Il contatto visivo è un grande veicolo di comprensione tra uomo e animale: guardare il cavallo negli occhi vuol dire recepire e trasmettere significati.
I cavalli prestano attenzione alla qualità del nostro sguardo e percepiscono le nostre intenzioni. Noi dovremmo essere in grado di fare lo stesso: guardare il cavallo negli occhi e intuire le sue intenzioni.
Se cammini in mezzo a un branco noterai che tutti i cavalli ti guardano. Le loro teste possono essere sollevate e vigili, o abbassate per masticare l’erba. Possono essere rivolti verso di te oppure darti il posteriore. Ma ti vedono. La loro visione grandangolare, con gli occhi strategicamente posizionati ai lati della testa, consente di vedere quasi a 360°, ad eccezione sotto il loro naso e direttamente dietro di loro.
Mentre cammini, noterai che seguono i tuoi movimenti. D’altra parte, La percezione visiva per il cavallo – spiega il dr. Robert Miller nel suo libro “I misteri del cavallo” – più di qualsiasi altro senso è il principale sensore di pericolo. Gli occhi del cavallo sono particolarmente abili nello scorgere il movimento. E movimento, per un cavallo, può significare pericolo. La loro sopravvivenza è storicamente dipesa dal prestare attenzione a come gli altri cavalli reagiscono a una determinata situazione.
Ma quando si lavora con un cavallo oltre a conoscere la fisiologia del senso visivo e le risposte comportamentali ad esso associate, bisogna considerare che i suoi occhi sono una via privilegiata per comprendere la sua mente. Infatti le prime intenzioni si notano negli occhi.
Mentre ti muovi attraverso il branco, puoi dire se un particolare cavallo rivolge la sua attenzione a te o a qualcos’altro? Oppure è focalizzato su altri cavalli? Dovresti riuscire a notare quel sottile movimento degli occhi che incontra i tuoi. Questo è il momento che dovresti cercare prima di entrare in uno spazio di comunicazione del cavallo. Il momento in cui lo sguardo è rivolto verso di te.
Se da un lato la posizione dei nostri occhi ci identifica come predatori, d’altra parte i cavalli sono in grado di leggere oltre le nostre mere caratteristiche fisiche. Anche i cavalli notano la qualità del nostro sguardo, percepiscono l’intenzione con cui ci avviciniamo a loro e sentono l’emozione che c’è dietro. Quindi reagiscono di conseguenza.
Quando il cavallo ti accoglie nel suo spazio il suo sguardo si addolcisce, poi sospira. Se, invece, mostra preoccupazione agita la coda e appiattisce le orecchie.
Il contatto visivo è il minimo che possiamo fare per i nostri cavalli. È un gesto piccolo, umile ma carico di significato. È il principale veicolo di comprensione.
Impara a leggere gli occhi del cavallo, osservando anche i più sottili cambiamenti. Se sarai costante e coerente il cavallo inizierà a capire che dai valore alla sua opinione. Una volta che avrai preso l’abitudine di farlo con i cavalli, ti ritroverai a farlo anche con le persone.
I misteri del cavallo
Robert M. Miller
“I misteri del cavallo“ è un libro che spiega ogni azione e reazione del cavallo da un punto di vista etologico, psicologico e comportamentale. Un libro di etologia? Non solo! L’originalità del libro sta nel fatto che affronta ogni azione e reazione del cavallo tenendo conto anche del comportamento dell’uomo e della sua psicologia. Chiarisce in modo semplice tutte le nozioni scientifiche dei meccanismi che entrano in gioco quando ci si relaziona con un cavallo aiutando così ad instaurare un canale di comunicazione corretto ed efficace per ambo le parti.
Uno dei libri di etologia più letto negli ultimi anni. Un bestseller secondo le classifiche di IBS.IT
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