Cambiare le diagonali del trotto non è un semplice dettaglio. È importante conoscerne il meccanismo. Piero Santini spiega il perché.
Nel mondo dell’equitazione, la conoscenza e l’abilità di un cavaliere vanno ben oltre il semplice fatto di saper cavalcare. La relazione tra il cavaliere e il suo nobile destriero è un’arte in continua evoluzione, e comprendere i dettagli più profondi è ciò che distingue i veri maestri. Uno di questi dettagli spesso trascurati, ma cruciali, è la capacità di cambiare le diagonali del trotto. Questa abilità è enfatizzata da Piero Santini nel suo libro Principi Fondamentali del Sistema Naturale, e in questo articolo esploreremo il perché.
Comprendere il Trotto e le Diagonali
Il trotto è è un movimento saltato a due tempi, dove si alternano le due diagonali (anteriore sinistro/posteriore destro e poi il contrario). Durante questa andatura, il cavallo si muove in modo coordinato, con le gambe anteriori e posteriori che si muovono in coppia. La questione chiave è la seguente: l’appoggio dei bipedi è simultaneo diagonalmente, quindi quando il cavallo sposta l’anteriore destro, sposterà anche il posteriore sinistro e quando sposta l’anteriore sinistro, sposterà il posteriore destro, in mezzo vi sono dei momenti di sospensione in cui nessun arto tocca a terra. Questo crea una serie di movimenti diagonali e il cavaliere deve essere consapevole di tali cambiamenti.
Bilanciamento ed Equilibrio
La ragione principale per cui Piero Santini enfatizza l’importanza dei cambi diagonali nel trotto è il bilanciamento e l’equilibrio del cavallo. Cambiare le diagonali durante il trotto aiuta a distribuire in modo uniforme il peso del cavaliere. Questo bilanciamento è essenziale per garantire il comfort del cavallo e per evitare possibili lesioni o dolori muscolari. Quando il cavaliere è in grado di cambiare le diagonali in modo sincronizzato con il movimento naturale del cavallo, il risultato è un cavallo più in equilibrio e che fa meno fatica.
Sicuramente all’inizio il cavaliere principiante incontrerà qualche difficoltà a capire senza guardare le spalle del cavallo, su quale diagonale sta trottando. Ma, in poco tempo sarà in grado di distinguere tra le due a orecchio, in base alla cadenza e al movimento dei muscoli della scapola sotto il ginocchio. Bisogna fare attenzione che nel tentativo di distinguere tra le diagonali, l’allievo non prenda l’abitudine di guardare in basso.
(Piero Santini, Principi Fondamentali del Sistema Naturale, zoraide editore, pp. 66-67)
Sensibilità e Connessione
Molti esperti di equitazione sottolineano che la capacità di cambiare le diagonali non è solo una questione di tecnica, ma anche di sensibilità e connessione tra il cavaliere e il cavallo. Un cavaliere attento è in grado di percepire il momento giusto per effettuare il cambio, il che richiede una profonda comprensione del proprio compagno equino. Questa connessione è una parte fondamentale del Sistema Naturale che Piero Santini divulga. Il noto istruttore pone l’enfasi sulla comunicazione non verbale tra il cavaliere e il cavallo, dimostrando che la vera maestria nell’arte dell’equitazione va ben oltre la superficie.
Imparare a cambiare le diagonali richiede tempo, pratica e sensibilità, ma ne vale sicuramente la pena per il benessere del cavallo e l’eccellenza del cavaliere.
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Principi Fondamentali del Sistema Naturale
di Piero Santini
Principi Fondamentali del Sistema Naturale di Piero Santini, discepolo del capitano Federico Caprilli, maggiore della cavalleria italiana, è un manuale che promuove il rivoluzionario Sistema Naturale di Equitazione di Caprilli. In questo testo, un classico della letteratura equestre, Santini, con un linguaggio semplice e dettagliato, introduce, spiega e promuove il Metodo Italiano e l’assetto in avanti. Si rivolge sia ai cavalieri principianti che ai cavalieri esperti e agli istruttori. I primi saranno aiutati a fissare i principi di base prima di prendere qualsiasi parte attiva in un campo all’aperto o in una competizione. I cavalieri esperti troveranno in queste pagine molti contenuti e spunti di riflessione per migliorare la loro tecnica. Gli istruttori, che, a beneficio dei loro allievi, desiderano condensare e semplificare i concetti di base dell’equitazione all’aperto e del sistema naturale, ne trarranno una risorsa incredibile. Il testo è arricchito da numerose fotografie, disegni e diagrammi.
Piero Santini (1881-1960). Cavaliere di grande esperienza e reputazione internazionale, fu un autore molto rispettato. Espose per la prima volta in lingua inglese, il rivoluzionario “sistema di equitazione naturale”. Ciò gli portò una fama immediata. Di padre italiano e madre americana, Santini parlava e scriveva inglese come seconda lingua. Tra le sue opere si annoverano 5 libri, tra cui “Learning to Ride”, “The Forward Impulse” e “Riding Reflections”. Ha inoltre tradotto e curato gli articoli di Caprilli.
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