Un metodo che non si basa su osservazioni etologiche ma che mira a migliorare la collaborazione tra uomo e cavallo è quello di Linda Tellington-Jones. Come tutti coloro che considerano cavalcare qualcosa di più che montare a cavallo, sin da giovane la Tellington-Jones si è dedicata alla ricerca di un metodo di addestramento e di monta basato sulla comunicazione e sulla cooperazione tra cavallo e cavaliere. Un modo che permettesse di capire il cavallo senza essere eccessivamente permissivi, usando fermezza e disciplina solo quando fosse necessario, cercando una collaborazione e non una sottomissione ottenuta con l’uso del predominio e inculcando un sentimento di paura; atteggiamenti che il più delle volte portano a veri e propri scontri. La sua esperienza con i cavalli le ha permesso di rilevare che l’incomprensione, la paura e il dolore sono alla base dei problemi comportamentali e di apprendimento che portano i cavalli a reagire con quelle che lei ama definire le “4 F”: ovvero “to flee” (fuggire), “to fight” (aggredire), “to freeze” (immobilizzarsi) o “to faint” (abbandonare).
L’addestratrice ritiene che vi sia un collegamento tra comportamento e aspetto morfologico pertanto un’accurata analisi dell’animale può fornire un quadro completo della sua personalità. Struttura e dimensioni, profilo e postura, conformazione della testa, remolini, proporzioni del corpo sono tutti indizi utili per farsi un’opinione sul carattere del cavallo e devono essere alla base del lavoro; ad esempio Tellington-Jones ritiene che la testa quadrata indichi un cavallo senza complicazioni e che impara facilmente, mentre un cavallo con la testa da rinoceronte con fronte sporgente indichi una personalità difficile, spesso estrosa, che richiede pazienza e capacità di comprensione; inoltre le proporzioni fisiche del cavallo ne determinano il movimento e la capacità atletica; l’equilibrio fisico influisce sull’equilibrio mentale ed emozionale. Per questa ragione sempre – secondo la Tellington-Jones – una valutazione preliminare della conformazione del cavallo, potrebbe evitare molte lotte e ribellioni, generate da richieste che il cavallo non è in grado di esaudire e che portano ad una scorretta analisi del carattere.
A volte lo stile di monta o la disciplina – salto ostacoli, dressage, endurance, cutting o altro – e le particolari richieste che ne derivano non sono adatte al tipo di cavallo e causano nell’animale un eccessivo stress fisico o mentale, se non addirittura entrambi. In altri casi, invece, il cavallo può sviluppare affaticamento muscolare o dolore a causa di un lavoro eccessivo, oppure per la mancanza di un riscaldamento adeguato prima della richiesta di una riunione, o ancora perché è sempre montato ad andature raccolte senza che gli sia mai data la possibilità di distendere l’incollatura, manovre che causano una diminuzione della circolazione sanguigna nei muscoli del collo e, di conseguenza, la perdita di elasticità. Il dolore fisico e la paura, spesso causati dal tipo di lavoro cui si sottopone il cavallo, lo fanno reagire con aggressività o ribellione. In tali situazioni si è soliti pensare che i cavalli siano testardi, o che si debba far mettere loro la testa a posto perciò si ha l’abitudine di punirli con la frusta nonostante gli svantaggi di questo metodo: il cavallo si ribellerà sempre di più e svilupperà la tendenza a mettere alla prova ogni suo cavaliere, infine questo metodo è del tutto inutile e indurisce il cuore del cavaliere.
La Tellington-Jones, spinta da queste riflessioni, cominciò a lavorare sul corpo del cavallo con la finalità di alleviarne la paura o il dolore o di migliorare le sue capacità di apprendimento e notò con sorpresa che attraverso esercizi da terra attentamente studiati si poteva influenzarne la personalità. Spinta dai risultati ottenuti con le tecniche del Dott. Moshe Feldenkrais, ha ideato e sviluppato nel corso di vent’anni un sistema specifico di addestramento dei cavalli e preparazione dei cavalieri: il Metodo della consapevolezza equina Tellington-Jones o in breve TEAM (Tellington-Jones Equine Awareness Method). In seguito, spinta dalla sua precedente esperienza relativa al massaggio equino e alla fisioterapia, aggiunse il Tellington TTouch. La doppia T in TTEAM rappresenta l’unione del TEAM e del TTouch, metodo che ora la Tellington-Jones usa per l’addestramento e la cura dei cavalli al fine di ottimizzarne le prestazioni e la salute. Gli esercizi da terra TTEAM hanno effetto sul carattere e sui problemi fisici del cavallo, aumentando e perfezionando le capacità di apprendimento e collaborazione e migliorando l’equilibrio e la coordinazione. Si applica il TTouch per migliorare il rilassamento e le capacità atletiche, per dare al cavallo una nuova consapevolezza del proprio corpo, per accelerare i processi di guarigione e ridurre lo stress nei cavalli sportivi.
Il Tellington TTouch è costituito da una serie di tocchi circolari delle dita e delle mani che attivano la funzione cellulare e sviluppano un miglior livello di comunicazione e comprensione tra cavallo e addestratore. Per ogni tipo di TTouch, dita e mani sono tenute in modo diverso e deve essere usata anche una diversa pressione a seconda dell’effetto desiderato. I massaggi ideati dalla Tellington-Jones sono identificati con stravaganti denominazioni: Il leopardo delle nuvole, il leopardo sdraiato, il tocco del procione, il tocco dell’orso, il colpetto della zampa dell’orso, la marcia di Noè, sollevamenti.
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