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Insegnare ai bambini a gestire i propri cavalli può essere molto divertente. E senza nulla togliere agli adulti, a volte è più facile! La maggior parte dei bambini appassionati di cavalli di solito sono avidi e desiderosi di imparare. Hanno un grande coraggio che consente loro di avanzare molto velocemente.
Insegnare ai bambini è un po’ come lavorare con i cavalli giovani; sono una tabula rasa e sono naturalmente curiosi. Inoltre, i bambini di solito non iniziano il loro percorso equestre con le cattive abitudini che sono così facili da sviluppare per i cavalieri adulti. Creare un programma di equitazione divertente ed educativo e avvalersi dell’aiuto di un istruttore qualificato contribuirà a gettare le basi per il futuro di un giovane cavaliere.
Ci sono molti fattori da considerare quando si lavora con i bambini. Il primo di cui bisogna tener conto secondo Anthony Paalman, famoso cavaliere e istruttore, è che i bambini devono montare i pony e utilizzare una badatura adeguata. Ne “Il libro dell’equitazione” il cavaliere olandese fa notare che «per un bambino montare un cavallo alto e grande è come per un adulto mantare un elefante. Inoltre, l’altezza e la larghezza del cavallo spesso spaventano il bambino. È impossibile per un bambino sentirsi a suo agio su un cavallo e servirsi correttamente delle sue gambe. Talvolta, le sue gambe sono così corte che non superano nemmeno i quartieri della sella. Così il bambino non ha possibilità di imparare le azioni delle gambe e non ha nessun controllo sul cavallo.»
1. Fermare il cavallo
La prima cosa da insegnare è come fermare il cavallo. È perfettamente normale, secondo l’esperienza di Paalman, che «alcuni bambini siano spaventati alla loro prima lezione […] L’istruttore deve far superare questa paura con prudenza e delicatezza.»
La prima cosa da insegnare a un giovane cavaliere quando sale in sella (o qualsiasi cavaliere principiante) è fermare il cavallo. La manovra deve essere insegnata e praticata al passo, poi al trotto e alla fine al galoppo. Quando un giovane cavaliere sa di poter fermare un cavallo rapidamente e facilmente, gli infonde fiducia e gli consente di sentirsi al sicuro in sella.
2. Sicurezza sul cavallo
Bisogna aiutare i bambini a sviluppare la sicurezza sul cavallo. Per aumentare la sicurezza, bisogna sviluppare le abilità. Un bambino deve avanzare costantemente e senza saltare passaggi nella sua educazione all’equitazione. Un buon modo per avanzare è quello di lavorare con il giovane cavaliere in un ambiente ristretto e controllato.
3. Stimola l’interesse del bambino
I bambini sono avidi di sapere. Se la maggior parte dei bambini potesse fare a modo suo, probabilmente salterebbero ostacoli o correrebbero intorno ai barili già dalla seconda lezione. Con alcuni bisogna insistere un po’ per fargli capire che per poter fare ciò che vorrebbero hanno bisogno di una buona base tecnica. Gli esercizi di ginnastica, suggerisce Paalman, «sono molto importanti per i bambini e devono essere eseguiti in ogni lezione. Essi sviluppano mentalmente e fisicamente il bambino e gli permettono di avere un buon assetto e un buon equilibrio ciò che gli permetterà più tardi di avere una buona indipendenza degli aiuti.»
Ciò però non deve far diventare le lezioni noiose e pedanti. Devono anche divertirsi un po’. Una lezione si può iniziare con gli esercizi di riscaldamento, poi passare alle parti più tecniche e infine far fare dei giochi con coni, palline e bicchieri colorati.
L’istruttore, sottolinea Paalman «ha una grande influenza sull’allievo, perciò il buon esito dell’istruzione dipenderà soprattutto dal suo modo di comportarsi con il bambino.» Per questo motivo lo stereotipo irritabile dell’istruttore di equitazione che grida sempre «Giù i talloni!» “potrebbe” andare bene con cavalieri adulti e con un certo grado di abilità. Ma se al bambino non piace quello che sta facendo non continuerà a farlo. Tutti abbiamo iniziato equitazione perché è divertente ed è un errore dimenticarlo.
4. Gli Obiettivi devono essere raggiungibili
Alla maggior parte dei bambini, probabilmente, non interessa sentire che allenarsi duramente, li ripagherà in cinque o dieci anni. Hanno bisogno di obiettivi che sentono di poter raggiungere in un prossimo futuro. Allenarsi anche per un piccolo concorso dà al giovane cavaliere qualcosa per cui lottare. Stabilire piccoli obiettivi di allenamento e organizzare mini competizioni può fare la differenza. Si può preparare un percorso semplice con barriere a terra, piccoli ostacoli e calcolare il tempo e infine attribuire un punteggio a ognuno. Questo tipo di pratica aiuta anche a rivelare dove sono i loro punti di forza e su cosa devono lavorare.
5. Se possibile, cambiare spesso pony
È molto comune vedere cavalieri di qualsiasi età montare bene sul proprio cavallo personale, ma essere goffi su qualsiasi altro. Un bambino dovrebbe lavorare e montare con pony diversi. Ciò gli insegnerà a essere duttile e versatile, qualità che sono difficili da sviluppare più avanti nella vita.
6. Lascia che sperimentino
Anche se potrebbe essere allettante mantenere tutto molto strutturato e sotto controllo, i bambini hanno bisogno di avere la possibilità di provare cose diverse con i loro cavalli. Provare una varietà di concorsi, cavalcare con gli amici e avere il tempo di giocare con i loro pony li aiuterà a sviluppare la passione, che, dopo tutto, è il motivo per cui tutti andiamo a cavallo.
Per concludere, l’aspetto più importante dell’insegnare ai bambini consiste nel guadagnarsi la loro fiducia e si riesce solo se il maestro di equitazione ama lavorare con loro. L’istruttore deve avere il temperamento e la personalità adatta per insegnare loro correttamente.
Anthony Paalman
“Il nuovo libro dell’Equitazione” di ANTHONY PAALMAN. Il manuale che è da tutti conosciuto come la “bibbia dell’equitazione” per il modo preciso e dettagliato con cui affronta ogni singolo aspetto della preparazione del cavallo da salto. Seconda edizione.
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