L’equitazione richiede coordinamento, tempismo e la capacità di dialogare con il cavallo affinché il binomio agisca come una singola e brillante unità.
L’equitazione, come molti sport, richiede coordinamento e tempismo. Richiede, inoltre, quella qualità, per molti sfuggente, che è il “sentire”. Sentire è la capacità di dialogare con il proprio cavallo in modo che il binomio agisca come una singola e brillante unità. Ma il “sentire” richiede una consapevolezza di sé che, oggi, spesso manca nel nostro mondo pieno di stress.
Come può il Metodo Feldenkrais® aiutare i cavalieri a migliorare le proprie capacità e a raggiungere la capacita del “sentire”? Semplicemente insegnando ai cavalieri come smettere di interferire con se stessi. Gli anni seduti dietro una scrivania, alla guida di un’auto e lo stress quotidiano che si è costretti ad affrontare ogni giorno spesso portano allo sviluppo di cattivi movimenti che, inevitabilmente, causano dolori e rigidità a diverse parti del nostro corpo. Questi schemi col tempo diventano abituali fino a radicarsi dentro di noi, a diventare familiari sino a sembrarci “normali”. Non ci si rende più conto del nostro potenziale innato nell’essere flessibili, coordinati e dinamici, proprio quella libertà di movimento ed azione che avevamo da bambini e tutto ci sembra solo un lontano ricordo.
Il Metodo Feldenkrais® riconduce a rivalutare e recuperare proprio quella libertà. Quello che c’è di così straordinario in questo metodo è che non tenta di correggere o manipolare ma dà la possibilità di “imparare ad imparare”, educando il cervello ad apprendere nuove risposte, per ottenere un cambiamento dinamico, fluido, funzionale in un contesto di benessere globale. E così l’Insegnante Feldenkrais durante le lezioni individuali “Integrazioni Funzionali” con tocchi non invasivi e nelle lezioni collettive “Conoscersi attraverso il Movimento”in una sequenza di movimenti funzionali e stimolanti, le persone sperimentano la mobilità e la capacità del loro scheletro, muscoli e sistema nervoso. Questo approccio di apprendimento sensoriale è in contrasto con il tentativo di modifiche posturali imposte con l’obbligo. Tutti abbiamo subito i soliti ritornelli da familiari e parenti: “stai seduto dritto, stai seduto bene” oppure i richiami durante una lezione di equitazione “schiena dritta, spalle aperte”. E questi richiami spesso non hanno raggiunto il loro obiettivo perché, in realtà, possono solo creare ancora più tensione nel bambino così come nel cavaliere e muscoli contratti e tesi, sono più deboli dei muscoli flessibili e morbidi. Inoltre, contrazioni muscolari croniche interferiscono con i movimenti liberi e possono causare dolori e rigidità. Tutto ciò inibisce la capacità del “sentire”.
Star in sella in modo pesante e sbilanciato, ad esempio, è un problema comune nei cavalieri che spesso passa inosservato … ma non al cavallo che è costretto a compensare il carico scorretto.
Con il Metodo Feldenkrais® i cavalieri raggiungono una maggiore consapevolezza dei loro movimenti, sperimentando una leggerezza e una padronanza del proprio corpo, sensazione che verrà trasferita anche al proprio cavallo. Il cavallo si sentirà libero di muoversi come se non avesse peso sulla schiena e nel contempo il cavaliere si sente libero da ogni disagio nella propria mobilità e fluidità, creando un canale unico e sinergico con il proprio cavallo. Ciò migliora in modo significativo la tempistica e la coordinazione degli aiuti. L’equilibrio migliora, la fiducia aumenta e la lezione di equitazione o la passeggiata diventa un vero piacere. I cavalieri Feldenkrais capiscono che gli stessi principi si applicano anche ai loro cavalli. Si rendono conto che la difficoltà di un cavallo nel rispondere ai loro aiuti non è il risultato di una disubbidienza, ma solo una logica risposta a richieste confuse oppure una risposta al dolore. Questa comprensione porta ad una collaborazione più armoniosa con i cavalli così come ad un desiderio di aiutare i cavalli ad imparare a muoversi con facilità ed eleganza piuttosto con forza e rigidità. Così come funziona per le persone, i miglioramenti nel movimento equino prevengono l’usura delle articolazioni e aumentano la forza e la resistenza.
Il Metodo Feldenkrais non sostituisce una corretta lezione di equitazione ma se integrato ad essa può essere uno strumento molto efficace per massimizzare il potenziale sia dei cavalieri che dei cavalli.
Il cavallo ed Io
di Antonella Lioce
Un viaggio nel metodo Feldenkrais®. Un manuale che ti prende per mano e ti fa capire che imparare ad «eseguire un movimento (in sella) è relativamente semplice» ma imparare a «sentire ciò che quel movimento genera in noi e per riflesso nel cavallo … è tutta un’altra storia.» Il Metodo Feldenkrais® sviluppa ciò che in noi è innato, stimola la nostra intelligenza motoria unita alla plasticità del nostro cervello in grado di apprendere a qualsiasi età e in qualsiasi condizione. Attraverso processi motori di consapevolezza offre la possibilità di mettere a fuoco le nostre reali abilità, quindi prenderne coscienza e conoscenza. Ci offre la possibilità d’imparare ad imparare da noi stessi e riconoscere la propria immagine. Nella relazione con il nostro cavallo ci allena a sintonizzare e modulare il lavoro del proprio corpo. La flessibilità, la coordinazione, il focus, l’equilibrio dinamico e statico, la postura, il linguaggio non verbale, l’attenzione saranno più efficienti ed efficaci.
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Il Metodo Feldenkrais può essere insegnato esclusivamente da insegnanti diplomati a seguito di una formazione quadriennale.
Antonella Lioce
Fisioterapista, Insegnante Feldenkrais. Da 30 anni è impegnata nella diffusione di uno stile di vita volto al benessere a 360°. Da 5 anni si è avvicinata al mondo equestre. A.I.I.M.F. Associazione Italiana Insegnanti del metodo Feldenkrais.
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