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L’importanza del riscaldamento per il cavaliere

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Il cavaliere deve eseguire il riscaldamento prima di montare per ottenere prestazioni più elevate e per salvaguardare se stesso e il suo cavallo.

Il riscaldamento è la fase preparatoria per affrontare un’attività fisica più o meno intensa. In genere lo sportivo esegue degli esercizi leggeri. Una corsa lenta o degli esercizi ginnici sul posto sono sufficienti per portare gradualmente al “riscaldamento del corpo” facendo aumentare la sua temperatura di circa 1-2 gradi. Indipendentemente dallo sport che si pratica, la fase del riscaldamento non dovrebbe mai essere trascurata. Chi pratica equitazione, però, deve eseguire un “doppio” riscaldamento: una fase dedicata al cavallo e una dedicata al cavaliere. Ogni cavaliere sa che tutte le rigidità e blocchi muscolari o articolari hanno un impatto diretto sul cavallo che monta. La minima tensione delle braccia, delle caviglie, una rigidità del bacino influenzerà direttamente il lavoro del cavallo e ostacolerà la sua libertà di movimento. Quindi, se il cavaliere chiede al suo cavallo di essere morbido e rilassato, mettendolo nella condizione di raggiungere tale stato deve però prima dedicare la stessa attenzione a se stesso. Il riscaldamento del cavaliere, però, non può coincidere con quello del cavallo pertanto egli ha bisogno di riscaldarsi prima di montare. Un cavaliere atletico e flessibile, con una mente sana in un corpo sano, otterrà prestazioni molto più elevate e riuscirà a praticare il suo sport nelle migliori condizioni per se stesso e per il suo cavallo.

Ecco 10 motivi per cui è fondamentale per un cavaliere non trascurare la fase di riscaldamento:

  1. Aumento della temperatura corporea –  A freddo, il corpo non è pronto per lo sforzo: il respiro è lento, il cuore è a “riposo”, i muscoli sono rigidi. Il riscaldamento prepara gradualmente il corpo per lo sforzo aumentando la sua temperatura e ad “avviare” il cuore a sostenere un ritmo utile per l’allenamento.
  2. Riduzione del rischio di traumi e lesioni – Il riscaldamento dei tessuti di muscoli e tendini li rende più elastici e pronti ad affrontare movimenti bruschi o forzati. Allo stesso tempo riduce la viscosità del liquido sinoviale, la sostanza che “lubrifica” le articolazioni, permettendo movimenti più ampi e riducendo il rischio di traumi.
  3. Più coordinamento e capacità di reazione – Il riscaldamento agisce anche sul sistema nervoso, preparando il cavaliere a un’attività più coordinata e rendendolo pronto all’azione (e alla reazione) limitando notevolmente i rischi di caduta.
  4. Aumento della concentrazione – Il riscaldamento consente di concentrarsi, di prendere coscienza del proprio corpo e di ridurre lo stress.
  5. Migliora l’equilibrio e la flessibilità.
  6. Migliora l’assetto – In sella il cavaliere deve essere perfettamente rilassato e il suo baricentro deve coincidere con quello del cavallo. Il riscaldamento riduce le tensioni muscolari (contratture); inoltre permette di essere più consapevole del proprio corpo, aiuta a identificare eventuali aree bloccate e rimuoverle gradualmente migliorando, in questo modo, la posizione in sella e ogni azione.
  7. Migliora le azioni – Il cavaliere comunica con il cavallo soprattutto con il corpo, e la minima tensione avrà delle conseguenze negative sul cavallo e gli impedirà di muoversi liberamente.
  8. Promuove una migliore connessione con il cavallo sin dall’inizio della sessione – Un corpo riscaldato sarà più morbido, elastico e rilassato quindi sarà più piacevole per il cavallo tenerlo sul suo dorso pertanto la sessione si allenamento si svolgerà nelle condizioni ottimali sin dall’inizio. Inoltre quando si sta bene con il proprio corpo si è sereni ed è una qualità d’animo che i cavalli apprezzano enormemente.
  9. Aumenta la performance.
  10. Migliora il recupero muscolare.

L’attività che solitamente viene praticata per iniziare la fase di riscaldamento è una corsa lenta, anche sul posto, perché mette in moto una buona parte della muscolatura senza rischio di traumi. È utile anche eseguire un riscaldamento mirato, aggiungendo esercizi che sollecitino in modo specifico le parti del corpo che saranno maggiormente messe alla prova. La fase di riscaldamento non dovrebbe durare meno di 10-15 minuti per chi non svolge spesso attività sportiva, ma dovrebbe essere più lunga per i cavalieri allenati che impiegano più tempo ad attivare l’organismo. Inoltre si deve tener conto delle condizioni climatiche ed essere più lunga in inverno, perché la bassa temperatura ambientale rende più lento il riscaldamento del corpo.

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Serena Cappello

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