Manipolazione sicura: tempi e modi corretti

Una manipolazione sicura del puledro richiede dei tempi e dei modi corretti. Il troppo storpia sempre e può rendere ogni processo complicato.

Lavorare con i puledri nelle prime fasi della loro vita rende l’incapezzamento un processo agevole e senza stress.

Una volta che il puledro è svezzato può essere un processo difficile abituarlo alla cavezza. Non perché non può. Ma quando si ha a che fare con una creatura che pesa 150-200 Kg le difficoltà aumentano notevolmente.

Probabilmente si dovranno affrontare delle reazioni brusche, dei tira e molla. Succede spesso che tirino indietro. Il più delle volte questo non crea grossi problemi. Tuttavia esiste anche la possibilità di ferire il puledro. Il piccolo può impennarsi, contorcersi e ribaltarsi, ferirsi il collo. Tutto questo può essere devastante.

Maneggiare il puledro precocemente è un’opportunità. Innanzitutto strofinare le proprie mani su tutto il suo corpo quando è appena nato lo abitua al contatto umano. Poi, lo si abitua semplicemente a farsi togliere e mettere la capezza. Solo quando sarà in grado di stare in piedi in modo stabile e di muoversi in modo coordinato gli si può insegnare a fare dei movimenti in avanti e indietro, su richiesta. Prima lo si abbraccia in modo che un braccio cinga petto e l’altro braccio gli avvolga i posteriori. Le braccia, esercitando delle leggere pressioni, chiederanno al piccolo di fare dei passi in avanti e indietro.

Solo quando il puledro è completamente rilassato si può sostituire un braccio con una lunghina e il braccio sui posteriori con una corda che incoraggi il movimento in avanti per un passo o due. Il puledro va tenuto sempre con la madre, condurlo al suo fianco renderà il lavoro più facile e, ovviamente, manterrà tutti calmi e sereni.

L’obiettivo è che l’intero processo sia confortevole e senza incidenti. Perché tutto si svolga nel migliore dei modi è consigliabile chiedere aiuto a una seconda persona per gestire la cavalla, soprattutto se si ha a che fare con una madre protettiva.

Quanto tempo si deve dedicare a queste manovre?

La durata di ogni sessione dipende dal puledro e dalle sue reazioni. Il momento in cui il piccolo è completamente rilassato deve essere il punto di rilascio. Il punto di rilascio deve coincidere con il momento in cui si deve interrompere la richiesta perché il puledro, seppur con un piccolo movimento, ha dimostrato di aver capito ciò che vogliamo da lui. La prossima volta ci verrà incontro ripetendo spontaneamente l’azione. Ad ogni modo ci si deve assicurare di non esagerare. Quindi non chiedere troppo in modo che ogni sessione non duri più di dieci minuti. Se il puledro sta cercando di rilassarsi e si continua a “tormentarlo”, allora diventa troppo e si vanifica tutto il processo.

Non bisogna mai passare troppo tempo a desensibilizzare i puledri. I soggetti manipolati troppo e in modo inadeguato tendono a essere irrispettosi e invadenti.

La chiave per ottenere buoni risultati è sempre il tempo. Ci vuole tempo perché cavallo cresca in modo sano e costruisca un legame con le persone.

Per una gestione corretta del puledro

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