Il trotto seduto richiede abilità avanzate da parte del cavaliere che avrà un controllo preciso del suo cavallo e una maggiore connessione.
Il trotto seduto è una delle fasi fondamentali dell’equitazione, una tecnica che richiede non solo abilità fisica ma anche una comprensione approfondita della comunicazione tra cavaliere e cavallo. Questo modo di trottare è cruciale per stabilire un contatto più intimo e un controllo più preciso durante l’equitazione.
Cos’è il Trotto Seduto?
Il trotto seduto è una fase avanzata nell’arte dell’equitazione, una modalità di eseguire il trotto in cui il cavaliere, anziché sollevarsi dalla sella seguendo il movimento del cavallo, rimane seduto in modo saldo e armonico. Questa tecnica richiede una sincronizzazione precisa con i movimenti oscillatori del cavallo, inoltre richiede un elevato livello di equilibrio e controllo del corpo da parte del cavaliere, nonché una comprensione approfondita del linguaggio corporeo del cavallo.
Vantaggi del Trotto Seduto:
- Comunicazione più sottile: essendo a contatto diretto con il dorso del cavallo, il cavaliere può comunicare in modo più sottile attraverso movimenti leggeri e precisi.
- Migliore connessione: il trotto seduto favorisce una connessione più profonda tra il cavaliere e il cavallo, permettendo al cavaliere di percepire meglio i movimenti e le reazioni del suo compagno.
- Migliore controllo: con una posizione più stabile, il cavaliere può esercitare un controllo più efficace sul cavallo, rendendo più agevole l’esecuzione di comandi e transizioni.
- Migliore equilibrio e postura: il trotto seduto, quando eseguito correttamente, sviluppa l’equilibrio del cavaliere migliorando la postura e la stabilità in sella.
- Sviluppo della sensibilità e dell’ascolto reciproco: questa modalità permette al cavaliere di percepire in modo più dettagliato i movimenti del cavallo e, allo stesso tempo, rende l’animale più sensibile ai segnali e agli input del cavaliere.
Difficoltà inerenti al arotto seduto
- Richiede pratica costante: il trotto seduto è una competenza avanzata che richiede pratica costante per essere perfezionata. Il cavaliere deve sviluppare una forte muscolatura e una sensibilità acuta per mantenere l’equilibrio.
- Adatto a cavalieri esperti: è una tecnica consigliata per cavalieri più esperti, in quanto richiede una padronanza avanzata delle basi dell’equitazione e una comprensione approfondita della fisiologia del cavallo.
- Limitato su cavalli inesperti: su cavalli giovani o inesperti, il trotto seduto può essere sconsigliato in quanto potrebbe mettere a dura prova la schiena del cavallo ancora in fase di sviluppo.
Anthony Paalman consiglia di evitare sessioni troppo prolungate di trotto seduto su un giovane cavallo. Questa pratica potrebbe mettere eccessivamente a dura prova la schiena ancora vulnerabile e le reni del puledro. Poiché la muscolatura del giovane equino non è ancora completamente sviluppata, una sessione prolungata di trotto seduto potrebbe influire negativamente sul suo naturale sviluppo. In tal caso, il puledro potrebbe imparare a inarcare la schiena e a estendere l’incollatura in avanti e in basso sotto la spinta del treno posteriore, compromettendo la sua andatura e l’equilibrio. Ciò potrebbe causare irrigidimento del collo e della schiena, impedendo al cavallo di sviluppare la capacità di avvicinare i posteriori.
Foto di Elisa Pitkänen su Unsplash
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Anthony Paalman, Il nuovo libro dell’equitazione, zoraide editore, 2018, p. 154
Il nuovo libro dell’Equitazione
Anthony Paalman
“Il nuovo libro dell’Equitazione” di ANTHONY PAALMAN. Il manuale che è da tutti conosciuto come la “bibbia dell’equitazione” per il modo preciso e dettagliato con cui affronta ogni singolo aspetto della preparazione del cavallo da salto. Seconda edizione.