Il google doodle di ieri, 9 aprile, era dedicato a Eadweard J. Muybridge, pioniere della fotografia in movimento che, con il suo lavoro, ha permesso di determinare le fasi del galoppo nei cavalli. Google ha celebrato il 182 ° anniversario della nascita del fotografo inglese, che determinò con precisione il misterioso movimento del cavallo al galoppo. La questione su cui si dibatteva riguardava la fase di sospensione durante la quale tutti e quattro gli arti sono sollevati da terra. Nel 1872 Leland Stanford, uomo d’affari e governatore della California, chiese a Muybridge di confermare una sua ipotesi, ovvero che il momento di sospensione non corrispondeva al momento di massima estensione. Quest’ultima era, infatti, la convinzione comune, tanto è vero che tale posizione era spesso raffigurata nei dipinti e nei disegni degli inizi del 1800. Ne è un esempio il quadro Le derby d’Epsom, di Théodore Géricault.
Nel 1878, Muybridge riuscì a dimostrare l’ipotesi di Stanford. Per il suo lavoro utilizzò 24 fotocamere sistemate parallelamente lungo il tracciato e un cavallo al galoppo azionava ogni singola macchina colpendo con gli zoccoli un filo. La sequenza di fotografie chiamate The Horse in motion mostrò come gli zoccoli si sollevassero dal terreno contemporaneamente, ma non nella posizione di completa estensione, come era comunemente raffigurato.
I risultati di Muybridge furono fondamentali tanto da sconvolgere la precedente visione e influenzare profondamente l’attività dei pittori, che si affidarono sempre più al mezzo fotografico per meglio riprodurre quello che l’occhio umano confonde. L’analisi forse più attenta del movimento catturato da Muybridge venne portata a termine da Edgar Degas, che studiò a fondo tutte le posizioni assunte dal cavallo.