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Figure di maneggio: l’importanza del circolo

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Tra le figure di maneggio il circolo mette a dura prova il cavaliere. È un esercizio che verifica la sintonia del binomio.

Il circolo è una delle figure di maneggio, costituita da un cerchio maggiore di 10 metri. È una linea curva in movimento utilizzata per testare l’equilibrio, la flessibilità e la “morbidezza” dei movimenti del cavallo durante l’addestramento. Questa figura non ha una funzione pratica specifica come la mezza volta usata per il cambio di direzione, ma è essenziale per risolvere molte problematiche legate all’addestramento.

Inoltre, il circolo aiuta a calmare i cavalli troppo agitati.

Per tutti questi motivi, i circoli dovrebbero costituire una parte importante di qualsiasi programma di allenamento, indipendentemente dalla disciplina praticata. Che siate nel dressage o nel salto ostacoli, il cavallo deve essere morbido, sciolto e attento alle richieste del cavaliere.

Infatti la figura del circolo non fa solo parte di ogni ripresa di dressage. Il movimento è fondamentale anche per il salto ostacoli, tant’è che in molti hanno difficoltà a girare durante la competizione a causa della rigidità laterale dei loro cavalli.

Sono così costretti a prendere coscienza del fatto che anche il più dotato cavallo da salto, quello con «grandi mez­zi», non può cavarsela senza un lavoro di dressage di base. Un cavallo saltatore deve essere capace, anche a grande velocità, di affrontare una girata piegando in modo morbido il tronco e l’incollatura. Deve eseguirla facilmente, mantenendo la cadenza, un impulso vivace e conservando il ritmo e l’equilibrio.

[Anthony Paalman, Il nuovo libro dell’equitazone, zoraide editore, p. 131]

Come si fa un circolo

Per essere qualcosa che passiamo così tanto tempo a “fare” con i nostri cavalli, molti cavalieri sono più che confusi quando si tratta di capire come si fa un circolo.  Anche se la pratica di base di un “giro in tondo” è abbastanza semplice e la maggior parte dei cavalieri è in grado di farlo, fare un circolo ben bilanciato, di qualità e ben mantenuto è ciò che lascia molti cavalieri più che perplessi.

Disegnare un cerchio può sembrare facile, ma fare un cerchio preciso è tutta un’altra cosa! La forma del cerchio deve essere un anello e non una forma buffa, in definita, con linee rette, angoli e parti appuntite a caso.

Eppure, per quanto semplice e banale possa sembrare, mantenere il proprio cavallo sulla circonferenza che si è pianificato nella propria testa sembra quasi impossibile per molti cavalieri.

Coni o oggetti simili possono essere usati come punti di riferimento per tracciare un buon cerchio. Questo aiuterà a mantenere la traiettoria per tutta la durata della figura. Guardate semplicemente verso il prossimo “punto di riferimento”, visualizzate l’arco che vi permetterà di arrivarci e poi percorretelo con il vostro cavallo.

Il cavaliere deve utilizzare correttamente i suoi aiuti (mani, gambe e posizione del busto). Affinché il circolo sia rotondo, il cavallo deve piegarsi in modo uniforme dalla nuca alla coda e mantenere questa curva costante dall’inizio alla fine. Più il cavallo è piegato, più stretto sarà il cerchio, e viceversa.

Concentrarsi sull’avanzamento e sulla linearità

Per eseguire un circolo in modo corretto, è importante mantenere la linearità del cavallo, cioè la capacità di stare in linea con i posteriori rispetto agli anteriori. Ciò significa che entrambi gli zoccoli sinistri del cavallo si trovano su un’unica pista parallela alla traccia creata dagli zoccoli destri, che devono rimanere allineati.

Una buona curva si ottiene utilizzando in modo combinato mani e gambe. La gamba interna si abbassa e preme al sottopancia per far piegare il cavallo attorno ad essa, mentre la gamba esterna arretra di 10-15 cm e preme per sostenere la curvatura del cavallo e impedirgli di sbandare con i posteriori. Inoltre, è importante guardare avanti senza girare solo la testa ma ruotando anche il busto per allineare le nostre spalle e i nostri fianchi a quelli del cavallo.

Con un contatto morbido con la sua bocca, conduciamo il cavallo in circolo, usando leggermente una redine d’apertura (apriamo leggermente la redine interna) sostenendolo con quella esterna. Una volta che il cavallo comincia a curvare, avanziamo leggermente con la redine esterna (senza mai perdere il contatto) per invitarlo a seguire la curva. La flessione interna della nuca deve essere minima, poiché cavalli con i colli completamente tirati all’interno non sono ciò che vogliamo.

Se vogliamo migliorare la nostra tecnica nell’eseguire il circolo, potrebbe essere necessario modificare il modo in cui affrontiamo ogni cerchio. Infatti, la maggior parte dei cavalieri dipende troppo dalle redini per girare. Un modo per verificare se usiamo troppo le mani durante il circolo è cercare di utilizzare gli altri aiuti, in particolare quelli dell’assetto, delle gambe e del peso, senza tirarlo con le redini.

Per concludere, fare un circolo con il proprio cavallo può sembrare facile, ma richiede precisione e pratica costante. Seguire i punti di controllo e utilizzare correttamente gli aiuti sono le chiavi per un circolo preciso e ben bilanciato.

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Serena Cappello

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