Il contatto con la bocca del cavallo secondo Piero Santini

Il contatto con la bocca del cavallo: fondamentale per una gestione impeccabile. Scopri i segreti con Piero Santini.

Nel mondo dell’equitazione, la comunicazione tra cavaliere e cavallo è un elemento cruciale per una buona gestione dell’animale e un efficace controllo durante diverse andature. Piero Santini, un esperto istruttore e cavaliere nonché divulgatore del sistema di equitazione naturale di Federico Caprilli, sottolinea l’importanza del “contatto con la bocca del cavallo” come condizione essenziale per raggiungere una corretta interazione con l’animale durante le diverse fasi del trotto, del galoppo, del passo e dell’alt.

Prima di affrontare la questione del contatto con la bocca del cavallo, Santini sottolinea l’importanza di preparare adeguatamente il cavallo per il trotto, sottolineando che le redini devono essere accorciate. Questa è una fase critica in quanto più veloce è l’andatura, maggiore deve essere l’inclinazione in avanti del busto del cavaliere. Questo significa che la mano del cavaliere deve essere portata in avanti in modo corrispondente.

Ma qual è il motivo di questa stretta relazione tra la lunghezza delle redini e il contatto con la bocca del cavallo? Santini ci spiega che questa è una conditio sine qua per una buona gestione dell’animale e per un efficace controllo. In altre parole, il contatto costante con la bocca del cavallo è essenziale per mantenere una comunicazione chiara tra il cavaliere e il cavallo, consentendo al cavaliere di trasmettere istruzioni e comandi in modo preciso.

Questo principio non si applica solo al passaggio dal passo al trotto, ma è altrettanto importante durante il passaggio dal trotto al galoppo. In questo caso, la mano del cavaliere si muove sempre più in avanti su redini sempre più corte. L’angolo formato dalla coscia e dal polpaccio diventa sempre più ampio, consentendo al cavaliere di adeguarsi all’andatura più veloce e di mantenere il controllo.

Il principio inverso si applica quando si passa dal galoppo al trotto, dal trotto al passo e dal passo all’alt. In ogni caso, è essenziale regolare la lunghezza delle redini e l’inclinazione del corpo in modo da mantenere il contatto con la bocca del cavallo.

In conclusione, il contatto con la bocca del cavallo è una componente fondamentale dell’equitazione, e Piero Santini ci insegna che è necessario regolare la lunghezza delle redini in base all’andatura e all’inclinazione del corpo del cavaliere. Questo contatto costante permette al cavaliere di comunicare in modo preciso con il cavallo, garantendo un controllo efficace e una gestione adeguata dell’animale durante l’andatura. È un principio che va applicato con attenzione e precisione per raggiungere una perfetta armonia tra il cavaliere e il suo compagno equino.

Piero Santini, Principi fondamentali del sistema naturale, zoraide editore, p. 81