mezza fida del cavallo

La fida e mezza fida del cavallo: reale opportunità?

Fida e mezza fida del cavallo: è un’opportunità oppure presenta dei rischi che poi conducono a controversie legali?

La fida e la mezza fida del cavallo è una pratica sempre più diffusa nel mondo dell’equitazione, offrendo un’alternativa all’acquisto di un cavallo per chi desidera cimentarsi in questo sport. Queste modalità consentono di affidare temporaneamente un cavallo a una terza persona, che se ne prende cura e lo utilizza secondo gli accordi stabiliti. Tuttavia, dietro i numerosi vantaggi si nascondono anche alcuni rischi e complicazioni legali che è fondamentale conoscere.

Cos’è la fida e la mezza fida del cavallo?

  • Fida completa: consiste nell’affidamento totale del cavallo a una persona diversa dal proprietario. L’affidatario si assume la responsabilità completa del cavallo, incluse le spese di mantenimento e veterinarie.
  • Mezza fida: in questa modalità, l’affidamento è parziale, spesso limitato a un determinato numero di giorni a settimana o per specifiche attività (ad esempio, solo per le lezioni). Le spese e le responsabilità sono condivise tra il proprietario e l’affidatario.

Vantaggi della fida e mezza fida

  1. Riduzione dei costi: uno dei principali vantaggi è la divisione delle spese di mantenimento del cavallo. L’affidatario può godere dell’uso del cavallo senza dover sostenere interamente i costi associati alla sua proprietà, come il box, la ferratura e le spese veterinarie.
  2. Accessibilità allo sport: la fida e la mezza fida rendono l’equitazione accessibile a una più ampia fascia di persone, che possono così avvicinarsi a questo sport senza un impegno economico iniziale gravoso come l’acquisto di un cavallo.
  3. Cura e attività per il cavallo: queste pratiche offrono al cavallo la possibilità di rimanere attivo, ricevere attenzioni e cure in modo continuativo, migliorando così il suo benessere complessivo.

Rischi e aspetti legali della fida e mezza fida

  1. Responsabilità legali: nonostante l’affidamento, il proprietario del cavallo rimane responsabile per eventuali danni causati a terzi dal cavallo. Le clausole contrattuali non possono esonerare il proprietario da questa responsabilità, pertanto è cruciale stipulare adeguate polizze assicurative RC terzi.
  2. Gestione delle spese veterinarie: è fondamentale definire nel contratto come saranno gestite le spese veterinarie. In genere, le spese imputabili al periodo di fida vengono ripartite al 50% tra proprietario e affidatario. Tuttavia, per patologie croniche o preesistenti, occorre specificare chiaramente chi si farà carico di tali costi.
  3. Conflitti di uso: in caso di mezza fida, il cavallo può essere utilizzato da altre persone, ad esempio per lezioni o competizioni, salvo accordi specifici contrari. Questo può generare conflitti se l’affidatario si aspetta un uso esclusivo del cavallo nei giorni concordati.

Consigli per evitare controversie

  1. Stipulare un contratto chiaro e dettagliato: sebbene la fida sia una pratica atipica, non regolamentata specificamente dal codice civile, è essenziale redigere un contratto scritto che delinei con precisione diritti, doveri e responsabilità delle parti coinvolte. Questo include la suddivisione delle spese, la gestione del cavallo e le coperture assicurative necessarie.
  2. Valutare le competenze dell’affidatario: prima di affidare il cavallo, è consigliabile valutare l’esperienza e la serietà dell’affidatario e del contesto in cui il cavallo sarà gestito. Una valutazione preventiva può prevenire molti problemi futuri.
  3. Monitorare regolarmente le condizioni del cavallo: stabilire controlli regolari sullo stato di salute del cavallo, specialmente se ci sono condizioni preesistenti o sospetti di cure inadeguate, è un passo essenziale per garantire il suo benessere.

Esempi di controversie comuni

  1. Somministrazione di farmaci senza consenso: in un caso, un pony in fida è stato trattato con farmaci senza il consenso del proprietario, causando gravi problemi di salute. Il somministratore non era un veterinario, il che ha sollevato preoccupazioni sulla salute del pony.
  2. Uso improprio del cavallo in mezza fida: un altro esempio riguarda un cavallo in mezza fida utilizzato per competizioni senza il consenso dell’affidatario. Il contratto non specificava l’esclusività dell’uso nei giorni prestabiliti, portando a conflitti tra le parti.

È evidente che le pratiche di fida e mezza fida offrono numerosi vantaggi sia per i proprietari che per gli appassionati di equitazione, ma è essenziale affrontare con attenzione gli aspetti legali e assicurativi. Stipulare un contratto chiaro e monitorare attentamente le condizioni del cavallo possono prevenire molte controversie. Con una corretta gestione, la fida e la mezza fida possono rappresentare un’opportunità preziosa per tutti gli appassionati di cavalli, contribuendo a una pratica sicura e soddisfacente per tutte le parti coinvolte.

Per ulteriori approfondimenti sulle assicurazioni e sulla gestione legale dei contratti di fida, è sempre consigliabile consultare un avvocato specializzato nel settore equestre.

FONTE: Avv. Virginia Polidori

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