Servono strumenti precisi per introdurre il cavallo al Clicker Training. Vediamo quali sono e qual è la loro funzione.
Il clicker training è un metodo di addestramento basato sul rinforzo positivo che utilizza un segnale acustico (un “click”) per marcare il comportamento desiderato dell’animale e premiarlo con una ricompensa.
Non è un addestramento scontato, non basta dare una ricompensa al cavallo perché capisca che ha compiuto un esercizio in modo corretto e impari a eseguirlo a comando. Affinché il cavallo capisca tutto questo, deve esserci un intero processo di introduzione, un processo che non è troppo impegnativo per la maggior parte dei cavalli.
Servono strumenti precisi per introdurre il cavallo al clicker training. Se avete fatto le vostre ricerche e avete visto addestratori che utilizzano il rinforzo positivo, potreste aver notato che spesso usano strumenti che possono sembrare divertenti o fuori dal comune. Ma hanno tutti una loro funzione che spiegheremo in questo post.
Lo strumento principale è il marker o clicker. È un piccolo dispositivo di plastica che emette un suono distintivo per indicare all’animale che ha eseguito correttamente un’azione. Dotato di una linguetta in metallo che mette un suono tipo “click-clack”. Lo scopo del clicker è quello di creare uno stimolo ponte, come spiega Eleonora Dordoni nel suo saggio “Principi di apprendimento”, quello «stimolo che presentato dopo che l’animale ha manifestato il comportamento desiderato e prima della ricompensa, potrebbe “riempire” l’arco temporale interposto tra questi due eventi, collegandoli.»
In altre parole è un segnale che dice al cavallo che ha eseguito bene un’azione e che gli sta per arrivare un premio, il cibo (o rinforzo primario). Il click deve significare: “bravo, hai fatto la cosa giusta e sei stato fantastico, quindi arriva il tuo bocconcino preferito.”
Quindi il clicker non può essere usato da solo, ma lo si deve abbinare a qualcosa che piaccia al cavallo. La ricompensa deve essere qualcosa che il cavallo desidera istintivamente, come il cibo. Vanno bene carote, mele, piccoli tubetti di fieno, dolcetti aromatizzati, ecc. All’inizio, potrebbe essere necessario testare più di un prodotto per scoprire cosa piace di più al vostro cavallo.
Serve poi un contenitore per i premi. Va bene qualsiasi cosa vi sia comoda. Alcune persone indossano abiti con tasche profonde. Altri usano i marsupi specifici per contenere i premi per gli animali. Il marsupio può essere in tessuto o in silicone. Il marsupio in tessuto dalla forma ergonomica di solito ha una chiusura magnetica con linguetta a pressione per una facile apertura/chiusura. Ha anche uno scomparto posteriore con cerniera abbastanza capiente da contenere telefoni cellulari, chiavi e altro ancora.
Il silicone è un materiale morbido e flessibile, molto leggero ma anche resistente e facile da pulire. In generale, il marsupio in silicone è più comodo di quello in tessuto perché non consente al cavallo di infilarci il muso e permette di muoversi senza far cadere i premi.
Lo strumento più vario e fantasioso è il target (o bersaglio). Si vedono spesso bastoncini più o meno lunghi con un’estremità colorata che i cavalli seguono. Potete crearne uno vostro da soli con
Lo puoi costruire da solo con una frusta lunga e un noodle da piscina in schiuma agganciato all’estremità. Ma potete usare anche un cono di plastica, una pallina da tennis su un bastone, una bottiglia di plastica colorata, purché non sia familiare al cavallo, ma non deve nemmeno temerlo.
La funzione del target è fare in modo che il cavallo di associare il suono del clicker all’arrivo della ricompensa. E come? Presentate l’oggetto al cavallo, aspettate che lo tocchi con il muso, a quel punto cliccate e premiate. Ripete un certo numero di volte finché il cavallo non avrà imparato ad associare il suono al premio. In questo modo si “carica il clicker“, il che significa semplicemente che insegnerai al tuo cavallo cosa significa il suono del clic. A volte può richiedere più sessioni, a volte un cavallo progredisce molto rapidamente e avrà bisogno solo di un paio di sessioni brevi. Si raccomandano almeno quattro brevi sessioni di circa 5 minuti prima di passare all’insegnamento successivo. Vogliamo davvero assicurarci che il cavallo capisca cosa deve fare e anche cosa significa il suono del clicker: Click = cibo.
Per ultimo ma non meno importante, avete bisogno di un luogo sicuro dove potete lasciare libero il cavallo e può sporgere facilmente la testa fuori. Preferibilmente non dove il cavallo viene solitamente alimentato.
Serve a mettere una barriera tra voi e il vostro cavallo per aiutare a stabilire comportamenti di base sicuri in relazione al cibo. Bisogna insegnare al cavallo a non essere invadente, avido, ansioso o aggressivo nei confronti del cibo. Il cavallo deve sempre mantenere un atteggiamento calmo e rilassato. Una barriera può essere lo steccato del tondino o di un recinto.
La barriera non ha nulla a che fare con il rapporto che avete con il vostro cavallo o con la sua personalità. Non importa se il cavallo è molto calmo o non manifesta alcuna invadenza. Il cavallo deve imparare a comportarsi in modo sicuro con il cibo. La sicurezza viene sempre prima di tutto. A volte i cavalli possono diventare molto impazienti all’idea di guadagnare una ricompensa. Entrare in un recinto con un cavallo che poi manifesta un po’ di ansia da cibo o aggressività alimentare o stress alimentare o qualsiasi comportamento eccessivamente eccitato per il cibo, potrebbe essere rischioso e non vogliamo dover usare pressioni o punizioni per allontanarlo dal nostro spazio. Non va bene per il cavallo. Può persino creare ansia nei confronti delle persone, potrebbe imparare a temerle e noi non vogliamo che impari ciò.
Quindi se noti che il tuo cavallo non si comporta in modo calmo o sereno, non provare a insegnare esercizi più complicati se prima non si è caricato per bene il clicker e non si è insegnato le buone maniere al cavallo. Il cavallo deve essere calmo, rilassato e ben disposto a lavorare.
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Per capire come apprende il cavallo
Principi di apprendimento – il ruolo del rinforzo positivo
di Eleonora Dordoni
Principale obiettivo di questo lavoro è quello di mettere in evidenza il valore delle teorie dell’apprendimento nell’addestramento del cavallo. Al giorno d’oggi la scienza, grazie ai suoi importanti progressi, può aiutare a capire il modo in cui i cavalli pensano e reagiscono ai diversi stimoli. Il saggio analizza dettagliatamente le tecniche del rinforzo positivo e illustra i vantaggi dell’utilizzo del clicker training nel lavoro con i cavalli.
La prefazione del prof. Antonio Lucio Catalano (già Presidente del Corso di Laurea in Scienze e Tecniche Equine della Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Parma) apre il volume. Nell’introduzione il dr. Angelo Telatin sottolinea che «questo libro contribuisce, grazie a molti esempi e a una filosofia di base, a ridurre il gap tra psicologia dell’apprendimento e addestramento […] Eleonora Dordoni è stata in grado, grazie alla sua abilità di tradurre in un linguaggio accessibile concetti complessi, di fare una sintesi accurata e intuitiva di cosa sia la psicologia dell’apprendimento».
Le splendide foto scattate da Giulia Basaglia impreziosiscono il volume e contribuiscono a rendere ancora più piacevole la sua lettura. Fotografa, grafica pubblicitaria e web designer, Giulia Basaglia è specializzata in fotografia equestre. Per lei riuscire a catturare il fascino dei cavalli ed esaltarne la bellezza è una vera e propria sfida con me stessa.
Questo libro permetterà al lettore di approfondire i concetti della psicologia dell’apprendimento e di acquisire nuove capacità per interagire in modo corretto con il proprio cavallo.
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