Nel Manuale d’Equitazione per un’Amata di Rudolf G. Binding, emerge con forza un tema ricorrente: la libertà come condizione necessaria per vivere appieno l’esperienza equestre. Questo brano, intriso di poesia e riflessione, mette in luce il legame profondo tra cavaliere e cavallo, sottolineando come solo nella natura, e con un amore autentico, si possa scoprire il vero potenziale di questa relazione.
Binding inizia il brano con un’affermazione potente:
“È solo fuori – e solo se ami – che il tuo cavallo ti porta veramente come si deve.”
La libertà fisica ed emotiva è centrale. È “solo fuori”, lontano dagli spazi confinati del maneggio, che il cavallo si esprime pienamente. Questo non è solo un riferimento alla natura, ma anche a uno stato d’animo: è solo attraverso l’amore che si può instaurare un legame autentico, capace di esaltare la vera essenza del cavallo come animale regale.
“È solo fuori, all’aria aperta, che è pienamente regale, pienamente animale.”
L’immagine evocata è quella di un cavallo che ritrova la sua natura più profonda, diventando non solo un compagno, ma un essere vivente che condivide la potenza e la bellezza del mondo naturale.
Binding prosegue sottolineando come il cavallo e il cavaliere raggiungano il massimo potenziale solo in un contesto libero:
“Solo se ti ubbidisce fuori, ti ubbidisce davvero. Solo fuori sente appieno la sua potenza e senti anche tu appieno la sua potenza.”
La connessione uomo e cavallo qui viene descritta come un equilibrio reciproco: il cavallo esprime la sua forza solo se gli viene data la possibilità di vivere liberamente. Il cavaliere, dal canto suo, diventa sovrano della sua forza pienamente liberata, governando non con la coercizione, ma con il rispetto e l’amore.
Il contrasto con l’ambiente artificiale del maneggio è netto:
“Una pista eternamente interrotta dagli angoli, andature contenute in cerchi sempre più piccoli, barriere e cavallerizze chiodate, un tetto che nasconde il cielo… può questo convenire a degli amanti?”
La pista chiusa diventa il simbolo di un limite imposto, che frustra sia il cavallo sia il cavaliere. Gli “angoli” e i “cerchi” rappresentano la mancanza di spontaneità, mentre il “tetto che nasconde il cielo” nega la connessione con il mondo naturale. Binding, invece, esalta la libertà a cavallo come la più grande forma di equitazione.
“Alta scuola – bene. Ma la scuola più grande di tutte, vuoi davvero farne a meno?”
L’”alta scuola” rappresenta l’equitazione tecnica, importante ma insufficiente se separata dalla libertà e dalla natura. Per Binding, la scuola più grande di tutte è il mondo aperto, la natura stessa, dove il cavallo e il cavaliere trovano una simbiosi perfetta.
“Solo il cielo è abbastanza grande, mia amata, per farti da tetto quando monti a cavallo.”
Questa frase poetica racchiude il cuore del messaggio: è la natura, con il suo cielo senza limiti, a essere l’unico spazio degno di ospitare il cavaliere e il cavallo. Non ci sono confini, né fisici né emotivi, che possano eguagliare la vastità del mondo naturale.
Il brano tratto da Manuale d’Equitazione per un’Amata è un manifesto per la libertà e la bellezza dell’equitazione nella natura. Binding ci invita a riflettere: può un ambiente confinato, con i suoi limiti fisici e mentali, soddisfare il bisogno di connessione e spontaneità di un cavallo e del suo cavaliere? La risposta è chiara: solo il cielo è abbastanza grande per offrire a entrambi lo spazio necessario per vivere appieno.
Che tu sia un appassionato di cavalli o un lettore alla ricerca di ispirazione, questa poesia sui cavalli è un richiamo a riscoprire il potere trasformativo della connessione uomo e cavallo. Una vera lezione di vita, dove la libertà a cavallo diventa simbolo di una gioia che non conosce confini.
Libri di cavalli: Rudolf G. Binding, Manuale d’equitazione per un’amata, zoraide editore, p.12
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