Tommaso Moro fu il primo a dare testimonianza nella sua “Utopia” dell’imprinting dei pulcini nati in incubatrice.
L’imprinting, un affascinante processo di apprendimento osservato in diversi animali, ha attirato l’attenzione degli studiosi nel corso della storia. In particolare, Tommaso Moro si distinse come il primo a documentare e analizzare questa forma unica di apprendimento nel suo libro “Utopia” del 1516.
Cos’è l’imprinting e come funziona
L’imprinting è un processo di apprendimento attraverso il quale alcuni animali, in tenera età, sviluppano una forte connessione con un individuo o oggetto specifico. Questo legame può influenzare significativamente il comportamento futuro dell’animale.
Tommaso Moro e la scoperta rivoluzionaria
Nel secondo libro dell’opera “Utopia”, Tommaso Moro descrisse un evento sorprendente che coinvolgeva pulcini e un’incubatrice rudimentale. Notò che i pulcini che non erano stati covati dalle galline si affezionavano e seguivano gli esseri umani.
Allevano un’infinita moltitudine di polli grazie ad un accorgimento sorprendente: le galline infatti non covano le uova, perché queste vengono esposte in gran numero ad una fonte di calore uniforme che le anima e le fa schiudere, e i pulcini poi, non appena usciti dal guscio, riconoscono gli uomini al posto delle chiocce e si mettono a seguirli.
Questa osservazione rivoluzionaria fu il primo resoconto documentato di imprinting nella storia.
L’importanza dell’imprinting negli animali
L’imprinting svolge un ruolo cruciale nella sopravvivenza di molte specie. Ciò che un animale apprende nei primi stadi della sua vita lascia un’impronta indelebile nella sua mente, influenzando le sue reazioni e abitudini per l’intera esistenza. Ogni allevatore comprende l’importanza fondamentale di un inserimento equilibrato dell’animale nella famiglia umana che lo accoglierà. Questo equilibrio può essere instaurato insegnando al cucciolo fin da subito che l’essere umano può rappresentare un elemento piacevole e positivo nella sua esperienza di vita.
Applicazioni pratiche dell’imprinting
Oggi, gli studiosi e gli allevatori sfruttano la conoscenza dell’imprinting per migliorare le pratiche di allevamento e la gestione degli animali. Comprendere come influenzare positivamente il comportamento degli animali può portare a una convivenza più armoniosa e a risultati migliori in ambito agricolo e zootecnico.
L’imprinting e la comunità scientifica moderna
L’osservazione di Tommaso Moro ha gettato le basi per gli studi successivi sull’imprinting, che sono stati condotti da numerosi scienziati nel corso dei secoli. Oggi, la ricerca continua a esplorare i meccanismi sottostanti e le implicazioni pratiche dell’imprinting negli animali.
L’imprinting negli animali ha catturato l’interesse della comunità scientifica sin dai tempi di Tommaso Moro. La sua scoperta pionieristica ha aperto la strada a una comprensione più approfondita del comportamento animale e ha contribuito a migliorare le pratiche di gestione degli animali nel corso della storia.
Serena Cappello, A prima vista – Esperienze di Imptinting, Zoraide editore, 2013, p. 13
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A prima vista – Esperienze di imprinting
Serena Cappello
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