Il lavoro con i cavalletti ha tanti e diversi vantaggi. A livello psicologico rende più interessanti, divertenti e motivanti le lezioni sia per il cavaliere che il cavallo. Le sequenze attentamente studiate aggiungono varietà all’allenamento e stimolano l’attenzione e la concentrazione del binomio.
A livello fisico aiutano il cavallo a migliorare il ritmo, l’equilibrio, l’espressione delle andature. Inoltre, aumentano la formazione dei muscoli. Il cavaliere impara a non disturbare il cavallo attraverso il suo assetto. Impara a non interferire con il movimento se il cavallo modifica il suo equilibrio. Infine migliora l’assetto e in generale il “senso” del cavallo.
Naturalmente per ottenere tutti questi risultati non è sufficiente mettere a terra delle barriere o posizionare dei cavalletti a caso. Il loro corretto posizionamento è essenziale per la riuscita dell’allenamento. Se vengono posizionati in modo improprio, si rischia di interferire o scoraggiare il ritmo naturale del cavallo. Si può causare una posizione scorretta nel binomio. Forse anche provocare lesioni.
Non esiste una distanza standard, valida per tutti i cavalli e per tutti i livelli di formazione. Le distanze possono essere a volte più lunghe altre più corte. Il corretto posizionamento dei cavalletti dipende dal singolo cavallo. Infatti, dipende dalla sua conformazione, dalla sua mole, dal suo livello di addestramento, dall’andatura che sta eseguendo.
Anche la sua disposizione o l’abilità del cavaliere possono avere rilevanza su come i cavalletti dovrebbero essere distanziati. Se si modificano le distanze tra i cavalletti o se all’inizio si sceglie la distanza sbagliata, il valore di questi attrezzi diminuisce notevolmente.
Non significa, tuttavia, che per disporre i cavalletti, con tutte queste variabili, è necessario assumere un matematico con un micrometro. Con cura e buon senso, e con la volontà di cambiare la spaziatura in ogni situazione, è possibile organizzarli correttamente. Si trarrà così il pieno beneficio dal loro uso.
Distanziando equamente i cavalletti, si determina il ritmo del cavallo. È importante, all’inizio dell’allenamento, mantenere lo spazio tra i cavalletti esattamente lo stesso. All’inizio si desidera incoraggiare il libero movimento in avanti, mentre si sviluppa il ritmo, la cadenza e la coordinazione, e ciò può essere fatto solo se la spaziatura è regolare.
Cavalletti
di Reiner e Ingrid Klimke
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