barriere a terra

Il percorso di barriere a terra

Il percorso di barriere a terra. Riprodurre un tracciato di salto è un esercizio utile, divertente e stimolante sia per il cavaliere che per il cavallo.

Le barriere a terra sono uno degli strumenti più versatili negli allenamenti equestri. Possono essere usate per tutti i tipi di cavalli e in diverse attività. Cambiando la loro configurazione possono essere usate in tutte e tre le andature. Il loro uso è limitato solo dall’immaginazione.

Le barriere a terra sono, a volte, erroneamente chiamate cavalletti. Anche se in alcuni casi l’uso delle barriere a terra e dei cavalletti sono intercambiabili, non sono la stessa cosa.

Le barriere a terra sono di solito i pali in legno o PVC usati per costruire gli ostacoli. Le loro estremità non sono appoggiate su nessun supporto ma come suggerisce il loro stesso nome si dispongono direttamente a terra. Il loro unico limite è che si spostano e rotolano facilmente se vengono urtate o calpestate. Se ci si allena da soli serve sempre l’aiuto di un’altra persona che le possa sistemare quando vengono spostate.

I cavalletti, invece, sono delle barriere in legno o PVC che però vengono sollevati da terra diversi centimetri poggiando le loro estremità su un supporto cubico o a forma di X permettendo di stabilire 3 altezze diverse. I supporti rendono i cavalletti più stabili poiché è necessaria un po’ più di forza di un semplice urto con lo zoccolo per farli spostare.

Le barriere a terra rendono le lezioni più interessanti aggiungendo varietà e stimoli all’allenamento. Il binomio sviluppa equilibrio, sensibilità, sicurezza e forza. Tradizionalmente le barriere a terra vengono disposte in fila con una spaziatura proporzionale alla falcata del cavallo e all’andatura a cui si devono superare. Una ricerca in internet, sui diversi siti specializzati, fornirà diverse disposizioni più o meno elaborate per cimentarsi con le proprie capacità. Quando si avrà un buon controllo del cavallo si potrà fare un ulteriore passo avanti e realizzare, con le barriere a terra, un vero e proprio percorso da affrontare prima al passo, poi al trotto e, se siamo in grado, al galoppo.

È un esercizio che richiede una discreta esperienza anche se lo si esegue solo al passo e al trotto. Il cavaliere deve essere in grado di condurre il cavallo nella direzione stabilita dalla disposizione delle barriere e mantenerlo a una velocità costante. Deve avere una posizione stabile in sella e sapere usare gli aiuti in modo coordinato.

Il cavallo deve avere almeno un buon addestramento di base e una buona rispondenza agli aiuti. Deve sapere svolgere correttamente le transizioni e mantenere un’andatura sempre regolare. Al galoppo non è fondamentale che sappia cambiare di piede al volo. Può semplicemente passare dal galoppo destro al sinistro e viceversa ritornando al trotto.

Tuttavia, il cavaliere deve essere in grado di riconoscere su quale piede il suo cavallo sta galoppando e riportarlo sul piede giusto con una transizione. È necessario costruire un tracciato con le barriere che sia adatto sia alle capacità del cavaliere che a quelle del cavallo.

Il percorso deve essere costituito da cambiamenti classici di maneggio, come diagonali, longitudinali, circoli e via dicendo. Se si tratta delle prima volte, predisponiamo le  barriere come salti singoli. I più esperti possono aggiungere linee dirette o spezzate o anche combinazioni a uno o due tempi. È chiaro che più il tracciato è elaborato, più è difficile da eseguire in quanto prevede frequenti cambi di direzione soprattutto al galoppo.

Anche se si tratta di semplici barriere a terra le regole del percorso non cambiano. Bisogna prima memorizzare gli “ostacoli”, studiare le curve e i cambiamenti di direzione. Il cavallo deve procedere sempre dritto e al centro dei salti. La massima attenzione deve essere rivolta alla regolarità dell’andatura. Il cavallo deve procedere ad una velocità costante.


Per approfondire l’utilizzo di barriere e cavalletti:

 

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