Thumbelina é "alta" 17 pollici. Facendo un po’ di calcoli (un pollice, unità di misura anglosassone, corrisponde a 2,54 centimetri) é facile capire perché questo esemplare rarissimo abbia impressionato tutti, dai proprietari che lo hanno allevato ai giudici del ‘Guiness’, meravigliati dall’esistenza di questa creatura che sembra uscita da un libro di fiabe.
Questa bestiolina, in tutto e per tutto simile ad un cavallo ‘standard’, ma alta poco più di 40 centimetri, é stata selezionata da una coppia di esperti nell’allevamento di cavalli in miniatura.
Il migliore risultato del lavoro di selezione, durato più di 15 anni, é proprio lei, Thumbelina (nome che richiama la storia di ‘Pollicina’), un piccolo sauro marrone di sesso femminile di circa 30 chili.

Appena nata i suoi allevatori si sono resi immediatamente conto dell’eccezionalità di questa cavalla. Tutti gli equini ‘miniaturizzati’ presenti nella fattoria ‘Goose Creek’ di Kay e Paul Goessling, alla nascita, pesavano circa 11/12 chilogrammi, per poi raggiungere, a sviluppo ultimato, i 100 chili di peso e gli 85 centimetri di altezza.
Questa era la norma, almeno fino al giorno in cui Thumbelina é venuta al mondo. I suoi 4,5 chilogrammi, inizialmente, preoccupano gli allevatori, che pensano ad un problema grave o ad una malformazione.
"Era troppo piccola per essere allattata; noi non riuscivamo ad immaginare come potesse sopravvivere – spiega Kay Goessling – ma lei ci ha subito sorpreso mettendosi a saltare a destra e a manca, facendo tutte le cose che un cavallo neonato fa."

La taglia di Thumbelina é stata spiegata come un caso di ‘nanismo’. Si tratta quindi di una sorta di ‘miniatura di una miniatura’. Un esemplare più unico che raro.
"Appena nata pesava 4 chili e mezzo e sembrava essere veramente in condizioni critiche. Nella fattoria eravamo tutti preoccupati. Proprio per il fatto che le sue zampe non sono proporzionate al resto del corpo e alla testa, ma sono più piccole, Thumbelina deve portare dei supporti ortopedici per tenerle dritte. Ma noi le vogliamo bene comunque e la amiamo così com’é."
La diagnosi di ‘nanismo’ ha spinto i padroni del mini-cavallo a non far più accoppiare i suoi genitori. Avendo già generato un equino ‘nano’ correvano il rischio di avere altri cuccioli con la stessa patologia.
Per questo lo stallone é stato castrato, per poi essere venduto come animale da compagnia insieme alla cavalla che ha partorito Thumbelina.