Negli ultimi anni, il benessere animale ha assunto un ruolo sempre più centrale negli sport equestri, una disciplina che celebra la connessione unica tra uomo e cavallo. Tuttavia, questa relazione richiede equilibrio tra prestazioni atletiche e rispetto per il benessere del cavallo. Il recente aggiornamento del Regolamento Veterinario FEI 2025 rappresenta un ulteriore passo avanti, dimostrando come etica, scienza e tradizione possano convergere per tutelare il cavallo.
Gli sport equestri non sono solo un’espressione di abilità atletica, ma anche un’opportunità per promuovere la protezione e il rispetto del cavallo. La Federazione Equestre Internazionale (FEI) ha costantemente lavorato per garantire che il benessere animale sia al centro delle normative, riconoscendo il cavallo non solo come atleta ma come essere vivente con esigenze specifiche.
Con l’aggiornamento del 2025, la FEI ha rafforzato il divieto di pratiche che, pur marginali o estetiche, potrebbero compromettere il benessere del cavallo. L’estensione del divieto di rimozione dei peli delle orecchie all’interno del padiglione auricolare sottolinea questa visione. I peli auricolari non sono un semplice dettaglio estetico, ma una protezione fondamentale contro insetti e corpi estranei, essenziale per la salute e il comfort del cavallo.
Le decisioni normative della FEI si basano su solidi studi scientifici sui cavalli che mettono in evidenza il ruolo cruciale dei peli sensoriali per la protezione e la percezione del cavallo. I baffi, per esempio, aiutano il cavallo a esplorare l’ambiente circostante, svolgendo una funzione simile a quella delle vibrisse nei gatti. La peluria auricolare protegge invece da insetti e piccoli corpi estranei, riducendo il rischio di infezioni e fastidi.
Inoltre, questa peluria auricolare svolge un ruolo nell’attutire gli stimoli acustici eccessivi, favorendo il benessere mentale del cavallo, soprattutto in contesti sportivi. Proibire la rimozione di questi peli sensoriali è una scelta basata sulla scienza, che rispetta la fisiologia naturale dell’animale e riconosce l’importanza di ogni dettaglio del suo corpo.
Per anni, pratiche estetiche come la rasatura dei baffi o la rimozione della peluria auricolare sono state considerate un segno di cura e professionalità. Tuttavia, queste abitudini riflettono le preferenze umane più che le necessità degli animali. Con il nuovo regolamento, la FEI afferma chiaramente che il benessere animale deve avere la priorità su qualsiasi esigenza estetica.
Questa normativa solleva un tema più ampio: quanto di ciò che facciamo ai cavalli risponde davvero alle loro necessità e quanto è invece dettato dalla nostra percezione di ciò che è “bello” o “ordinato”? Limitare interventi puramente estetici rappresenta un passo avanti verso una maggiore consapevolezza e verso il rispetto per la natura del cavallo, elemento cardine del benessere animale negli sport equestri.
L’introduzione di nuove normative può incontrare resistenze, specialmente in un settore profondamente legato alle tradizioni come quello degli sport equestri. Alcuni allevatori, atleti o appassionati potrebbero percepire queste regole come un’interferenza nella loro libertà di gestione. Tuttavia, la protezione del cavallo e il suo benessere devono essere messi al primo posto.
Spesso, le pratiche consolidate persistono perché “si è sempre fatto così”. Tuttavia, le nuove norme come quelle del Regolamento FEI 2025 offrono l’opportunità di rivedere abitudini che potrebbero non essere compatibili con i moderni standard di benessere animale. Attraverso una maggiore sensibilizzazione e il dialogo tra scienza, etica e tradizione, sarà possibile superare le barriere culturali e garantire un futuro in cui il benessere del cavallo sia realmente al centro.
L’aggiornamento del Regolamento Veterinario FEI 2025 non è solo un insieme di norme tecniche, ma un manifesto che invita a ripensare il rapporto tra uomo e cavallo. La tutela dei peli sensoriali, come baffi e peluria auricolare, dimostra quanto sia cambiato l’approccio al benessere animale negli sport equestri.
Queste nuove regole ci ricordano che il cavallo non è solo un atleta, ma un compagno di viaggio la cui natura deve essere rispettata. Solo attraverso un approccio etico e scientifico possiamo costruire una relazione autentica e sostenibile tra uomo e animale, garantendo al contempo prestazioni sportive e protezione del cavallo.
Fonte principale: Cavallo Magazine > Occhio ai peli delle orecchie!
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