallo non ha ancora appreso a muoversi con sicurezza e in modo autosufficiente e, come si sa, nessuno nasce maestro. È particolarmente importante che questo venga appreso prima di insegnare a un cavallo a saltare, quando gli errori sono molto più pericolosi. Gli infortuni sono quasi sempre il risultato di un tipo di lavoro inadeguato, di un allenamento troppo lungo oppure sono dovuti al fatto che il cavaliere non dà abbastanza supporto al cavallo. Gli urti occasionali dei piedi o dei pastorali di solito sono innocui e non richiedono particolari attenzioni.

La frequenza con cui si lavora al passo con i cavalletti dipende da quanto tempo il cavaliere può dedicare al lavoro in sella. Se ha la possibilità di montare ogni giorno, l’ideale sarebbe una o due volte la settimana in inverno e una volta ogni 8-14 giorni circa durante il resto dell’anno. Altrimenti andrebbero eseguiti almeno occasionalmente a determinati intervalli.

I cavalletti devono essere affrontati con calma e in equilibrio. Se non si affrontano mantenendo il cavallo dritto, esso perderà il ritmo e li supererà con fatica perché la distanza intermedia su una linea sbieca è inevitabilmente più grande. Un approccio maldestro lo squilibrerà e renderà i suoi passi non uniformi. Abbandonare improvvisamente le redini davanti ai cavalletti terrorizza il cavallo, rendendolo riluttante e impedendogli di allungarsi in avanti e in basso. Viceversa, tenendo le mani troppo in alto con un contatto duro, e usando l’assetto troppo rigido, lo costringerà a sollevare il collo e incavare la schiena. Raccomando al cavaliere di non spostare all’indietro il busto quando si avvicina ai cavalletti perché il cavallo non sarà in grado di rilassare la schiena.

Reiner e Ingrid Klimke, Cavalletti, Zoraide editore, pp. 46-56

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