Il testo è ordinabile (fornendo il codice ISBN: 9788890950438) presso tutte le librerie in territorio nazionale.
I paraglomi sono delle protezioni che hanno una forma simile a quella di una campana. Servono per proteggere la parte posteriore del piede del cavallo, i glomi, da cui prendono il nome. Questi accessori vengono messi, di solito, sugli anteriori perché le possibili lesioni sono provocate sempre dai posteriori. Il piede posteriore colpisce nel tallone il piede anteriore del cavallo provocando, nei casi meno gravi, delle sbucciature. Le ferite possono variare da una piccola escoriazione a lesioni più profonde e a volte occorrono settimane prima che si rimarginino.
In commercio esistono vari tipi di paraglomi o “campane”. Sono tutti conformi a un design abbastanza simile. La forma può variare da produttore a produttore ma il principio è sempre quello: devono proteggere i glomi e devono rimanere saldamente in posizione senza sfregare o irritare. I paraglomi sono generalmente rotondi e si poggiano sulla corona, alcuni sono più sagomati, altri leggermente più quadrati verso la parte posteriore dello zoccolo e altri ancora hanno una forma anatomica. Ci sono i paraglomi con superficie liscia, scanalati, con chiusura a strappo o cinghiette per agevolare l’inserimento. Ci sono anche i modelli chiusi che si infilano esercitando una pressione sullo zoccolo ma spesso l’operazione richiede l’aiuto di più persone. La scelta delle campane corrette dipende dalle preferenze personali e dall’aver provato diversi modelli trovando quale è più adatto alle necessità del cavallo. Alcuni cavalieri preferiscono i paraglomi in gomma perché sono morbidi e flessibili, mentre altri optano per il modello più corto e rigido per la competizione. In realtà si possono scegliere i modelli in base alle occasioni. Un cavallo che pascola per il campo a casa probabilmente ha meno probabilità di farsi male rispetto a un cavallo che gareggia in una gara di salto ostacoli o di cross-country.
I paraglomi sono realizzati con diversi tipi di materiali come neoprene, gomma e agnellino.
I modelli in gomma sono resistenti ma flessibili. Si adattano bene ai contorni del piede del cavallo in movimento. Facili da pulire, si possono semplicemente gettare in un secchio d’acqua. Sono ideali per l’utilizzo quotidiano. Alcuni modelli in gomma hanno il bordo superiore foderato in agnellino in modo che il cavallo sia protetto da sfregamenti. Se è sintetico sono più facile da pulire (si rimuove la sabbia e il fango con una spazzola o sotto un getto d’acqua), da asciugare e da mantenere morbidi rispetto al vero agnellino che crea dei grumi una volta bagnato.
Il neoprene ha rivoluzionato le opzioni di protezione per gli arti del cavallo. La rigidità del neoprene, rispetto alla gomma tradizionale, assicura una migliore stabilità quindi non fa ruotare la protezione intorno al piede riducendo notevolmente il rischio di sfregamenti o irritazioni.
Altri modelli sono una combinazione di neoprene e di un tessuto resistente per fornire una campana morbida ma allo stesso tempo resistente proteggendo il cavallo in tutte le condizioni. Ciò fornisce un’alternativa alla gomma tradizionale che può essere troppo flessibile e al neoprene che alcuni cavalieri trovano troppo rigido.
I paraglomi anatomici hanno rivoluzionato i modelli tradizionali e offrono una completa e sicura protezione dei glomi. Sono dotati di una extra-protezione in carbonio, di un doppio punto di ancoraggio e di puntali a sgancio rapido.
È bene far indossare al cavallo i paraglomi durante gli allenamenti e le gare di salto, durante il trasporto sul van e durante le sessioni di lavoro alla corda. Tuttavia, la regola generale è quella di utilizzare solo le attrezzature di cui il cavallo ha davvero bisogno e non tutti i cavalli richiedono i paraglomi. Attenzione! Un equipaggiamento non necessario può rivelarsi un pericolo reale tanto da far inciampare o cadere il cavallo.
Una bacheca traboccante di coppe e coccarde
non dimostra la grande conoscenza equestre
di quel cavaliere. (A. Paalman)
Anthony Paalman
“Il nuovo libro dell’Equitazione” di ANTHONY PAALMAN. Il manuale è da tutti conosciuto come la “bibbia dell’equitazione” per il modo preciso e dettagliato con cui affronta ogni singolo aspetto della preparazione del cavallo da salto.
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