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Lezioni di equitazione: come iniziare nel modo giusto

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Lezioni di equitazione: Francesco Amalfi, autore di Scritti Equestri, spiega l’importanza di un ambiente adatto per iniziare l’equitazione.

Quando si muovono i primi passi nell’equitazione, l’ambiente in cui si affrontano le prime esperienze a cavallo gioca un ruolo cruciale. Secondo Francesco Amalfi, autore del classico Scritti Equestri, la scelta tra spazi aperti e maneggio non è affatto irrilevante: i cavalieri principianti traggono enormi benefici dall’iniziare in spazi aperti, come le strade di campagna, lontano da distrazioni e rumori.

La psicologia del cavaliere inesperto

Un cavaliere principiante si trova inevitabilmente a confrontarsi con un animale di grande forza e imprevedibilità. Questa situazione genera spesso insicurezza, timore di perdere il controllo e una naturale diffidenza verso il cavallo.

Amalfi evidenzia questo punto con precisione:

“Chi monta a cavallo per la prima volta si trova in balia dell’animale che egli non conosce e non sa dominare.”

Un ambiente troppo statico, come il maneggio, tende a esacerbare questa paura. Il cavaliere si concentra esclusivamente sul comportamento del cavallo, amplificando le sue ansie e limitando la capacità di rilassarsi e prendere confidenza.

Gli spazi aperti: un ambiente rassicurante e stimolante

Portare i principianti in spazi aperti offre un equilibrio perfetto tra distrazioni positive e tranquillità. Ecco i principali benefici:

  1. Riduzione della pressione psicologica

Gli spazi aperti, come le strade di campagna, permettono al cavaliere di distogliere l’attenzione dalle proprie paure. Il paesaggio, i suoni della natura e la sensazione di libertà contribuiscono a ridurre la tensione.

“Le lunghe passeggiate all’aria aperta vinceranno in pochi giorni la naturale timidezza e diffidenza.”
– Francesco Amalfi

  1. Un ambiente più naturale per il cavallo

I cavalli si sentono spesso più a loro agio in ambienti naturali, lontano dalle costrizioni del maneggio. Un cavallo rilassato trasmette sicurezza al cavaliere, facilitando la costruzione di un rapporto positivo.

  1. Stimoli positivi per il cavaliere

I rumori naturali, i cambiamenti del terreno e la varietà dell’ambiente offrono stimoli leggeri ma costanti, distraendo il cavaliere principiante dai propri timori senza sopraffarlo. Questo aiuta a sviluppare una confidenza graduale e naturale.

Perché evitare il maneggio nelle prime fasi

Nonostante la popolarità del maneggio come luogo di allenamento, Amalfi mette in guardia contro il suo utilizzo per i cavalieri principianti:

“In questo periodo è meno indicato il maneggio perché la recluta, non avendo cause esteriori che attirano la sua attenzione e lo distraggono, concentra nel cavallo tutte le sue facoltà e in questo periodo non vi è cosa peggiore.”

Ecco alcune ragioni per cui il maneggio può rappresentare un ostacolo:

  • Mancanza di distrazioni positive: in un ambiente chiuso e monotono, il cavaliere tende a focalizzarsi troppo sui propri errori e sulle reazioni del cavallo.
  • Ambiente potenzialmente stressante: le attività di altri cavalieri, i rumori degli allenamenti e la confusione generale possono innervosire sia il principiante che il cavallo.
  • Progresso più lento: l’ansia generata in maneggio può rallentare l’acquisizione di fiducia, rendendo più difficili i successivi progressi.

Passeggiate in gruppo: una soluzione vincente

Amalfi suggerisce un metodo particolarmente efficace per i principianti: le passeggiate di gruppo in spazi aperti. Questa pratica offre numerosi vantaggi:

  • Supporto emotivo: essere in gruppo permette ai cavalieri di condividere impressioni, riducendo la sensazione di isolamento.
  • Atmosfera rilassata: la conversazione tra i cavalieri crea un clima disteso, utile per superare le paure.
  • Adattamento progressivo: la gradualità del metodo consente al principiante di sviluppare fiducia nel cavallo e nelle proprie capacità.

L’importanza di scegliere l’ambiente giusto

Le prime esperienze equestri sono fondamentali per determinare il rapporto futuro tra il cavaliere e l’animale. Seguendo i consigli di Francesco Amalfi, è evidente che iniziare in spazi aperti, lontano dalle distrazioni del maneggio, permette di creare un legame positivo e di superare più rapidamente le naturali paure iniziali.

Optare per strade di campagna e passeggiate a cavallo in gruppo non è solo una scelta pratica, ma anche un investimento emotivo per chi desidera costruire un rapporto armonioso con il cavallo. Come Amalfi insegna, la fiducia e la disinvoltura sono le fondamenta di ogni grande cavaliere.

Libri di cavalli:
Francesco Amalfi, Scritti equestri, a cura di Mario Gennero, zoraide editore, 2024, p.37

Francesco Amalfi
Scritti equestri

Nel panorama della cavalleria italiana del Novecento, la figura di Francesco Amalfi si distingue come emblema di coraggio e dedizione, incarnando l’evoluzione dello sport equestre. Senza lasciare opere firmate, la sua voce si è fatta strada attraverso le pagine della rivista “Il Cavallo Italiano” e una preziosa collezione di manoscritti, lettere e dattiloscritti che narrano di dedizione, innovazione e amore per l’equitazione. Mario Gennero, con instancabile cura filologica, porta alla luce queste testimonianze inedite, offrendoci un viaggio nelle profondità della storia dell’equitazione italiana.

Questi documenti offrono uno sguardo intimo sulle innovazioni e sul profondo amore di Amalfi per l’equitazione, seguendo l’insegnamento pionieristico di Federico Caprilli verso una concezione rinnovata dell’arte equestre. Arricchiscono l’opera fotografie d’epoca, che non solo catturano momenti personali ma anche il contesto storico, trasformando il libro in un prezioso documento visivo e un omaggio vibrante a un maestro dell’equitazione. Questo volume rappresenta non solo un omaggio a Francesco Amalfi ma anche un invito a riscoprire l’essenza dello sport equestre, lasciando che il suo spirito continui a ispirare le generazioni future. Un tesoro di sapienza e passione che, grazie a Gennero, rimarrà vivo nel tempo, perpetuando l’eredità di un maestro indimenticabile.

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Serena Cappello

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