Ottenere e mantenere l’attenzione del cavallo è uno dei problemi più comuni tra i cavalieri. Tutti abbiamo montato un cavallo fisicamente presente con noi ma che cercava di essere mentalmente altrove, oppure una cavallo tranquillo nel maneggio ma distratto in campagna; un cavallo distratto dagli altri cavalli, un cavallo nervoso appena lo si allontana dal suo compagno di paddock.
Innanzitutto, bisogna riconoscere alcuni eventuali fattori che potrebbero spiegare perché il cavallo potrebbe essere così interessato a tutto il resto tranne che al suo cavaliere, specialmente in ambienti o situazioni nuove. È importante osservare il comportamento dal punto di vista del cavallo in quanto animale da preda. Quando un cavallo si trova ad affrontare situazioni nuove e sconosciute diventa iper-percettivo ed entra in “modalità di sopravvivenza”. Il compito di ognuno è quello insegnare al proprio cavallo a concentrarsi e a trovare conforto nel suo cavaliere.
La soluzione per ottenere e mantenere l’attenzione del cavallo si trova in quello che ci aspettiamo da lui e in che modo lo alleniamo quotidianamente, piuttosto che nelle azioni che mettiamo in atto in un momento particolarmente frustrante.
Ma come fare? Un cavallo che lavora distrattamente guarda ovunque; in passeggiata, se ne ha la possibilità, prende dei bocconi d’erba lungo i sentieri e non si concentra sul suo cavaliere. Indipendentemente dall’ambiente, non è un bel comportamento e fuori dal maneggio può diventare pericoloso in quanto il cavallo può decidere di tornare a casa con o senza il suo cavaliere!
Addestratori esperti consigliano di lavorare con criterio nel maneggio prima di portare fuori il cavallo. Nel campo ci si deve concentrare dove si vuole andare, visualizzando nella propria mente una traiettoria ben definita, mettere il cavallo al trotto in un circolo di medie (/piccole) dimensioni e cambiare spesso di mano. Si chiede al cavallo di piegare un po’ toccandolo con la gamba interna finché non rivolge il suo orecchio interno. A questo punto si premia il risultato concedendo del riposo.
Attenzione però a non scambiare la naturale curiosità del cavallo con la distrazione. Un cavallo che si guarda intorno e controlla l’ambiente circostante è naturale. Il problema sorge quando il cavallo non dà le orecchie al cavaliere, in quel caso è molto probabile che non stia “attento” e da lì a perdere il controllo della situazione si fa in fretta. Se si perde la concentrazione del cavallo è meglio tornare a eseguire esercizi e movimenti che conosce finché non torna a prestare di nuovo la sia attenzione e a concentrasi sul cavaliere
Se comprendi la mente del cavallo, riuscirai a prevedere il suo comportamento.
Robert M. Miller
Uno dei libri di etologia più letto negli ultimi anni. Un bestseller secondo le classifiche di IBS.IT
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ISBN: 9788890529306
Curatore: S. Cappello
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