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L’alimentazione influenza il comportamento del cavallo

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L’alimentazione influenza il comportamento del cavallo. Un cavallo correttamente nutrito è sano e si sente bene. Invece, un cavallo mal nutrito soffre.

 

Il comportamento del cavallo è influenzato anche dalla sua dieta. In fondo, perché non dovrebbe accadere? Un cavallo correttamente nutrito è sano. Un cavallo sano si sente bene. Al contrario, e ovviamente, un cavallo mal nutrito soffre.

È sufficiente pensare a noi stessi. Se si esagera con lo zucchero, ad esempio, si può avere una sferzata di energia seguita dal bisogno di fare un pisolino. Oppure si può avere mal di stomaco. Anche nei cavalli un’alimentazione troppo ricca di zuccheri o di amido può avere gli stessi effetti: troppa energia o troppa nausea.

Naturalmente non tutti i cavalli rispondono alla stessa maniera ad una dieta di elevati carboidrati (zucchero e amido). In realtà, ci sono poche prove scientifiche che lo dimostrano. Tuttavia, molti uomini di cavalli possono testimoniare quanto un’alimentazione ricca di cereali amidacei o addolciti con melassa sia strettamente collegata a risposte comportamentali negative. Pertanto, quando possono, evitano quel tipo di alimentazione. Ci sono diverse e valide ragioni per evitare diete con elevate quantità di zucchero o ad alto contenuto di amido. Ogni specifica dieta, però, dovrebbe sempre essere seguita da un esperto nutrizionista. In termini di comportamento, quale alternativa ha un cavaliere se il suo cavallo ha bisogno di calorie? Solo fieno ed erba non sono in grado di fornire l’energia necessaria (calorie) per affrontare allenamenti e gare. La risposta ci viene fornita da un gruppo di ricercatori della Virginia Polytechnic Institute. Le loro ricerche hanno dimostrato che l’aggiunta di grassi nella dieta ha un effetto calmante sul comportamento dei cavalli. Ha, inoltre, degli effetti positivi su soggetti con breve capacità di attenzione, su cavalli ombrosi, irritabili ed eccessivamente sensibili. I ricercatori hanno osservato che i cavalli alimentati con una dieta ricca di grassi sono meno reattivi agli stimoli. Hanno livelli di eccitabilità e ansia più bassi rispetto a cavalli alimentati con una dieta tradizionale a base di cereali. I grassi sono facilmente digeribili ma forniscono più del doppio delle calorie rispetto ai carboidrati. Per questo motivo la quantità da somministrare deve essere calcolata in base al peso del cavallo e al suo specifico bisogno calorico. Nonostante tutti i tipi di grassi abbiano lo stesso numero di calorie, si sconsiglia l’utilizzo di grassi animali. Si suggerisce di scegliere con attenzione gli oli affinché gli omega 3 siano bilanciati con gli omega 6s. Naturalmente per garantire un apporto bilanciato è consigliabile consultare il proprio veterinario o un esperto nutrizionista.

Attenzione: il presente articolo è stato redatto consultando diverse fonti tecnico/scientifiche e forum di discussione. Il suo scopo è solo quello di fornire spunti di riflessione e approfondimenti. Per maggiori informazioni si consiglia di rivolgersi al proprio veterinario.

 

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Serena Cappello

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