Essere presenti alla nascita di un puledro e praticare la procedura Imprint Training replicandola esattamente come raccomanda il dr. Robert Miller nel suo manuale Imprint Training del puledro appena nato rende, assicura il veterinario americano, il puledro (e il futuro cavallo) una creatura mite, docile e fiduciosa dell’essere umano… purché sia eseguita nel modo corretto. L’Imprint Training è una formazione precoce, e come qualsiasi tipo di addestramento, può essere praticato anche in modo errato. Il dr. Miller seguendo personalmente il maggior numero possibile di puledri sottoposti alla procedura Imprint Training e confrontandosi con gli imprinter ha notato che di solito vengono commessi due tipi di errori. Il veterinario assicura che, anche se la procedura non viene eseguita correttamente, la maggior parte dei puledri cresceranno mettendo comunque in atto dei buoni comportamenti e il futuro cavallo sarà un soggetto rispettoso, calmo e fiducioso nell’uomo. Tuttavia questi due errori possono essere commessi con soggetti con una forte personalità. Se il puledro è fortemente dominante (un soggetto alfa), o se è una creatura molto eccitabile, o – peggio ancora – se è un puledro dominante ed eccitabile allo stesso tempo, eseguire un Imprint Training scorretto genererà solo un puledro (quindi un cavallo) viziato. Il dr. Miller, nell’arco della sua esperienza, ha notato che solitamente un tipo di errore viene commesso dagli uomini, l’altro dalle donne. È essenziale che chiunque voglia manipolare un puledro sia consapevole di questi errori, li analizzi e si impegni a non commetterli. Negli anni sono nate tante varianti del metodo, tutte a parere del dr. Miller corrette perché quando si ha a che fare con i cavalli, e a maggior ragione con i puledri, non esistono metodi matematici o formule uniche e universali. Però esistono dei modi sbagliati ed è quello di cui devono essere consapevoli i molti proprietari di cavalli che prevedono di seguire un corso, o che pianificano di manipolare il puledro alla nascita per conto proprio.
ERRORE 1: l’immediata procedura post-parto
L’Imprint Training per essere pienamente efficace deve essere eseguito il prima possibile dopo la nascita. Durante la prima sessione della procedura l’imprinter può:
A – lasciare il suo imprinting insieme alla fattrice stabilendo con il neonato un forte legame.
B – desensibilizzare il puledro a quasi tutti gli stimoli (solitamente spaventosi per un cavallo) a cui sarà esposto più tardi nella vita.
C – insegnare al puledro, molto rapidamente, a cedere la testa e il collo e a flettere tutte le articolazioni delle gambe.
D – ottenere subito il rispetto del puledro controllando i suoi movimenti.
Il dr Miller ha notato che l’errore più comune in questa sessione è commesso soprattutto dagli uomini che non desensibilizzano adeguatamente il puledro affrettando la procedura. Questo è il motivo per cui, riferisce il dr Miller, molti allevamenti stanno assumendo donne per maneggiare i loro puledri. La maggior parte di loro ama lavorare con quegli esserini appena nati, hanno pazienza ed eseguono un lavoro completo. È meglio non praticare l’Imprint Training se non si è in grado di eseguirlo correttamente.
ERRORE 2: il giorno dopo
La seconda sessione e tutte le sessioni successive dovrebbero essere eseguite quando il puledro è in piedi, si muove in modo coordinato ed ha già allattato.
In queste sessioni si testano e si ripetono, eventualmente, tutti gli stimoli precedenti. Di solito è una fase abbastanza breve. La seconda sessione prevede il controllo del movimento. Il controllo del movimento, come il dr. Miller spiega nel suo libro I misteri del cavallo, è il modo in cui la specie equina stabilisce la sua gerarchia di dominio. È così che il puledro impara a rispettare la madre, gli altri membri del branco e a rispettare gli umani che li gestiscono.
In queste sessioni si insegna al puledro a essere condotto, a stare legato, a fare i passi indietro, a muoversi lateralmente, a ruotare sulle spalle e sui quarti posteriori. È tutto chiaramente mostrato nel libro Imprint Training. Queste sessioni, che sono sempre brevi (non oltre i 15 minuti), aumentano sempre di più il rispetto che il puledro avrà per l’imprinter. Eppure molte donne, riferisce il dr. Miller, gli hanno detto che dopo lo svezzamento il puledro non le rispettava più e assumeva atteggiamenti irrispettosi e persino pericolosi. Approfondendo le spiegazioni il veterinario americano ha scoperto che la maggior parte di loro trascuravano le sessioni successive alla nascita perché non le ritenevano necessarie o perché al puledro “non piacevano” gli esercizi più avanzati. Se non si ha il coraggio di insistere e pretendere che il puledro rispetti le richieste:
1. Non avere puledri
2. Chiedi a qualcun altro di fare quella parte della formazione.
L’Imprint Training prevede una grande competenza, l’addetto alla manipolazione del nuovo nato deve avere una preparazione che gli permetta di affrontare ogni azione e reazione del puledro senza causargli traumi: tutto quello che si deve fare è studiare il metodo, seguire le istruzioni e… godersti i risultati.
Oggi l’imprinting i puledri è una pratica comunemente accettata in quasi tutto il mondo e in tutte le discipline, incluso il galoppo. Ci saranno sempre delle persone che lo riterranno inutile, ma questo è un loro problema. L’imprint training è un metodo dolce ed efficace da cui traggono un reale beneficio sia i cavalli che le persone che li gestiscono… ma deve essere eseguito correttamente.
ISBN: 9788890529313
ISBN: 9788890950407
ISBN: 9788890950445
I testi si possono acquistare presso l’e-store di Zoraide Editore, presso ElephantsBooks (on line oppure in libreria) e presso le principali librerie on line. Si possono ordinare (fornendo il codice ISBN) presso tutte le librerie in territorio nazionale.
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