La vitamina D è un micronutriente necessario per mantenere in salute le ossa, preziosa per le persone così come per i cavalli. La vitamina D, infatti, assorbita dal sole o sintetizzata dal cibo contribuisce alla fissazione del calcio nelle ossa per renderle più robuste, preservandole dalle fratture.
Ma come le persone che si proteggono troppo con le creme solari o stando molto in casa senza esporsi al sole riducono l’assorbimento della vitamina D, allo stesso modo potremmo creare ai cavalli una significativa barriera all’assorbimento di questa vitamina utilizzando le diverse protezioni da mosche e zanzare, facendo numerosi shampoo e spalmando balsamo per il mantello e tenendo il nostro amico chiuso in box.
Come si trasforma il sole in vitamina D? Ci pensa la pelle che contiene un derivato del colesterolo chiamato 7-deidrocolesterolo. Quando si è esposti al sole, questo composto viene convertito in colecalciferolo. Poi lo si trasforma nella vitamina D effettiva, nota come 25-idrossicolecalciferolo, o comunemente D3.
La vitamina D3, di fatto, è un ormone biologicamente attivo. Gli ormoni sono “messaggeri chimici”. Sono molecole che attivano reazioni all’interno dell’organismo producendo una risposta biologica. La D3 è prodotta nei reni. Il suo “messaggio” è quello di assicurare livelli corretti di calcio nel sangue. Questi sono fondamentali per il corretto funzionamento delle ossa, delle articolazioni e dei muscoli dei cavalli.
La carenza di vitamina D è più comune di quanto si possa pensare.
– I cavalli che sono tenuti in box sono più a rischio.
– Docce frequenti con sapone inibiscono la capacità del corpo di produrre vitamina D semplicemente perché il precursore nell’olio per il corpo (7-deidrocolesterolo) viene lavato via.
– La ridotta intensità della luce solare durante l’inverno inibisce la produzione di vitamina D.
– La vitamina D non sopravvive nel fieno.
La carenza di vitamina D provoca riduzione dell’appetito, rallentamento della crescita, fisite nei cavalli in crescita, demineralizzazione ossea (che causa fratture da stress e deformità ossee) e scarsa contrazione muscolare.
L’esposizione alla luce solare, da 5 a 8 ore al giorno in condizioni ottimali, dovrebbe produrre una giusta quantità di vitamina D. Chiedi consiglio al tuo veterinario se dovesse essere necessario integrare l’alimentazioni con prodotti specifici.
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