Il valore di un cavallo è sempre chiaro nella mente di un venditore, soprattutto degli allevatori che hanno fatto dell’industria dell’allevamento di cavalli il loro lavoro principale. Non è certo una novità che l’economia attuale e le tante nuove disposizioni normative abbiano mandato in crisi il commercio, la compravendita di cavalli.
Ma la domanda “Quanto vale un cavallo?” può ancora essere valida.
La risposta più ovvia è che un cavallo vale tutto ciò che qualcuno è disposto a pagare. Ma la parte più difficile è, da dove si inizia a calcolare il prezzo? Quali sono i criteri secondo cui il venditore formula l’offerta?
Le variabili che intervengono nella stima di un cavallo sono tantissime. Riguardano: età, colore del mantello, taglia, conformazione, linee di sangue/allevamento, livello di allenamento per una particolare disciplina, tipo di educazione, temperamento, stato di salute, ecc.
Ad esempio, dei vizi (che non siano redibitori), dei cattivi comportamenti o pessime abitudini possono abbassare il valore del cavallo? Dipende dall’acquirente.
Un cavallo che morde, calcia, ombroso o irascibile non è per tutti. Alcuni compratori inesperti potrebbero non essere disposti a voler avere a che fare con un simile soggetto. Altri cavalieri un po’ più esperti potrebbero trascurare queste “qualità” e chiudere un occhio per un prezzo minore. Dei professionisti, se vedono nel cavallo più qualità che difetti, potrebbero non fare caso alle cattive abitudini essendo in grado di affrontare (in alcuni casi anche risolvere) i problemi che ne potrebbero derivare.
Incide nel valore del cavallo la sua età. Ma anche in questo caso dipende da chi lo deve montare. Sebbene ci siano delle eccezioni, il cavallo giovane quasi sempre non è adatto a un cavaliere novizio a cui si addice di più un soggetto maturo, finito, equilibrato che permetta di praticare equitazione in modo più semplice e sicuro. È altresì vero che a volte i cavalli più anziani possono a breve avere dei problemi di salute, ma si vuole davvero “tirare sul prezzo” della propria sicurezza in sella?
Nel calcolo del prezzo fa sicuramente la differenza l’allevamento e la linea di sangue, i successi nelle competizioni che i genitori del cavallo hanno conseguito e i successi che ha maturato il soggetto stesso rendendolo popolare e quindi più costoso.
Il prezzo di un cavallo dipende anche a chi ci si rivolge per l’acquisto. Un allevatore professionista non avrà alcun attaccamento personale con il cavallo: è solo un prodotto da vendere. Un privato, invece, lo considera “parte della famiglia” e in questo caso è difficile determinare un valore quando l’idea di vendere tira le corde del cuore. Non si può valutare eccessivamente un cavallo perché “lo si ama”.
L’acquirente, da parte sua, deve fare tutte le domande possibili e accertarsi che il cavallo scelto sia quello adatto per lui, a questo punto con una buona comunicazione e sani ragionamenti si riuscirà sicuramente a raggiungere un ragionevole accordo.
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