François Baucher è una figura iconica nel mondo dell’equitazione, noto per le sue teorie rivoluzionarie e per il suo approccio innovativo all’addestramento dei cavalli. Tuttavia, Baucher non era solo un innovatore ma anche un critico severo della scienza del suo tempo, che riteneva inadeguata e insufficiente a rispondere alle domande pratiche dell’equitazione. Secondo Massimo Basili, questa polemica rifletteva una profonda insoddisfazione verso le spiegazioni teoriche che, a suo avviso, non riuscivano a tradursi in applicazioni efficaci.
François Baucher, nel suo trattato “La Seconda Maniera,” mette in luce l’importanza dell’equilibrio per il cavallo montato, un equilibrio che deve tener conto non solo della massa del cavallo ma anche del peso del cavaliere. Tuttavia, quando la scienza dell’epoca suggeriva di cercare il baricentro del cavallo come soluzione per raggiungere l’equilibrio, Baucher rispondeva con scetticismo e polemica. Secondo il Maestro, la scienza proponeva soluzioni troppo teoriche e poco pratiche, lasciando i cavalieri senza strumenti concreti per migliorare le loro abilità e il benessere dei cavalli.
Massimo Basili sottolinea che la principale critica di Baucher risiedeva nella natura puramente teorica delle risposte scientifiche. Baucher riteneva che queste spiegazioni non solo fossero lontane dalla realtà pratica dell’equitazione, ma anche che contribuissero a confondere ulteriormente i cavalieri piuttosto che aiutarli. Per Baucher, la scienza si concentrava troppo sugli effetti, come il movimento del baricentro, senza mai indagare a fondo le cause o fornire soluzioni applicabili.
Il Maestro era del parere che cercare di trovare il baricentro fosse una perdita di tempo, poiché questo punto, seppur esistente, operava in uno stato di passività. Esso non causava nulla di per sé ma rispondeva solo ai movimenti del cavallo, giusti o sbagliati che fossero. Questa concezione andava contro la convinzione dei teorici che vedevano nel baricentro una chiave per comprendere e controllare l’equilibrio.
Basili evidenzia che Baucher promuoveva un approccio basato sulla pratica e sull’osservazione diretta piuttosto che su teorie astratte. Per Baucher, era fondamentale comprendere come distribuire il peso del cavallo e coordinare le forze del cavaliere, come le mani e le gambe, per raggiungere un equilibrio dinamico. Questo approccio pratico metteva in secondo piano la necessità di una comprensione teorica del baricentro, che considerava più una distrazione che una risorsa utile.
Baucher incoraggiava i cavalieri a sviluppare una sana pratica che permettesse loro di prendere decisioni giuste basate sull’osservazione diretta degli effetti delle loro azioni, piuttosto che su concetti scientifici che potevano sembrare profondi ma che, a suo avviso, erano in realtà privi di significato reale e applicabilità.
La polemica di François Baucher nei confronti della scienza dell’equitazione, secondo Massimo Basili, nasceva dalla sua frustrazione per la mancanza di risposte pratiche e utili da parte dei teorici. Baucher credeva fermamente che l’equitazione dovesse basarsi su un’interazione diretta e consapevole con il cavallo, piuttosto che su teorie scientifiche che spesso finivano per complicare inutilmente la comprensione dell’equilibrio. La sua enfasi sulla pratica e sull’osservazione continua a risuonare nel mondo equestre, offrendo un approccio che valorizza l’esperienza diretta e l’adattamento costante alle esigenze del cavallo e del cavaliere.
Libri di cavalli: François Baucher, La Seconda Maniera, a cura di Massimo Basili, Zoraide editore, pp. 45-47
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“La Seconda Maniera” di François Baucher è, in Italia, un’assoluta novità. Il volume contiene la traduzione del manuale, che rappresenta l’evoluzione del Maestro francese finora conosciuta solo per mano di altri autori come Faverot de Kerbrech o Étienne Beudant, e delle note a fronte, curate da Massimo Basili che ne spiegano il significato e mettono in evidenza come si è evoluto il Metodo.
Basili ha lavorato sul testo con millimetrica precisione identificando le principali differenze tra la Prima Maniera (Metodo di equitazione) e la Seconda Maniera. I suoi approfondimenti, spiegazioni e curiosità ne rendono agevole e gradevole la lettura e chiariscono tutti quei punti che hanno reso spesso Baucher un autore controverso.
«Parlare della Seconda Maniera di Baucher – spiega Basili – equivale a descrivere quelle che sono le origini di un’equitazione colta, raffinata, gentile, dove il Cavallo, qualsiasi Cavallo, anche non di buona conformazione o di pessimo carattere, può esprimere al massimo le sue qualità, e dove un’intelligente impiego degli aiuti rende estremamente comprensibile all’animale ogni richiesta, da quelle più semplici a quelle più complesse. Un’equitazione che trova la sua sintesi nella parola Leggerezza».
Leggi la recensione di Maria Cristina Magri per Cavallo Magazine completa: Libri di cavalli: Baucher, ‘La Seconda Maniera’
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Il testo è ordinabile (fornendo il codice ISBN: 9788890950452) presso tutte le librerie in territorio nazionale.
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