La simmetria è essenziale nell’equitazione; se si è storti in sella, il pretendere movimenti perfettamente diritti dal cavallo è irrealistico.
Avete notato se sia più comodo montare a mano destra che a quella sinistra o se sia più facile superare un ostacolo dopo una svolta a sinistra piuttosto che a destra? In genere, la risposta a queste domande può essere riassunta in una parola: simmetria.
La simmetria riveste un ruolo fondamentale nella pratica dell’equitazione. Avere un corpo simmetrico implica, idealmente, che il corpo sia diviso da piani (noti come piani di simmetria) che lo separano in due parti che sono specularmente identiche. La simmetria è una caratteristica che si riscontra nella maggior parte delle forme di vita e influisce sui loro comportamenti.
Dato che il corpo umano ha una struttura tridimensionale, questi piani di simmetria si riferiscono alle tre sezioni nello spazio che sono posizionate ortogonalmente tra di loro.
Sezione sagittale mediana o piano mediano. Il piano sagittale “taglia” il corpo umano in due parti specularmente uguali (destra e sinistra), di uguale grandezza.
Sezione frontale. Il taglio, condotto secondo un piano longitudinale, divide il corpo in una parte anteriore e una posteriore. Viene anche denominata sezione coronale.
Sezione trasversale. Il taglio, condotto secondo un piano orizzontale o perpendicolare all’asse longitudinale del corpo, lo divide in una parte superiore e una inferiore.
Per essere un cavaliere efficace è necessario avere una postura equilibrata e simmetrica. Essenzialmente, ciò è cruciale per instaurare una comunicazione che produce pienamente l’effetto richiesto al proprio cavallo. Tuttavia, spesso si osserva che i cavalieri manifestano asimmetrie anatomiche e funzionali, mettendo a rischio sia la propria salute che quella del proprio compagno a quattro zampe. Infatti, una postura non simmetrica da parte del cavaliere può causare uno squilibrio nel peso sul dorso del cavallo, portando a dolori e lesioni.
La radice di queste asimmetrie spesso si trova nel tronco, con le braccia e le gambe che cercano di compensare questa disomogeneità. Una deviazione laterale della colonna vertebrale può condurre a diverse modalità di posizionare spalle, braccia e mani. Inoltre, le limitazioni nella mobilità di una o più articolazioni possono causare un disallineamento dell’intero corpo. I muscoli possono subire accorciamenti o presentare variazioni nella loro elasticità e forza. Queste debolezze muscolari sono spesso la causa principale dell’asimmetria nei cavalieri.
Da notare che sia il cavaliere che il suo cavallo possiedono una asimmetria innata, una predisposizione innata all’asimmetria, il che significa che entrambi potrebbero trovare più agevole eseguire determinate azioni in una direzione rispetto a un’altra.
Ogni individuo porta con sé una sorta di “naturale stortura.” Questo è evidente, ad esempio, quando un destrorso cerca di utilizzare la mano sinistra per lavarsi i denti. Inoltre, la maggior parte delle persone ha una gamba preferita per l’appoggio principale, il che influisce sul comportamento del tronco e sulla modalità di movimento.
Tuttavia, ciò che spesso accade è che ci si siede in sella al cavallo con la propria asimmetria naturale e ci si aspetta che il cavallo si muova in modo perfettamente diritto, mentre esso stesso affronta le sfide di una sua asimmetria innata.
Ecco perché è essenziale lavorare costantemente sulla propria postura e simmetria come cavaliere. La simmetria contribuisce al benessere e alla salute del cavallo, riducendo il rischio di lesioni muscolari o articolari. Inoltre, una postura simmetrica in sella distribuisce uniformemente il peso del cavaliere su entrambi i lati del cavallo, migliorando la stabilità e riducendo il rischio di cadute o lesioni, sia per il cavaliere che per il cavallo.
Inoltre, la simmetria del cavaliere è essenziale per comunicare chiaramente con il cavallo attraverso le richieste di gambe, mani e peso del corpo. Un cavaliere che mantiene una postura simmetrica sarà in grado di trasmettere comandi coerenti al cavallo, facilitando la comprensione reciproca.
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